Il 2023 volge al termine, quindi è tempo di tirare somme di un anno che a livello videoludico ci ha dato tanto, anzi tantissimo. Era da tempo che il panorama videoludico non ci proponeva così tanta carne al fuoco, quindi ecco che puntuale come le tasse, i titoli che hanno accompagnato noi redattori di iCrewPlay in questo meraviglioso periodo, ti presento i nostri GOTY 2023.
Tuttavia non di sole novità si vive, ma anche di recuperi. Quindi per ogni redattore di iCrewPlay ti diremo qual è stato il gioco più bello giocato quest’anno, anche se non necessariamente uscito nel 2023, con ovviamente, il perché di questa scelta. Poi facciamo uscire anche le peggio porcherie giocate, perché solo con il bello sono capaci tutti.
Alessandro Rulli – GOTY 2023 – Monochrome Mobius
Da amante di RPG e JRPG, dopo averlo giocato posso dire che, a parer mio, Baldur’s Gate 3 è inarrivabile (per il momento). Ma il mio Top di quest’anno, sia perché Baldur’s Gate 3 è già stato nominato, sia per variare un po’, lo conferisco a Monochrome Mobius, un JRPG vecchio stile con combattimenti a turni che mi è capitato proprio al momento giusto. Personaggi ben caratterizzati, ottime ambientazioni, un sistema di progressione classico accoppiato benissimo con combattimenti a turni solidi e una storia ben congeniata, lo hanno reso il mio top/rivelazione dell’anno.
Gabriele Rocca – GOTY 2023 – Persona 4 Golden
Scegliere un gioco top che possa superare in qualche modo tutti quelli giocati in un anno è sempre difficile. A maggior ragione se in quell’anno sono usciti tanti gioconi…e hai pure rigiocato la saga di Metal Gear Solid. Se però dovessi andare “a sentimento” la scelta ricadrebbe subito su Persona 4 Golden, recuperato per la prima volta proprio qualche mese fa (lo so, è una bestemmia questa frase).
Persona 4 è stato semplicemente sorprendente, tra una storia principale piena di colpi di scena e di segreti, personaggi memorabili che si dimostrano più complessi di quanto possa apparire all’inizio (Kanji. Dico solo Kanji), e un’atmosfera davvero riuscita, il titolo è praticamente un must play per ogni giocatore che si rispetti. E questa è solo la prima parte del gioco, visto che poi si aggiunge l’esplorazione in salsa JRPG di un mondo surreale, dove un sistema di combattimento basato sulle debolezze elementali riesce a divertire anche il più esigente dei giocatori? Ancora non ti basta? Sappi che molte delle canzoni della colonna sonora finiranno sulla tua playlist di Spotify.
Marco Consiglio – GOTY 2023 – The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
Ho giocato parecchio quest’anno e tanti titoli mi hanno rapito il cuore, ma quando esce un gioco che non solo viene incensato dalla stampa specializzata, ma anche dai tuoi competitor, non puoi passare sotto traccia (no, davvero Sony e Microsoft hanno fatto i complimenti a Nintendo in un modo o nell’altro). Ed è quello che è successo a The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom.
Ok, possiamo dire che la mappa è la medesima di Breath of the Wild? Vero, ma perché non diciamo pure che questa è stata ampliata con un mondo sotterraneo e da altre isole presenti nei cieli? Vogliamo dire che i sacrari c’erano anche prima? Sì certamente, ma rarissime volte ha visto una tale intelligenza nel costruire gli enigmi proposti, dove non c’è una vera e propria soluzione, ma solo un obbiettivo da raggiungere, poi come ci arrivi affari tuoi!
La storia è banale? Sì, certamente, ma la libertà offerta da questo titolo davvero non ti stufa mai…che dire per me Tears of the Kingdom non solo è il gioco che mi ha segnato nel 2023, ma anche lo Zelda più bello di sempre…sì anche meglio di Ocarina of Time. Un’opera davvero imprescindibile per tutti gli amanti di questo genere.
