Molte software house hanno integrato diversi strumenti IA nella creazione dei loro giochi, ciò ha suscitato reazioni contrastanti da parte del pubblico, soprattutto dato che l’uso delle IA attualmente è di dubbia moralità, il tutto per via dei possibili effetti negativi in un settore creativo come quello dei videogiochi. Alcuni grandi creativi hanno già manifestato il loro astio all’uso di questi strumenti, tuttavia un pezzo grosso di Xbox si è recentemente unito a loro.
InXile Entertainment: giochi alle vecchia maniera
Recentemente Brian Fargo, il capo di InXile Entertainment, ha espresso i suoi dubbi sull’utilizzo dell’IA nella produzione di giochi. Le sue parole hanno attirato l’attenzione di molti, soprattutto perché InXile Entertainment si occupa di sviluppare GDR, titoli dove la narrazione è fondamentale. Secondo Fargo l’IA non può attualmente generare elementi artistici o sceneggiature, data la sua tendenza a ripetersi in schemi logici.
Fargo invece di puntare ad una dipendenza dalle IA è più interessato alla visione dei creativi, tuttavia ha anche ammesso che l’IA potrebbe avere applicazioni interessanti e facilitare alcuni compiti di basso rilievo. Ovviamente come in ogni studio alcuni dipendenti sono contrari alla sua visione, ma attualmente la maggior parte di loro sono in linea con la visione di Fargo. Insomma le IA sono il futuro ma per la produzione di GDR sono ancora troppo acerbe.
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