Tra i vari titoli sportivi che EA Sports propone a cadenza annuale, uno di quelli sicuramente meno noto alle nostre latitudini è NHL che, come sicuramente avrai intuito, si occupa di uno sport abbastanza noto negli States ma da noi sostanzialmente inesistente, ovvero l’hockey su ghiaccio.
Per quanto ci riguarda invece è sostanzialmente, di nuovo, territorio inesplorato dal momento che ad oggi non esiste un campionato italiano di hockey e le pochissime franchigie tuttora esistenti competono in un torneo che coinvolge altri paesi del nord Europa.
Nulla di strano quindi che la serie NHL sia praticamente sconosciuta da noi, non si trovi nei negozi e non sia localizzata. Anzi, mi stupirei del contrario.
Ciononostante, già lo scorso anno ci eravamo occupati dell’uscita annuale che ci aveva parzialmente deluso; al netto di un gameplay nel complesso divertente, il titolo mostrava un po’ troppi punti deboli e rivedibili. Non un vero passo avanti nella serie, come del resto accade spesso con EA Sports.
Quest’anno qualche implementazione è stata effettivamente portata avanti, dandoci la sensazione di avere a che fare con il primo titolo pensato davvero per la next gen.
Considerato che si tratta per lo più di elementi che troviamo sul terreno di gioco passiamo direttamente al gameplay.
Il Gameplay di NHL 24
Una delle novità che ci viene presentata da subito è quello che viene definito Exhaust Engine: con questo accorgimento, EA ha cercato di riprodurre quei momenti tipici dell’hockey su ghiaccio in cui una squadra riesce a mantenere il possesso del dischetto con una fitta rete di passaggi ininterrotta e durante la quale il portiere avversario viene bombardato di tiri. Questo avviene indipendentemente dall’effettiva forza delle due compagini in campo.
In concreto, più tempo passeremo in attacco più la squadra avversaria faticherà ad uscire dalla propria metà campo, finchè raggiungeremo una pressione assoluta in cui per una 30ina di secondi potremo cercare di mettere a segno uno o più goal.
Abituati al calcio, e relativi videogiochi, potrebbe sembrare qualcosa di esagerato ed in grado di rendere il titolo scriptato fino alla frustrazione; in realtà qui funziona abbastanza bene
Un’altra introduzione, che aumenta la componente arcade del gioco è il sistema di passaggi denominato Vision Passing tramite il quale possiamo scegliere in maniera precisa il compagno a cui passare il dischetto, premendo il pulsante che lo contraddistingue. Così facendo la percentuale di passaggi riuscita aumenta vertiginosamente, contribuendo a creare la pressione di cui parlavo poc’anzi.
Il resto del gioco, tranne forse qualche piccola differenza nei contrasti e nella fisica del puck, è rimasto sostanzialmente invariato con gli analogici a farla da padrone e garantirci il controllo totale sull’azione.
Un po’ complicato rimane il meccanismo del tiro che ci vede agire con un colpo più o meno secco sull’analogico destro mentre contemporaneamente dovremo indirizzare la direzione del tiro e la parte di specchio della porta da colpire. Se il bersaglio è di colore rosso, la nostra conclusione verrà parata, viceversa saremo pronti ad esultare.
Modalità di gioco
Come in altri sportive, anche NHL 24 presenta numerose modalità di gioco online ed offline, tra cui la stagione i tornei con cui disputare non solo la celebre Stanley Cup ma anche i tornei europei come la Spengler Cup o la Champions Hockey League.
Come avviene con EA Sports FC, la modalità più importante è ovviamente la Hockey Ultimate Team che insieme a World of chel costituisce il cuore pulsante del gioco.
Quest’anno come unica novità, in HUT è stata introdotta la possibilità di replicare in game alcuni momenti che hanno fatto la storia di questo sport, così da ottenere ricompense maggiori.
In World of chel (termine che indica proprio la serie di EA) ha subito più che altro modifiche cosmetiche, atte a snellire un po’ l’interfaccia.
Completano il pacchetto le modalità Franchise, tramite cui gestire la nostra franchigia creata da zero o meno e l’immancabile Be a Pro; in entrambi i casi si tratta di modalità importate dall’anno scorso senza alcuna modifica.
Segnali di stile: grafica e audio
Per quanto riguarda il comparto visivo NHL 24 fa un effettivo passo avanti rispetto all’anno scorso, con una grafica più pulita e dettagliata per i giocatori in campo, arene meglio rifinite e ricche di elementi che pur non avendo un impatto sul gameplay aiutano ad aumentare l’immersività. L’elemento principe, il campo in ghiaccio, è quello meglio sviluppato, con la superficie che si deteriora pattinata dopo pattinata e si ricopre di graffi e impurità.
Il rovescio della medaglia è che talvolta le telecamere non fanno esattamente il loro dovere, a maggior ragione durante le esultanze che non possono essere saltate. Così come mancano, già dall’anno scorso, tutti quei filmati pre e post partita che magari il giocatore salterebbe, ma ci stanno comunque bene.
Il sonoro è di ottimo livello tra solita ragguardevole soundtrack, effetti in game come i cori della folla o le sue reazioni a quello che avviene in campo migliorati e, per la gioia degli appassionati, l’introduzione del commento tecnico (e non solo) dell’ex campionessa canadese Cheryl Pounder.