Non so bene come iniziare ad affrontare la recensione di Alpha Particle, titolo prodotto da Function Unknown, non perché il titolo, un ottimo platform con visuale dall’alto, non sia meritevole di lode ma perché l’approcio con lo stesso non è stato dei più semplici e immediati.
Vuoi per difficoltà tecniche del redattore, vuoi per la complessità di fondo del titolo, la recensione di Alpha Particle mi ha richiesto più tempo di quello che avrei voluto, ma rimbocchiamoci le mani e partiamo all’esplorazione dell’ignoto.
Alpha Particle e il concetto di esistenza
All’inizio del gioco un breve e alquanto scarno tutorial ti accompagnerà nelle meccaniche di base del titolo. Questo è probabilmente il primo, di diversi problemi, che ho incontrato lungo la mia esperienza nel mondo futuristicamente ispirato di Alpha Particle. Infatti il tutorial è troppo poco esplicativo e lascia il giocatore in balia di sé stesso dopo all’incirca dieci minuti di gioco.
Ciò che apprendi dal tutorial è che sei una piccola particella di vita e, come tale, devi scoprire il motivo della tua esistenza. In questa metafora della vita di tutti i giorni ti ritroverai circondato da decine di pericoli che non conosci e non capisci e che, a differenza tua, sapranno esattamente come prosciugare la tua energia, fino all’ultima goccia.
Alla base del tuo viaggio ci saranno quindi decine di livelli in 2D profondamente ispirati e ricchi di dettagli a schermo che ti lasceranno colpito e, te lo posso assicurare, perso in più di un’occasione. Molto rapidamente abbiamo infatti elencato un altro problema che abbiamo riscontrato all’interno di Alpha Particle. Gli schemi di gioco sono ispiratissimi, questo è vero, però la ricchezza di dettagli tende a confondere il giocatore durante la progettazione della sua fuga.
Non riuscire a distinguere gli elementi di gioco dagli elementi prettamente scenografici rende infatti l’esperienza di gioco di Alpha Particle fastidiosa e frustrante a più riprese. Ma perché dovrebbe essere così tanto problematico per il giocatore non riuscire a distinguere quali elementi sono semplicemente di sfondo e quali no? La risposta a questa domanda è semplice e risiede nell’anima stessa del titolo.
Una vita all’insegna della fuga
Alla base del gameplay c’è l’impossibilità di attaccare direttamente le particelle nemiche che ci affronteranno e la necessità per il giocatore di dover sfruttare appieno gli espedienti presenti nei vari livelli. Questo rende il titolo un’interessante variante ai soliti videogiochi dove alla fine basta schiacciare a più riprese lo stesso tasto per aprirsi un varco tra orde e orde di nemici.
Certo sì, veramente interessante come meccanica ma, se non si riesce a capire cosa possiamo sfruttare come elemento per sgominare i propri nemici, viene da sé che l’esperienza diviene velocemente ripetitiva e alquanto stressante per il giocatore. Infatti sono stati necessari vari tentativi e più login al titolo per permettermi di superare svariati livelli.
Oltretutto gli elementi chiave per capire il funzionamento delle particelle nemiche non saranno resi evidenti a schermo, come in molti giochi, ma spetterà al giocatore approfondirli attraverso il menù delle creature presente nel gioco. Un menù veramente versatile e ricco di informazioni, tantissime, sia sulle varie particelle, sia sulla lore del titolo.
Alpha Particle ha una lore ricchissima, piena di dettagli e sfaccettata ed è un peccato che per goderne appieno si debba dedicare tanto, forse troppo, tempo a scorrere interminabili voci nel menù. Sicuramente rendere tutti questi elementi rapidamente accessibili all’interno del gioco avrebbe potuto rendere l’esperienza di gioco meno frammentata e sofferente ma ci teniamo comunque a fare i nostri complimenti agli sviluppatori perché, se ci si rende disponibili a dedicare parte del nostro tempo di gioco alla lettura degli elementi che ci circondano, il titolo assume tutto un altro sapore.
Capire come risolvere gli enigmi, conoscere il proprio nemico e percorrere tra una sofferenza e l’altra la propria traversata verso il senso dell’esistenza è la base di Alpha Particle e lo abbiamo fatto, con non poche difficoltà.