Bentornato nel nostro angolo vetrinetta, in cui di tanto in tanto ti presentiamo qualche titolo minore, spesso proveniente dal passato che potrebbe catturare la tua attenzione e che vorresti approfondire per capire se valga la pena acquistarlo o meno.
I titoli di cui ti parlerò oggi sono Clockwork Aquario, Pocky & Rocky Reshrined e IREM Collection Volume 1.
Clockwork Aquario
Il primo titolo che scopriremo insieme è il più particolare del trittico, per svariate ragione: la prima tra queste è che si tratta di un gioco che ha conseguito il Guinnes dei Primati come videogioco con il margine di tempo più lungo tra la sua programmazione e la sua pubblicazione effettiva.
Infatti, ci sono voluti ben 28 anni e 81 giorni per poterlo giocare.
Clockwork Aquario infatti risale al 1992 e sarebbe dovuto essere il canto del cigno di Westone per quanto riguardava le macchine arcade; tuttavia con l’avvento del 3D e dopo una fase di testing non proprio esaltante quanto a riscontro dal pubblico, il titolo rimase nel dimenticatoio per molti anni.
Solo nel 2017, quando SEGA cedette i diritti sul titolo, si pensò di riportarlo in vita con la collaborazione di ININ, per arrivare alla pubblicazione nel 2021 su Switch e PlayStation 4.
Dopo altri due anni, ecco il titolo debuttare su Steam, dandoci la possibilità di giocare con un videogioco molto particolare, ricco di luci e ombre.
Ovviamente, quello che giochiamo oggi è il porting della versione arcade, che quindi sfrutta a pieno le capacità delle macchine dell’epoca, elemento che si riscontra in particolare guardando i comparti video e audio.
La grafica infatti, pure essendo in 2D è estremamente colorata e con pixel molto dettagliati, inoltre proprio grazie alla potenza di calcolo dei cabinati possiamo notare come i fondali siano altrettanto dettagliati e ricchi di elmenti in movimento.
Nel complesso siamo difronte ad una ricchezza quasi barocca, esagerata, che trova però una giustificazione nel fatto che il gioco doveva catturare l’occhio di chi si trovasse a passargli davanti in mezzo ad altri cabinati.
Anche il comparto sonoro, puramente anni ’90, ci offre delle campionature più corpose e meno sintetiche rispetto a quanto ci abituavano le console dell’epoca, ma anche in questo caso il rovescio della medaglia è che l’eccessiva ricchezza di suoni, tra musiche ed effetti (ogni colpo ha un suo suono ad esempio) diventa ridondante una volta che il titolo esce dal proprio ambiente naturale, la sala giochi.
La trama è chiaramente poco più di un pretesto, dal momento che si tratta di scegliere tra Huck Rondo, Elle Moon e il robot Gush per sconfiggere un certo Dr.Hangyo, distogliendolo dai suoi disegni malvagi che non sono neppure particolarmente chiari. Tra l’altro, anche per gli standard di un titolo arcade, siamo in presenza di un gioco estremamente corto i cui 5 livelli complessivi possono essere terminati in poco più di mezz’ora. Il gameplay è del tipo più classico possibile, per cui avremo 3 mosse a disposizione: salto, calcio o pugno e presa sui nemici da lanciare a loro volta contro altri nemici, Va anche detto che in ogni caso le creature che ci verrano scagliate contro sono eliminabili in qualsiasi modo: colpedonle, afferrandole, saltando sotto di loro o sopra di loro. Morire è davvero un’impresa ardua e anche se dovesse succedere, dopo i 3 canonici colpi (qui rappresentati anche graficamente modificando i personaggi), arrivati al game over possiamo ricominciare immediatamente da dove avevamo interrotto.
Games Showcase: Clockwork Aquario
PRO
- La grafica 2D colorata e dettagliata
- Gameplay divertente
CONTRO
- Un po’ troppo corto, anche per un arcade
VOTI
Storia e atmosfera – 6
Gameplay – 7
Grafica – 7
Sonoro – 7
Complessivo – 6.5
Rocky & Pocky: Reshrined
Anche il secondo titolo della nostra carrellata non è “standard”, per così dire: come suggerisce il titolo infatti, Pocky & Rocky: Reshrined non è una semplice riproposta del titolo originale per SNES quanto una sorta di remake.
Oltre ad una grafica migliorata, sono stati aggiunti infatti nuovi personaggi giocabili, nuove ambientazioni e nuovi nemici, con il risultato finale di un prodotto ibrido tra vecchio e nuovo ma non per questo poco riuscito.
In qusto caso siamo in presenza di uno shoot ‘em up a scorrimento verticale in cui dovremo affrontare orde di nemici, da soli o in compagnia di un altro giocatore.