Maria Grazia Guzzo -GOTY 2023 – Hogwarts Legacy
Il 2023 è stato per me l’anno in cui ho finalmente ricevuto l’agognata lettera di ammissione alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Il cappello parlante mi ha smistato in Corvonero ed è iniziata per me un’avventura davvero straordinaria tra scorribande dentro e fuori dalla scuola. In tutta onestà non posso dire che Hogwarts Legacy sia perfetto.
Io stessa non sono riuscita a completarlo al 100% per via di un bug che non mi ha permesso di completare la missione delle chiavi di Dedalo. Però si tratta sicuramente del gioco che più mi ha emozionato quest’anno, regalandomi quella gioia di alzarmi al mattino e non vedere l’ora di avere il tempo per immergermi completamente in un mondo magico. D’altra parte, ciò che più amo dei videogiochi è proprio la capacità di trasportarti in mondi fantastici.
Enrico Calcagno – GOTY 2023 – Disco Elysium
Buio. Confusione. Incertezza Non è solo l’incipit del gioco, ma anche quello che avevo in testa in merito alle informazioni su Disco Elysium prima di provarlo.
Mi sono approcciato infatti a questo gioco con tanta tanta cautela. Solitamente non sono un giocatore che ama avere di fronte un contesto popolato da personaggi con cui esaurire una infinità di linee di dialogo (detestai ad esempio Fallout 3 all’epoca in cui lo provai, abbandonandolo solo dopo poche ore). Eppure c’era qualcosa che mi attirava incredibilmente, forse lo stile grafico, forse le tematiche di gioco, non so…
Decisi così di dargli una possibilità, e quello che mi sono trovato davanti è stata una delle avventure più entusiasmanti, divertenti, commoventi e riflessive che abbia mai avuto il piacere di giocare e leggere. Il limite tra le due azioni, giocare e leggere appunto, è infatti abbastanza sottile in questo caso.
In due parole, in Disco Elysium sei un poliziotto che sta indagando su un omicidio, ma che ha bevuto talmente tanto da non ricordarsi più nemmeno come si chiama. Da qui scende giù tutto il resto della trama.
Sebbene l’impostazione ricordi quella delle classiche avventure grafiche alla Monkey Island (genere che amo alla follia) non ci sono enigmi da risolvere alla vecchia maniera, ma solo dialoghi, dialoghi e ancora dialoghi, tutti scritti in maniera impeccabile e tutti interessanti da leggere. Puoi parlare con persone che ti raccontano della loro vita, della loro città e delle complesse impalcature socio culturali e politiche in cui le vicende narrata in Disco Elysium prendono vita. Si toccano temi profondi e complessi, come la condizione umana, la religione, la filosofia, la politica e il suo rapporto con la storia o le speranze di ciascuno degli abitanti di Martinaise.
Ma si dialoga soprattutto con sé stessi, letteralmente e metaforicamente. Molto spesso infatti il nostro protagonista intratterrà conversazioni di una profondità disarmante con le proprie facoltà mentali e corporee, che costituiranno una sorta di companion perenne nel corso della nostra avventura oltre che delle statistiche vere e proprie che possiamo fare aumentare.
La componente RPG del titolo ci permette infatti di aumentare le nostre caratteristiche fisiche come la forza o la resistenza, oppure quelle mentali come la concettualità e la capacità analitica, o ancora il nostro “sesto senso” potenziando il sistema limbico…ciascuna di queste caratteristiche prenderà vita dialogando con noi man mano che la potenziamo, facendoci interagire in maniera diversa con l’ambiente circostante e con gli altri personaggi, influenzando i tiri di dado che servono a determinare il successo o meno di una nostra scelta di dialogo o di una nostra azione, come convincere qualcuno a darci informazioni o frugare con attenzione nella spazzatura.
Ci sarebbe molto altro di cui parlare, come il rapporto incredibile che si instaura con il nostro collega Kim Katsuragi, o il sistema di vestiario e le dozzine di riferimenti culturali, o l’eccellente doppiaggio…ma ogni ulteriore parola spesa sarebbe soltanto un togliervi il piacere di scoprire un mondo meraviglioso che fa proprio della scoperta e della voglia di sapere e di scoprire la sua vera anima.
