Il genere dei survival game con elementi GDR sta piacendo moltissimo ai giocatori, e i tantissimi titoli appartenenti a questa categoria lo dimostrano. Enshrouded è appena arrivato in accesso anticipato e già si propone come uno dei titoli più accattivanti del genere, sebbene con meccaniche già note, grazie a un mondo vibrante, oscuro e coinvolgente e a una giocabilità immediata ma allo stesso tempo profonda.
L’incipit narrativo utilizzato dallo sviluppatore Keen Games, vede l’umanità ormai quasi del tutto estinta, per colpa della sua sempre crescente brama di potere magico, il quale ha scatenato una pestilenza mortale che ha condannato il Regno di Valle Ardente. Questo espediente serve sia a giustificare la nostra presenza nel mondo, rinati come figli del fuoco, l’ultima speranza della razza umana, sia per i toni cupi e dark fantasy dell’ambientazione.
Il mondo dark fantasy di Enshrouded
Proprio l’ambientazione è una delle prime cose che colpisce di Enshrouded. Il mondo è oscuro, popolato da creature pericolose tra bestie, simil non morti, scheletri e molto altro, con una costante sensazione di pericolo annidato nell’oscurità e dietro ogni cespuglio. Non aiuterà la presenza del “velo”, delle zone nelle quali potremo stare solo un tempo limite, causa la perdita di salute e la nostra dipartita.
In queste zone si trovano anche creature molto potenti (non nelle fasi iniziali), ma soprattutto delle risorse molto utili, fattore che invoglia il giocatore a esplorarle in lungo e in largo, con sempre un occhio al timer di permanenza residuo. Queste zone non saranno solo opzionali, ma in certe sezioni dovremo per forza attraversarle per raggiungere nuove zone e progredire nella nostra missione.
Anche se da una parte avere un timer per esplorare delle zone non è sempre ben gradito, su Enshrouded questa meccanica è implementata nel modo corretto, ovvero un po’ più semplice nelle zone obbligatorie mentre più ardue in quelle opzionali ma ricche di ricompense.
Creato il nostro alter ego tramite un editor forse troppo scarno ma che comunque permette una certa personalizzazione, Enshrouded ci catapulta nel vasto mondo del Regno di Valle Ardente, equipaggiati solamente con i nostri indumenti intimi, come vuole la tradizione del genere. Muovendo i primi passi e prendendo letteralmente a pugni pietre e alberi, potremo ricavare le prime risorse essenziali, legna e pietra, che ci serviranno per creare strumenti base e poter procedere nell’esplorazione, aumentando il nostro raggio d’azione.
Sin da subito non mancheranno gli scontri contro le creature che vagano per le affascinanti quanto pericolose terre, ma anche se il combattimento vero e proprio non è molto impegnativo, farsi cogliere alla sprovvista può causare la nostra sconfitta e conseguente game over. In caso di dipartita però non saremo costretti a ricominciare d’accapo, ma perderemo tutti i materiali raccolti fino a quel momento, recuperabili se si torna sul luogo della nostra sconfitta.
Per quanto riguarda la fase di crafting e costruzione, Enshrouded funziona proprio come i suoi simili, ovvero con la raccolta di materiali semplici per le creazioni base, sbloccare progetti più impegnativi e raccogliere materiali più pregiati per questi ultimi. Durante la partita salveremo anche altri superstiti, i quali ci daranno accesso ad altre creazioni specifiche; uno dei primi è il fabbro, il quale una volta che sarà accomodato con un tetto sulla testa e le sue strutture necessarie, saprà ricompensarci con creazioni utili alla nostra sopravvivenza.
Le diverse classi per il combattimento di Enshrouded
Il senso di progressione è reale, si può sentire, e anche se non è particolarmente ostico ottenere le creazioni superiori, Enshrouded è bilanciato in modo ottimale sia per offrire un’esperienza accessibile ai novizi del genere, sia per dare una sfida a chi sguazza nei titoli di sopravvivenza. Il combat system ha al suo arco diverse meccaniche interessanti, come tendere agguati in modalità stealth, oppure diversi approcci combattivi, come le classiche classi corpo a corpo, dalla distanza e magiche.
Come manovre evasive Enshrouded offre sia una schivata che una parata, le quali andranno rispettivamente a consumare la barra della resistenza o quella dell’usura. Per quanto riguarda la resistenza, questa si recupererà tirando il fiato oppure utilizzando qualche consumabile, mentre per l’usura delle armi avremo a disposizione dei kit per le riparazioni.
L’assortimento delle classi, così come degli equipaggiamenti e delle armi, ci è sembrato molto più che sufficiente, così come il ramo delle abilità, davvero grande, e che offre diverse specializzazioni per la tipologia di gioco che vorremo adottare, come ad esempio il Ranger o Beast Master per le classi a distanza. Considerando anche la natura da accesso anticipato di Enshrouded, il che fa bene sperare che, con i giusti aggiornamenti, si possono raggiungere altissimi livelli nel genere dei survival RPG.
Da sottolineare anche la presenza della localizzazione in lingua italiana dei testi che, seppur non perfetta, riesce ad aiutare i giocatori rendendo tutto più che comprensibile a chi non mastica la lingua inglese. A livello di animazioni e dettagli grafici è stato fatto un buon lavoro, ma sempre per la natura di accesso anticipato del titolo, speriamo che venga limata qualcosina lì e qui, come qualche compenetrazione di troppo.
Enshrouded gira molto bene anche su Steam Deck, riuscendo a mantenere un frame-rate stabile con qualche compromesso grafico, anche se durante le fasi di costruzione non sempre risulta facile essere precisi, ma fortunatamente ci sono alcuni aiuti direttamente dall’editor.