My Little Blood Cult è un titolo punta e clicca di recente uscita sviluppato da Dillo Interactive, che trae grande ispirazione dai titoli flash game con meccaniche quasi da mobile game. E probabilmente sarebbe meglio che fosse appartenuto proprio all’app store di un telefono piuttosto che Steam. Un titolo che non aggiunge niente di nuovo e che può piacere solo agli amanti di questo tipo di giochi.
Impara a essere un cultista con My Little Blood Cult
In questo titolo il giocatore interpreta il capo di un culto intenzionato a diventare il più potente del mondo, e per farlo usufruirà di sacrifici umani e di un pozzo ricolmo di demoni che verranno cacciati e catturati, appunto per accrescere il potere della setta e infine conquistare il mondo. Per catturare questi demoni il culto usa un marchingegno molto simile a una canna da pesca unita a una carrucola, che li farà sprofondare un pozzo da cui poi vengono “pescati”. Più demoni catturerà il giocatore e più potere e monete otterrà, e di conseguenza comprerà nuovo equipaggiamento, con cui catturerà demoni più potenti, e così via all’infinito, o quasi.
Il giocatore si ritroverà a disposizione una serie di libri che andranno riempiti con i demoni presenti nel pozzo, quasi a completare una sorta di Pokédex dei Nove Inferi. All’inizio si avrà a disposizione solo il bestiario base: demoni deboli e facili da catturare, e man mano che si guadagneranno potere e soldi, si potranno comprare i libri “di livello più alto” con mostri più potenti dei precedenti. La stessa meccanica viene applicata anche per la canna da pesca: comprandone di migliori sarà possibile scendere più in profondità, dove ovviamente si trovano le creature più potenti. Sarà inoltre più facile catturare le creature, con attrezzatura di miglior qualità.
A pesca di demoni
La cattura dei demoni con la “lenza” avviene tramite un minigioco in cui bisognerà cliccare a ripetizione il tasto sinistro del mouse, così da non lasciar scappare il mostro. Inoltre il giocatore non dovrà esagerare perché altrimenti la lenza si spezzerà. Bisognerà quindi tenere il cursore vicino a quello del demone, così da riuscire a catturarlo. Ad aiutarci in questa impresa ci saranno dei consumabili che otterremo tramite la cattura dei demoni, i quali in diversi modi ci aiuteranno nelle catture successive, come ad esempio il semplice bonus di demoni meno aggressivi durante la fase di pescaggio.
Nel caso la cattura andasse male e il giocatore non riuscisse a catturare un demone, quest’ultimo si impossesserà dei cultisti per un lasso di tempo variabile, che potrà però essere azzerato consumando delle monete. Una meccanica simile viene usata per ricaricare il sangue da usare come esca: dovremo infatti sacrificare alcuni dei nostri cultisti in modo da avere sangue a sufficienza per la cattura. E a meno che non venga accelerato il processo tramite le monete il giocatore sarà costretto ad assistere all’animazione del rituale ogniqualvolta si dovrà effettuare un sacrificio, che impiegherà circa una decina di secondi.
I comandi del gioco sono molto semplici, per non dire elementari: sarà necessario usare il solo mouse per muoversi tra i menù e interagire con i vari oggetti e opzioni del gioco. Questi comandi così basilari potrebbero interessare a quei giocatori che vogliono spegnere il cervello mentre giocano, ma ad altrettanti la cosa potrebbe non piacere.
Questo titolo non aggiunge proprio niente di nuovo al panorama del genere e le idee sembrano spesso riciclate da qualche gioco mobile generico. È frustrante che in un gioco a pagamento ci siano queste meccaniche per far perdere tempo al giocatore, visto che siamo di fronte a un’esperienza premium. Tali meccaniche generano frustrazione, soprattutto all’inizio del gioco, quando il giocatore deve ancora prendere dimestichezza con il loop di gameplay, per quanto semplice sia. Ad alcuni giocatori potrebbero sicuramente piacere meccaniche più semplici e un gameplay ripetitivo e immediato, ma ripeto che questo è quello che mi aspetterei da un titolo mobile.
Molti molti problemi
Tecnicamente il titolo non è niente di ché. Si potrebbe quasi dire senza infamia e senza lode. I design dei cultisti e dei demoni sono carini ma per nulla ispirati.
Le animazioni invece sono piuttosto pezzotte: tutti i cultisti hanno la stessa animazione di base e a volte sembra che stiano facendo la ola piuttosto che compiere un rito satanico. Gli scenari sono decisamente più curati: gli ambienti sono variegati e le stanze sono dettagliate.
Le musiche non sono molto evocative ma riescono a dare un po’ di atmosfera al titolo, anche se sono molto ripetitive.