Il Director di Dragon’s Dogma 2, Hideaki Itsuno, e il Producer Yoshiaki Hirabayashi hanno svelato un nuovo trailer e un nuovissimo video di gameplay, durante lo showcase è anche stata confermata la data di uscita che, salvo imprevisti, dovrebbe arrivare fra qualche mese. Questo secondo capitolo includerà la nuova Vocazione dell’Illusionista, nuovi nemici e approfondimenti sulla storia.
Dragon’s Dogma 2, abbiamo la data
Fermo restando a problematiche dell’ultimo minuto o problemi di sorta, il lancio di Dragon’s Dogma 2 è stato fissato per il 22 marzo 2024, e a quanto sembra sarà un titolo completamente “current-gen” poiché uscirà per PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC. I preordini sono già aperti su Steam, e oltre la versione “standard” sarà disponibile anche una versione “deluxe” contenente alcuni contenuti bonus.
Un’avventura in due nazioni
In Dragon’s Dogma 2, sviluppato da Capcom, i giocatori vivono la storia dell’Arisen, un campione il cui cuore è stato rubato dal Drago. Mentre l’ambientazione del sequel rispecchia le lussureggianti colline del classico cult Dragon’s Dogma e della sua espansione Dark Arisen, questa originale avventura si svolge in un mondo parallelo che racchiude due nazioni con approcci diversi alla minaccia del Drago.
Un viaggio segnato dalle scelte
All’inizio del loro viaggio in Dragon’s Dogma 2, i giocatori potranno creare il loro Arisen utilizzando un sistema di creazione dei personaggi intuitivo e profondo che fa uso della fotogrammetria per migliorare il realismo dell’aspetto di ogni protagonista. Inoltre, i giocatori possono scegliere la personalità del loro personaggio, che determinerà il suo comportamento e le scelte di conversazione nel corso del gioco.
Affronta nemici temibili
Il Director Itsuno e il Producer Hirabayashi hanno fornito un primo sguardo a diversi mostri durante l’evento digitale, tra cui il nuovo nemico Talos, un imponente golem di bronzo in grado di provocare un’incalcolabile distruzione con un solo passo. Dopo che Talos sarà emerso dalle acque, i giocatori dovranno utilizzare i vari strumenti messi a disposizione dalla loro Vocazione per sottomettere questo possente costrutto.