Abbiamo avuto modo di mettere le mani sulla demo anticipata di Azoove, un nuovo roguelike per PC che propone un’esperienza molto interessante soprattutto nel concept. Il titolo infatti si propone come un gioco di carte co-op, in cui con il pretesto narrativo di un viaggio impervio e avventuroso per salvare il nostro mondo, dovremo collaborare silenziosamente con i nostri compagni con l’obiettivo di sopravvivere nell’attraversata del deserto di Azoove.
Piccola curiosità da tenere a mente: come possiamo leggere sulla pagina Steam del gioco, Azoove è un gioco ideato come ibrido e l’intenzione è quella di pubblicare anche la versione fisica come gioco da tavolo. Perché l’informazione è da tenere a mente? Leggi l’articolo per scoprirlo!
I pregi del gioco
Il genere roguelike è ormai diventato un classico affermato nel mercato videoludico e può vantare diversi esponenti degni di nota. Azoove è un titolo che va ad inserirsi nella nicchia dei roguelike con le carte, presentando però un concept molto interessante basato sulla collaborazione silenziosa con gli altri giocatori (massimo 4 nella versione definitiva, 2 nella demo). In una sorta di ibrido ben riuscito tra un videogioco e un gioco da tavolo, il titolo sfrutta il pretesto narrativo di un viaggio avventuroso nel deserto per farci collaborare con i nostri compagni d’avventura.
Le varie fasi di gioco si articoleranno probabilmente in slot da 10 giornate di viaggio. Dico probabilmente perché al decimo giorno la demo si interrompe, ma una schermata di gioco ci avvisa che l’avventura non finisce affatto lì. Nel corso delle 10 giornate di gioco, il nostro compito è sopravvivere amministrando bene le nostre risorse. Abbiamo da tenere d’occhio 4 parametri: stress, disperazione, orientamento e razioni. Queste ultime sono forse la risorsa più importante, dal momento che al loro terminare incappiamo in un game over diretto. Se le altre 3 arrivano al termine invece saremo costretti a riposare per un giorno di viaggio, e al terzo riposo arriverà il game over.
Ad ogni giornata, un evento imprevisto andrà a influenzare i nostri parametri, costringendoci ad adottare una qualche soluzione. E qui entrano in gioco le carte e le meccaniche di collaborazione. Ad ogni turno pescheremo infatti delle carte con punti azione, chiamati ispirazione, e delle carte opportunità. Ciascuna carta opportunità ha un costo in termini di ispirazioni e ha vari effetti sui nostri parametri: aumentare di +1 le nostre razioni al costo di -1 PV, diminuire lo stress di -5 al costo di +2 punti disperazione, e così via.
La cosa interessante è che, senza comunicare col nostro compagno d’avventura, dovremo capire quale tra le carte in nostro possesso passare a lui, e lo stesso vale per i punti ispirazione. Ciò genera una dinamica interessante perché nel conto matematico e millimetrico delle risorse, con l’obiettivo della sopravvivenza, il silenzio del nostro compagno si traduce nella viva speranza che ci passi le carte giuste o che capisca quali sono le nostre intenzioni. Questo tipo di interazione è interessante perché va al di là della tipica interazione da videogame e sconfina nelle interazioni più “fisiche” e umane tipiche dei giochi da tavolo.
E qui un po’ casca l’asino, perché se il gioco in sé e il concept si dimostrano davvero avvincenti e divertenti, la loro trasposizione tecnica a schermo non rende forse piena giustizia al potenziale di questo titolo.
Le lacune di Azoove
Stiamo ovviamente parlando di una demo in accesso anticipato, e molte funzionalità sono ancora limitate. Se infatti il gioco prevede la possibilità di giocare in co-op fino a 4 giocatori, noi abbiamo potuto testarlo solo in 2. Questo però non ha influito in maniera eccessivamente negativa sul gameplay. La formula di gioco rimane fresca ed intrigante anche con soli due giocatori. Ciò in cui Azoove mostra il fianco è il comparto tecnico ed artistico.
Oltre a qualche piccolo bug che ha fatto sparire qualche carta o costretto a riavviare la partita (pena l’impossibilità di proseguire nel gioco), ciò che ci ha fatto pensare “meh, peccato” è stata la presenza di un comparto artistico sottotono. Un titolo simile, che aspira anche a diventare un gioco da tavolo, non può lesinare sull’art direction e deve presentarsi con uno stile iconico e fresco. Questo spicco in Azoove purtroppo non lo abbiamo trovato. Le carte opportunità sono ad esempio prive di illustrazioni, così come le carte recanti i punti ispirazione.
Mancano inoltre diversi accorgimenti tecnici che avrebbero meglio fatto scorrere l’esperienza di gioco. Al termine di ogni fase del proprio turno, ad esempio, non abbiamo alcun elemento sonoro che ci dica di essere arrivati al nuovo step, e l’indicazione grafica presente è talmente minimale che spesso accade di rimanere fermi ad aspettare la mossa del nostro compagno di viaggio in eterno, perché non ci si accorge che si è arrivati al proprio turno. Se poi ci aggiungiamo una colonna sonora poco ispirata, l’impressione di trovarsi di fronte ad un prodotto un po’ approssimativo non fa che aumentare.
Anche le meccaniche di gioco richiederebbero forse qualche piccolo aggiustamento in termini di bilanciamento, ma su questo il team di sviluppo sta già lavorando, ascoltando i suggerimenti che la community elargisce volentieri sul canale Discord ufficiale di Azoove.
Azoove è previsto per marzo 2024 per PC, se ti ha incuriosito ti invitiamo a seguire ulteriori novità sul titolo tramite la pagina Steam del gioco!