Sviluppato da Ratalaika Games e Gone Mad Studios e pubblicato in sinergia con Meridian 4, Hirilun è un platform game in prima persona incentrato sul parkour “estremo” e con tanto di poteri. Il tutto in una serie di percorsi dove il tuo rivale è solamente il tempo. Noi abbiamo affrontato ogni sfida correndo il più velocemente possibile su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione.
Hirilun – una città in bianco e nero in cui correre più veloce del vento
Hirilun è sia il titolo dell’opera di Ratalaika Games che il nome della città in cui è ambientato il gioco. Parliamo di una stravagante città in bianco e nero i cui livelli sono degli intricati labirinti con molteplici percorsi da svelare e scoprire, di corsa in corsa. Ma è anche una città narrativamente anonima, vuota di lore o qualsivoglia tipologia di storia.
In Hirilun non c’è una storia. Parliamo di un titolo fortemente arcade incentrato nell’ottenere il miglior punteggio possibile. Nel dettaglio: sono una serie di percorsi da completare, correndo, nel minor tempo possibile. Anche il protagonista, non sappiamo un accidenti e fondamentalmente non ci interessa. Come non sappiamo perché sia dotato di stravaganti poteri magici come quello di planare in aria.
Appurato quindi che Hirilun è completamente privo di qualsivoglia tipologia di narrazione, andiamo a scoprirne il gameplay per vedere quanto può essere divertente e unico correre nelle scure e stravaganti vie di questa città.
Corsa contro il tempo ma con i poteri
Hirilun è un platform in 3D e in prima persona. Il titolo è suddiviso in diversi livelli da sbloccare man mano. Non sono molti ma ogni livello ha innumerevoli percorsi e modi diversi per essere affrontati e completati. Questo significa che lo stesso livello potrai volerlo giocare e rigiocare più volte, svelando intere sezioni che la prima volta, inevitabilmente, ti erano sfuggite.
Ogni area ha tre stelle. Ogni stella ha un tempo record segnato. Se batti quel tempo, ottieni la stella. Il protagonista, di cui vediamo solo le mani, corre abbastanza velocemente come movimento standard e possiede un salto normale decisamente poco realistico ma che gli permette di far balzi abbastanza generosi.
Eppure, nonostante ciò, avrai bisogno di poteri speciali. Nel dettaglio, si tratta delle tre barre colorate fisse su schermo in basso a destra. Ogni barra è un potere e man mano che lo utilizzi, la barra scala fino ad azzerarsi. Con la barra vuota, non potrai più utilizzare quel potere. Quali sono i suddetti poteri? Sono tutti votati al parkour e nel dettaglio sono: una corsa più veloce, il dash (che puoi utilizzare anche in aria) e la planata.
Il tutorial abbastanza esaustivo ti fa capire velocemente che tutti e tre i poteri sono essenziali per guadagnare tempo ma dovrai capire bene quando e come utilizzarli. Il dash, ad esempio, è utile per coprire distanze aeree mentre la corsa veloce può aiutarti in caso di rampe su cui saltare. La planata, infine, ti può agevolare se salti da grosse alture.
I tre poteri sono decisamente standard, niente di nuovo e in parte è un peccato ma in ogni modo, sono tutti essenziali nella logica ludica di Hirilun. Questo perché i livelli sono costruiti anche in modo verticale e i percorsi, spesso labirintici, richiedono intuito ed esecuzione rapida. Ricordati che è un gioco a tempo. Personalmente, le prime run le abbiamo fatte quasi d’esplorazione, studiando il percorso migliore da ripetere poi in tutta fretta e con poteri attivi.
In questo il titolo può regalare diverse soddisfazioni eppure, rimane un’esperienza fine a se stessa, molto limitata rispetto a titoli concettualmente simili, sia più difficili che completi come Ghostrunner 2 (qui la nostra recensione per Xbox), e particolarmente di nicchia e quindi non adatta a tutti. Il tasso di sfida è dettato dalle tue abilità e il nemico è unicamente il tempo, e quello non è clemente anche se in giro per le aree di gioco puoi recuperare degli oggetti gialli che regalano piccoli secondi extra.
Grafica e sonoro
Graficamente il titolo prova a crearsi un’identità sfruttando il bianco e nero. Ogni area è unicamente in bianco e nero. Le uniche forme di altro colore sono affidate agli oggetti da trovare in giro e alle tre barre dei poteri. Il resto è tutto monocromatico. Eppure, nonostante ciò, il titolo è orfano di identità. Il level design stesso, seppur ben costruito, anche se limitato nel numero di aree a disposizione, è particolarmente anonimo e spoglio.
Il sonoro, invece, è abbastanza gradevole. Con tracce altalenanti ma con alcune adrenaliniche o comunque in linea con l’atmosfera. Da segnalare l’assenza dei sottotitoli in lingua italiana anche se il titolo non presenta quasi alcun testo. Infine, Hirilun si difende bene in entrambe le modalità dell’ibrida Nintendo con quella portatile maggiormente consigliata per comodità e soprattutto considerando la tipologia di gioco prevalentemente da sessioni brevi.