Disco Elysium è un viaggio meraviglioso in cui non solo potrete scoprire qualcosa di davvero profondo e incredibile sul mondo di gioco che, spoiler, è molto molto simile al mondo vero, ma se sei attento e fortunato, forse potrai scoprire qualcosa in più anche su te stesso e sulla condizione dell’essere umano. O almeno, per me è stato così.
Morgana Graciolini – GOTY 2023 – Death Stranding
Aspettavo l’uscita di Death Stranding e ne ho sempre seguito gli aggiornamenti, eppure sono riuscita a giocarlo solo quest’anno. Le aspettative che avevo sono state soddisfatte e superate. È stata l’esperienza più toccante che abbia vissuto grazie a un videogioco, non solo per la storia ma anche per il messaggio che manda, la colonna sonora, i personaggi e tutto il resto. Da quando l’ho finito, è ancora in cima alla classifica e l’ho apprezzato così tanto da comprarne anche i libri (finendoli in pochi giorni).
Death Stranding parla di unione e di come senza l’aiuto degli uni e degli altri non potremmo sopravvivere. In un certo senso è come se Kojima avesse previsto ciò che poi è successo nel 2020, perché nel gioco tutti vivono isolati ed è pericoloso uscire e questo porta a un’inevitabile rottura dei rapporti umani e della fiducia nel prossimo. I corrieri sono rappresentati come gli unici eroi che fungono da collegamento tra una persona e l’altra, i soli che si offrono di correre il rischio per aiutare gli altri. Inutile dire che ho pianto anche guardando un video sul riassunto della trama.
Massimo Ferrato – GOTY 2023 – Mass Effect: Andromeda
Quest’anno per me è stato un anno sabbatico per i videogames, la mia media tra 15/20 giochi si è abbassata parecchio, per cui la sfida tra i vari titoli è stata abbastanza semplice. Il mio personale titolo dell’anno è Mass Effect: Andromeda. Un po’ perché amo la fantascienza, soprattutto se si tratta di esplorazione nelle galassie, un po’ perché la trilogia originale ha un posto speciale nel mio cuore.
Ammetto di essermi avvicinato a questo ultimo titolo del 2017 solo per il prezzo abbordabilissimo, pur essendo spaventato dalle voci che si susseguivano. Voci che, un po’ per le patch correttive, un po’ perché al giorno d’oggi siamo sempre li a puntare il dito per ogni stupidata, considero infondate. Ecco Bioware, le mie lodi te le sei guadagnate, promettimi però di implementare, nel prossimo capitolo, la scelta delle razze, affinché finalmente io possa creare il mio personaggio Turian, grazie Bioware.
Andrea Campolieti – GOTY 2023 – Baldur’s Gate 3
Di titoli che segnano il mercato dei videogiochi non se ne contano molti ed è raro avere il piacere di giocarne uno alla release. L’ultima opera di Larian ha sicuramente l’onore di potersi considerare uno di loro, nonostante tutti i bug e problemi di prestazione che stanno lentamente venendo risolti dalle corpose patch rilasciate in questi mesi. È difficile immaginare un titolo che più di questo rappresenti il gioco di ruolo per antonomasia e la trasposizione eccellente di molte meccaniche di D&D supporta questa affermazione.
Le abilità di classe e gli incantesimi non sono relegati solo alla battaglia, ma cambiano profondamente il modo del player di approcciarsi al mondo di gioco e alla narrazione in modi sorprendenti. Queste caratteristiche e molte altre rendono ogni esperienza fatta con il gioco unica in maniera sostanziale. In un anno tanto generoso in termini di uscite interessanti distinguersi non è facile, eppure Baldur’s Gate è una scelta che faccio ad occhi chiusi.
