Sul mercato dalla fine del 2021, Medieval Dynasty continua a ricevere corposi aggiornamenti e a tenere incollati i giocatori, i quali si sono immersi in questa vita medievale dalle mille sfaccettature. Il titolo sviluppato da Render Cube ha osato mescolando diversi elementi, principalmente quelli sandbox e survival, aggiungendo al tutto un pizzico di GDR che, in questo caso, non guasta mai. Andiamo quindi a scoprire se vale la pena fondare la nostra dinastia medievale.
Al contrario di molti sandbox, Medieval Dynasty fornisce al giocatore una trama sottoforma di spina dorsale per introdurre tutte le meccaniche di base al giocatore, ma anche per motivarlo ad andare avanti nel gioco. Non stiamo parlando però di una trama ricca e profonda, bensì di un pretesto per continuare il gioco, anche se in realtà lo faremo per altri motivi.
Il gioco è ambientato nel nord Europa medievale, dove il nostro protagonista, un ragazzo che vive tranquillamente con la sua famiglia in campagna e che tira avanti con il lavoro nei propri campi, conduce una vita tranquilla, senza pretese ma felice. Questo fino a quando la guerra non travolge il suo paese, e il giovane si ritrova a dover ricominciare una nuova vita.
La madre gli aveva spesso parlato di un suo zio, il quale aveva trovato fortuna in un villaggio lontano. A corto di alternative, il giovane si mette in viaggio, ma una volta sul luogo le notizie non sono delle migliori. Il suo parente è venuto a mancare da alcuni anni. Lo sconforto però dura poco, perché il villaggio decide di accogliere il ragazzo proprio per la stima che avevano per nostro zio. Da qui il gioco si apre e si passa direttamente a un mondo di cose da fare.
Medieval Dynasty: di tutto un po’
Il gameplay è sicuramente il cuore pulsante di Medieval Dynasty. Appena avremo il via libera del villaggio per poterci insediare, inizieranno le nostre fatiche, molte più di sette. L’impatto iniziale, soprattutto se non si ha dimestichezza con il genere, potrebbe spaesare un po’ il giocatore, proprio perché il tutorial non ci guida passo passo, ma nei sandbox è anche questo il piacere del gioco.
Parlando con gli abitanti del villaggio potremo reperire utilissime informazioni sul funzionamento della vita in quell’insediamento, su quale legna utilizzare per determinati strumenti, conoscere i materiali utili da raccogliere e il loro utilizzo e molto altro. Medieval Dynasty guida il giocatore un po’ così, proprio come si farebbe nella vita reale senza un motore di ricerca, ovvero chiedendo informazioni.
Dovremo pensare proprio a tutto, dal sostentamento del ragazzo alla raccolta dei materiali per iniziare a costruire la nostra casa, ma ovviamente prima serviranno gli strumenti adatti. Nelle vicinanze dell’insediamento potremo trovare tutto ciò che serve almeno inizialmente, mentre per i materiali più importanti dovremo allontanarci dai confini sicuri.
L’accessibilità di Medieval Dynasty
Qui emerge uno dei punti di forza di Medieval Dynasty, ovvero l’altissima personalizzazione dell’esperienza che offre all’utente. Potremo impostare diversi parametri in modo da configurare la nostra esperienza al meglio, rendendola più accessibile o anche più difficile. La fame è un problema? Modificando alcuni settaggi il nostro protagonista non ne sentirà quasi nessun effetto, e così via.
Il gioco procede così, lento come un sandbox survival arricchito da componenti GDR, ma con il fascino di qualcosa in costante evoluzione e un senso di progressione che riesce davvero a gratificare il giocatore. Trascorrere le ore in cerca di materiali, arricchimenti per la nostra casa e “vivere” giornate medievali, avrà sempre un suo perché.
A livello tecnico, Medieval Dynasty pur non eccellendo riesce a offrire un suo perché. Rilassarsi in riva a un fiume e godersi l’arrivo della notte, dopo una giornata trascorsa a raccogliere materiali o cacciando selvaggina, riesce a immergere il giocatore e trasportarlo in quel medioevo che il gioco vuole rappresentare, il tutto accompagnato da un’ottima colonna sonora e dei suoni ambientali davvero azzeccati.
Il gameplay necessita di pratica, non tanto nelle azioni da compiere, ma più sul come si compiono, perché Medieval Dynasty è proprio un gioco che basa la sua essenza sul fare esperienza. La localizzazione in italiano aiuta parecchio a godere la trama e soprattutto i vari menù, ben organizzati e mai confusionari, anche se presenta qualche errore di troppo. Presente anche una modalità co-op, davvero ben studiata e che aumenta a dismisura il livello di longevità, divertimento e coinvolgimento di tutta l’esperienza.