In un genere saturo di esponenti, data anche la sua longeva esistenza, Astlibra Revision si piazza prepotentemente come uno dei titoli più riusciti in assoluto. Parliamo di un titolo arrivato originariamente su Steam a ottobre dello scorso anno, e che a oggi ha racimolato la bellezza di oltre diciottomila recensioni estremamente positive.
Giocando ad Astlibre Revision quello che sorprende è come tutto sia stato curato nel minimo dettaglio, come ogni comparto del titolo sia realizzato in maniera ottimale, senza nessun anello debole nella sua catena, e forte soprattutto di un sistema di combattimento davvero appagante e coinvolgente, nonché profondo e vario.
L’ambientazione che lo sviluppatore KEIZO ci propone è quella del classico fantasy medievale, composto da paesaggi spettacolari, spade, armature, creature e boss brutali. La storia inizia con un villaggio attaccato brutalmente e inaspettatamente dai demoni. I suoi abitanti vengono massacrati e, nel tentativo di sfuggire alla stessa sorte, un ragazzo e una ragazza fuggono nei boschi, solo per essere inseguiti e scontrarsi contro altri demoni.
Al risveglio il ragazzo, nonché protagonista del gioco, si ritroverà in una casa isolata all’estremità di una frontiera, luoghi che vengono chiamati così per la loro posizione lontanissima dai luoghi civilizzati, in compagnia di un corvo parlante. Dopo l’impatto iniziale, i due entrano in confidenza, anche perché sono gli unici due essere viventi presenti in zona.
Astlibra Revision: una storia profonda
Passa il tempo, con diversi tentativi falliti di allontanarsi dalla frontiera e con il pensiero di doversi ricongiungere con la ragazza, mentre in compagnia del corvo si prosegue nella quotidianità fatta di raccolta di risorse e studio di diversi libri presenti nella casa. Il protagonista però non riesce a smettere di pensare alla ragazza e parte nuovamente alla ricerca. Passano così otto lunghi anni, senza nessun incontro con altri esseri umani, in solitudine, fino a quando dal nulla faremmo un incontro inaspettato.
Da questo base la storia di Astlibra Revision prende una ramificazione e profondità degna dei migliori GDR, che ci accompagnerà per tutta la nostra avventura, con diversi momenti sorprendenti e altri che ci instilleranno diversi dubbi su cosa stiamo realmente facendo, addirittura su chi siamo veramente.
Astlibra Revision prende spunto anche da questa parte finale della storia per introdurci al gameplay, infatti quando incontreremo i primi demoni, i quali solitamente stazionano in vicinanza di luoghi popolati da umani, l’unico modo che avremo per affrontarli sarà difenderci al meglio con un bastone.
Astlibra Revision: un gameplay che si introduce lentamente
Il gioco consiglia vivamente di provare la modalità demo prima di gettarsi nell’avventura, e ci sentiamo di condividere questo pensiero. Questa modalità infatti, della durata di circa 2 ore, ci introdurrà anche a meccaniche di gioco avanzate, utile per capire il vero potenziale del gameplay, oltre che per imparare le basi dello stesso.
Lo scopo è quello di esplorare i vari dungeon e ambienti 2D, interagire con i personaggi per cogliere informazioni e oggetti, ma soprattutto combattere orde di demoni e spettacolari boss per farci strada fino alla fine della nostra avventura. Il combat sysyem prevede l’utilizzo di tantissime armi diverse, come spadoni, spada e scudo, lance, alabarde, mazze, asce, martelli e tantissimi altri, ognuna con le proprie caratteristiche come forza e peso, quest’ultima che andrà a incidere con quanta velocità potremo brandire l’arma.
Utilizzando un’arma, questa aumenterà lentamente di livello, sbloccandone tutto il potenziale, al quale vanno aggiunte anche delle combinazioni e abilità specifiche. Sconfiggendo i nemici otterremo materiali, monete e anche delle essenze. Parlando di queste ultime, ne esistono di diverse tipologie, rappresentate da colori diversi, e serviranno per sbloccare nuove skill e per aumentare i parametri in un vastissimo albero delle abilità.
Il sistema di crescita “Grown”, ci permette anche di spendere dei punti abilità a ogni aumento di livello, i quali andranno a influire direttamente sui parametri del nostro eroe. Come equipaggiamento invece avremo uno slot per arma, uno per scudo, armatura e diversi equipaggiamenti.
Un corvo per amico
Durante la nostra avventura non saremo mai soli, ma accompagnati da Karon, il corvo parlante conosciuto a inizio avventura. Oltre che essere la spalla perfetta per portare avanti i dialoghi con il protagonista, Karon diventerà ben presto utilissimo sia in battaglia che fuori. Il pennuto infatti dispone di abilità attive e passive, implementabili aumentando di livello e raccogliendo degli appositi cristalli, che ci daranno accesso ad abilità come il doppio salto, lo sprint, la raccolta automatica di oggetti e via dicendo.
Ma le sorprese non sono finite qui perché tramite le possessioni, potremo diventare una cosa sola con Karon per dare via ad abilità devastanti, attivabile tenendo premuto un tasto e inserendo una sequenza di due direzioni (il gioco si mette in pausa durante questa fase, a meno che non si gioca a livello di difficoltà elevata). Da draghetti sputafuoco a divinità del fulmine, utilizzare e vedere in azione queste abilità sarà davvero appagante.
Una nota di merito va spesa per la caratterizzazione sia dei personaggi che dei nemici, in particolare per gli enormi boss che dovremo affrontare in duelli spettacolari. A tutto questo si aggiunge un sistema di crafting enorme, con tantissime ricette da sbloccare e creare, le quali ci daranno accesso a oggetti utili in battaglia, equipaggiamento e molto altro.
Tecnicamente siamo di fronte a un titolo davvero molto valido. La grafica ci trasporta in ambienti molto evocativi, ben caratterizzati e molto dettagliati, senza nessuna sezione del gioco poco curata. Le musiche sono memorabili, da ascoltare e riascoltare anche una volta finita questa fantastica avventura.
Il tutto è accompagnato da una storia che non è per niente banale, anche se l’inizio può far intendere altro, ma più si avanza e più ci si rende conto della passione messa su Astlibra Revision. Il gameplay inteso come combat system, è la parte più esaltante e divertente, che riesce a dare soddisfazione al giocatore, approfondito da tantissime abilità, equipaggiamenti e personalizzazione.
Insomma analizzando Astlibra Revision ci si rende conto che lo sviluppatore non ha lasciato niente al caso, ma ha messo il massimo dell’impegno e della passione sotto ogni punto di vista. Anche su Nintendo Switch il gioco gira benissimo, i testi sono abbastanza evidenti e la portabilità aggiunge davvero tanto a questo titolo.
Tantissime produzioni doppia e tripla A dovrebbero studiare Astlibra Revision e prenderlo come esempio da seguire.