C’era una volta, tanti e tanti secoli orsono, un paese in medio oriente. A differenza degli altri paesi medio orientali, questo qua viveva perennemente in guerra. Vuoi perché era un po’ collinare, e li l’invenzione della collaborazione pacifica ancora non era arrivata. Vuoi perché, sempre essendo collinare, la pazienza rotolava a valle e i suoi abitanti erano stanchi di continuare a portarla.
Fatto vuole che ad Exilia non si faceva un pisolino tranquillo neanche a pagarlo oro. Gli abitanti erano disperati e rassegnati a vestire monocromatico vita natural durante, finché il buon Gabriel (un cavaliere maledetto e assetato di sangue, comunque un bravo ragazzo via) non decise che era giunta l’ora di fermare la follia che nelle strade va, era il momento di spezzare le catene che tenevano in giogo i villici infelici.
Segui le gesta del nostro antieroe per riportare la serenità nel paese assieme alla sua amica Lyria, perché si sa che si stava meglio quando c’era la Lyria.
Lords of Exile, il primo, travagliato titolo di Squidbit Works, software house del solo Carlos Azuaga è uscito giusto a San Valentino per PC, Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox serie X/S, con il benestare di PID Games e PixelHeart.
Ed è proprio un’esperienza in pixel art quella che vivrai durante una manciata di livelli che, una volta superati, potrai rivivere nelle modalità Speedrunner e Boss Rush con entrambi i personaggi. Ad impreziosire il tutto una colonna sonora orchestrata da Yuzo Koshiro e Dominic Ninmark , nonché dal sempre sinfonico Pentadrangle.
Che altro aggiungere mio caro compatriota, fiondati a vedere il trailer di Lords of Exile e scegli da che parte stare, placida pianura o tumultuosa collina di Exilia?