La trama, qui resa ancora più scarna dalla cancellazione delle cutscene, ci vede impersonare la giovane sacerdotessa Pocky che dopo avere scacciato un esercito di Oni la prima volta, si trova impegnata a fronteggiarli nuovamente. Il risultato è qualcosa di molto simile ad un bullet hell, con nemici che arrivano da tutte le parti da affrontare con le armi del nostro personaggio, che sono tutte diverse.
Naturalmente disporremo anche di power-up e altri elementi che possano aiutarci a completare le circa 3 ore di gioco, che non è esattamente semplicissimo.
Tra le altre cose, il livello di difficoltà più basso andrà sbloccato, il che vuol dire progredire se non completare il gioco agli altri livelli.
Oltre la modalità storia, dove peraltro è impossibile salvare e una volta arrivati al game over dobbiamo ricominciare da capo, è presente una modalità cooperativa che in realtà complica le cose più che facilitarle.
Se il Pocky & Rocky è molto sfidante in single player, in due giocatori diventa praticamente un incubo a meno che l’altro giocatore non sia un esperto del genere.
A salvare un po’ la situazione, questa modalità definita Free Mode può essere affrontata in singolo, così da permetterci di ripercorrere i livelli e raggiungere nuovi high score con personaggi differenti dai due protagonisti; a patto ovviamente di sbloccarli prima.
Games Showcase: Rocky & Pocky: Reshrined
PRO
- Le numerose migliorie rispetto alla versione originale
CONTRO
- La trama è decisamente scarna
- Difficoltà troppo elevata in multiplayer
VOTI
Storia e atmosfera – 7
Gameplay – 7
Grafica – 7
Sonoro – 7
Complessivo – 7
IREM Collection Volume 1
Ancora una volta da Ratalaika, sviluppatore specializzato in porting, arriva una compilation stavolta dedicata ai giochi prodotti da IREM. Questa collezione dovrebbe proseguire addirittura fino al 5 volume, per una riproposizione dunque dei titoli più famosi del produttore nipponico.
In questo caso, con una presentazione condivisa praticamente da tutte le altre collection Ratalaika troviamo Image Fight. Image Fight II e X Multiply, ognuno dei quali selezionabili nelle diverse versioni uscite all’epoca, che siano per PC engine, per cabinato altre console casalinghe. Nello specific abbiamo le version Globale, Jap e Arcade di Image Fight e X Multiply, quelle PCE e PCE CD per Image Fight I e II, quelle NES/SNES sempre del primo Image Fight.
Indipendentemente dalla versione scelta stavolta non troveremo i tipici bonus, come ad esempio i dietro le quinte dei titoli, bozzetti ed altro mentre avremo opzioni più legate al gioco come la possibilità di emulare con vari filtri la resa delle tv a tubo catodico o dei monitor dei cabinati.
L’intera operazione sembra non essere stata rifinita al meglio, proprio per la totale mancanza di materiale che ci presenti i titoli, giochi che allo stesso modo sono stati presi di peso dai file originali e inseriti nella collection.
Infatti a seconda della versione scelta potremo apprezzarne pregi e difetti, per quella che in effetti è un’interessante operazione nostalgia.
Non particolarmente interessanti, onestamente, sono i 3 titoli che poco si distaccano dai classici dell’epoca; dovremo sparare a tutto quello che compare sullo schermo schivando proiettili ed eventualmente utilizzare l’avanti veloce o la funzione rewind, che inspiegabilmente rendono il gioco poco fluido quando attivo.
I primi due titoli, Image Fighting I e II sono due shmup classici, tra i più famosi di IREM e risultano ancora oggi ostici e divertenti da giocare, se appassionati del genere.
X Multiply invece, uscito solo per cabinato, è più particolare in quanto dovremo combattere degli alieni all’interno di un corpo umano. Lo svolgimento poi è uguale ad ogni altro shmup orizzontale, ma almeno le premesse sono differenti.
Purtroppo alcuni bug, collegati ai comandi dei giochi, così come sporadici ed inspiegabili rallentamenti oltre scelte un po’ rivedibili (eliminazione di cutscene o mancanza di sottotitoli nelle versioni giapponesi) rendono la collection poco adatta al prezzo a cui viene proposto.
Games Showcase: IREM Collection Volume 1
PRO
- Ci permette di fare un tuffo nel retrogaming
CONTRO
- Poca cura nella creazione della collection
VOTI
Storia e atmosfera – 6
Gameplay – 5
Grafica – 6
Sonoro – 5
Complessivo – 5.5
E anche per questa volta la nostra carrellata è finita, appuntamento al prossimo Showcase!