Lo Steam Next Fest, da ormai qualche anno, è diventato il punto di riferimento per i titoli indie in sviluppo; un’occasione che gli sviluppatori hanno per mostrare, e magari rendere fruibile tramite demo, i loro progetti. Questo è il caso di Brews & Bastards, un GDR action con meccaniche da Dungeon Crawler e Twinstick Shooter, in sviluppo da Mune Studio.
Nella demo che abbiamo potuto provare, il titolo ha sicuramente mostrato spunti interessanti e piccoli dubbi, ma nel complesso è riuscito nell’intento di farsi notare e segnare come titolo da seguire. Già dal titolo, il gioco si presenta irriverente, tenendo al centro della sua essenza sia l’alcool che i bastardi (in questo caso i nostri nemici).
Brews & Bastards propone una narrazione che sembra avere tutti i presupposti per risultare godibile e scanzonata, e che promette anche di far fare qualche risata al giocatore, specialmente se si vive l’avventura in coop, consentita fino a un massimo di 4 giocatori.
Al di sotto della taverna Muneshine si estende un’enorme birrificio composto da distillerie, cantine, prigioni e molto altro. Alcuni demoni bastardi (il gioco li chiama proprio così) hanno rubato la mitica pietra della birra, riducendo in un labirinto contorto e corrotto il birrificio. Indovina a chi toccherà attraversare le tante sale e menar le mani come nella peggiore rissa da taverna?
Brews & Bastards, l’alcool come arma di difesa
Parlando puramente del gameplay, Brews & Bastards pur non discostandosi molto dai canoni del genere, riesce a offrire delle meccaniche semplici, divertenti e funzionali, tutte contornate dal topic del gioco, ovvero l’alcool. A inizio partita sceglieremo uno dei diversi personaggi proposti, tutti a tema fantasy, e ci incammineremo nel tutorial che ci introdurrà alle meccaniche base.
Con l’utilizzo delle due leve analogiche controlleremo movimenti e mira del personaggio, avremo poi il dash, utile per evitare trappole e colpi nemici, l’attacco principale, un tasto per le abilità offensive, uno per le difensive e quello relativo al Brew, ovvero l’alcool. Appreso questo ci muoveremo nelle varie stanza di ogni livello, esplorando e raccogliendo più risorse possibili ma soprattutto devastando i bastardi.
A un primo impatto il gameplay è sembrato un po’ più lento del dovuto, o per lo meno in giocatore singolo, con una notevole facilità nell’evitare i colpi nemici e le trappole. Il tutto comunque risulta solido e ben rodato, e soprattutto l’utilizzo delle Brew, bottiglie contenenti diverse tipologie di alcool, è risultato davvero divertente.
Le brew possono essere attacchi fuori di testa, che vanno dalle semplici molotov, a enormi bottiglie di champagne che sparano il tappo sui nemici, passando per shottini che si mescolano assieme e causano esplosioni. Non nego che questa meccanica ha fatto sorridere parecchie volte, ma si sposano sorprendentemente con il gameplay del gioco, risultando più volte dei veri e propri salvavita.
Tutto in Brews & Bastards è a tema alcolico, come nemici storditi dall’alcool a boss sotto diversi effetti, e in pieno stile “tavernicolo” non potevano mancare delle sezioni dedicate a giochi da taverna inseriti ottimamente nel corso dei livelli, come le freccette con la variante balestra, o far entrare la pallina nel bicchiere pieno d’alcool.
Questa trovata è risultata sia geniale che coerente nell’insieme del gioco, ma soprattutto divertente, anche perché se giocato in coop, Brews & Bastards farà venire fuori il bastardo che è in noi mentre cercheremo di fare più punti dei nostri compagni.
Il design dei livelli è sia un po’ monotono (per quel poco che abbiamo visto), sia ben studiato, ma è presto per dare un parere definitivo, mentre il gameplay ci ha convinto con semplicità e meccaniche.