Pasquale Aversano – GOTY 2023 – Lies of P
Nonostante sia palesemente un titolo che trae ispirazione dai capisaldi del genere, Lies of P ha dalla sua coraggio da vendere. Un sistema ludico solido e in grado di regalare enormi soddisfazioni. Ottima l’atmosfera, gradevolissima la lore e con alcune boss fight veramente impegnative e appaganti. Un titolo pieno di potenziale, longevo, colmo di segreti da svelare e che farà la gioia degli amanti dei soulslike e non solo. Personalmente, non vedo l’ora di scoprire il futuro di una potenziale saga infinita!
Nicodemo Bresciani – GOTY 2023 – Xenoblade Chronicles 3
Xenoblade Chronicles 3 è un titolo maestoso, un vero e proprio gioiello destinato a brillare a lungo. La storia di Noah, Mio e dei loro compagni è una delle più toccanti che abbia incontrato non solo nell’ultimo anno, ma da quando ho impugnato per la prima volta un controller, più di vent’anni fa. Il gioco racconta una storia che ci insegna il valore dello scorrere del tempo e l’importanza di essere umani. La trama è molto lenta all’inizio, ma quando entra nel vivo spicca il volo ed è capace di investire il giocatore con emozioni di un’intensità incredibile.
Molti momenti di Xenoblade Chronicles 3 rimarranno impressi nella mia memoria per l’eternità, anche grazie alle musiche sensazionali che li accompagnano. L’ultimo capitolo della saga è, insomma, un jrpg imprescindibile per gli amanti del genere. Ogni aspetto è stato migliorato rispetto ai predecessori, dal sistema di combattimento alla gestione delle missioni secondarie. Il mondo di Aionios è poi frutto di un level design strepitoso. Nelle decine e decine di ore di esplorazione non vorrete farvi scappare nemmeno un angolo di questo mondo vibrante, incantevole e ricco di vita. Monolith Soft ha fatto di nuovo centro. Xenoblade Chronicles 3 è il mio gioco dell’anno.
Fabio Sessa – GOTY 2023 – Horizon Forbidden West
Horizon Forbidden West è ormai uscito da più di un anno, nonostante ciò, dopo averlo rigiocato recentemente mi sono ritrovato nuovamente sommerso dalle emozioni che tale titolo riesce a generare. Aloy, con le sue espressioni e le sue emozioni, ancora più vivide accompagnate dalla potenza di PlayStation 5, riesce a far emozionare ancora come se fosse la prima volta. Se poi uniamo quanto appena detto, a un mondo ricco di dettagli, macchine ancora più feroci e temibili e tanti altri piccoli dettagli che soltanto rigiocandolo si riescono ad apprezzare appieno, non posso che considerarlo come la mia avventura migliore di questo 2023!
Federico Marenchino – GOTY 2023 – Resident Evil 4 Remake
Dopo l’acclamato Resident Evil 2 Remake quest’anno è stato il turno del quarto capitolo della saga. Capcom con gli scorsi remake è riuscita a rimodernare dei titoli ormai datati usciti per la prima PlayStation. Resident Evil 4 uscito per la generazione successiva è stato un gioco rivoluzionario nel panorama dei survival horror, riuscendo a mischiare più elementi d’azione al gameplay, diventando il capostipite di questa nuova generazione di titoli.
Basti pensare a Dead Space, che trae molta ispirazione dal titolo. Con il remake di questo capolavoro ci si aspettava molto da Capcom e in effetti il prodotto finale è davvero di alto livello. Il gameplay è stato migliorato sotto molti punti di vista, anche se spesso semplificato. Ad esempio la meccanica della valigia, nel remake infatti è presente un tasto per ordinare perfettamente tutti gli oggetti, cosa che mancava nell’originale, ma che aggiungeva un senso di gestione delle risorse.
Nel nuovo gioco non ci troveremo quasi mai a dover lasciare indietro oggetti perché troppo pieni. Un ottimo lavoro è stato fatto sul character design dei personaggi: tutti hanno subito un restyling più o meno radicale dal titolo originale, portando una boccata d’aria fresca a dei personaggi che avevamo imparato già ad amare. Tutto sommato un ottimo titolo, che però pecca di originalità in confronto ai predecessori. Un titolo da giocare assolutamente, anche se non familiari con la saga.