The Thaumaturge è un titolo che ha catturato l’attenzione degli addetti ai lavori sin dal suo annuncio. Questo non solo perché il team dietro al suo sviluppo è Fool’s Theory, ma anche perché prometteva di mescolare diverse meccaniche interessanti, a un’ambientazione molto curata e una trama matura e ben scritta. Finalmente siamo riusciti a mettere le mani sul gioco, e dobbiamo dire che quanto di buono era stato fatto vedere, si è ripresentato in maniera ancora più completa.
The Thaumaturge viene presentato come un GDR story driven, che possiamo definire veritiero solo in parte. Siamo di fronte più a un titolo investigativo/narrativo con componenti da gioco di ruolo abbastanza curate, ma non così protagoniste. Parlando di un titolo story driven, l’ottima narrazione è una componente principale del gioco, ma qui sorge già il primo potenziale difetto per chi non mastica la lingua inglese o un’altra tra quelle supportate, ovvero la totale assenza della lingua italiana.
Un vero peccato perché le cose da leggere sono davvero tante, così come sono parecchie le spiegazioni delle varie meccaniche. Non comprenderle appieno, significa mancare una buona parte del coinvolgimento all’interno del mondo di gioco, perché tanto dell’avventura viene raccontato attraverso documenti e dialoghi opzionali. Ci è sembrato doveroso sottolinearlo a inizio recensione proprio per il fatto che, non comprendendo bene il testo, The Thaumaturge perde buona parte del suo fascino.
The Thaumaturge: una storia da costruire
Nel gioco vestiremo i panni di Wiktor Szulski, un Taumaturgo alla disperata ricerca di un famoso curatore, il quale rappresenta l’unica possibilità di salvezza per Wiktor e per il suo particolare stato. Anche alla vista Wiktor non avrà una bella cera, e The Thaumaturge ci farà vivere le prime fasi di gioco sottoforma di tutorial, in modo da farci fare la conoscenza delle tante meccaniche che ci accompagneranno durante il viaggio.
Nel piccolo paese sperduto della Russia alternativa dov’è ambientato il gioco, saremo alla ricerca di questo famigerato curatore. Il problema della nostra condizione è quello di non riuscire più a rimanere connessi con al nostro Salutor, delle entità affini e controllabili solo dai taumaturgi. Questo sta portando Wiktor sull’orlo della follia e consumando la sua salute. Il guaritore, tale Rasputin, si interessa da subito a noi, mettendoci alla prova prima di aiutarci e connetterci nuovamente con il Salutor e riacquistare tutti i nostri poteri.
Proprio in questa fase del gioco verremo a conoscenza di uno dei poteri principali di Wiktor, o meglio dei taumaturgi in generale, la percezione. Premendo semplicemente un tasto, comparirà una scia cremisi sullo schermo che possiamo chiamare traccia spirituale, che ci guiderà verso il nostro obiettivo o evidenzierà oggetti di interesse. Quando tocchiamo un oggetto veniamo anche in possesso delle sue memorie, ricordi ed energie, potendo così capire molto sul suo proprietario o sule vicende che lo hanno coinvolto.
Il loop di gameplay ci metterà alla costante ricerca di oggetti da esaminare, indizi da raccogliere e scelte di dialogo da prendere; quest’ultime avranno un fortissimo impatto sullo svolgimento della trama e sul rapporto con i personaggi che incontreremo nel viaggio. Grazie proprio agli indizi, saremo in grado di capire meglio alcune perone e, tramite il potere dei Salutor, manipolare le loro scelte e comportamento, piegandoli al nostro volere.
The Thaumaturge: non solo chiacchiere ma anche menar le mani
La componente GDR di The Thaumaturge è data dallo sviluppo dei personaggi e dai combattimenti a turni presenti durante l’avventura. Non aspettarti tantissimi scontri con nemici, ma sono quasi tutti conseguenze delle nostre scelte o avvenimenti obbligatori durante la trama, come ad esempio i due militari che vogliono il nostro equipaggiamento a inizio gioco.
Il sistema di combattimento come detto è a turni, ma con delle varianti, ovvero quella che ogni azione richiederà del tempo per essere eseguita, da “very slow” a “very quick”, che andranno a occupare il relativo spazio sulla barra posta in alto dello schermo. A seconda della rapidità di azione, verrà stabilito l’ordine degli attacchi.
Oltre che alle proprie abilità di combattimento, in The Thaumaturge Wiktor potrà contare anche su quelle dei Salutor, ottenibili sconfiggendoli in determinati parti di trama (con scontri visivamente suggestivi), ognuno dei quali ha le proprie peculiarità, set di skill, punti di forza e debolezze.
Avremo inoltre un albero delle abilità con 4 rami per ogni caratteristica della taumaturgia. A seconda del ramo scelto avremo non solo dei nuovi benefici e abilità da utilizzare in combattimento, ma anche diverse opzioni durante i dialoghi. Sarà possibile inoltre modificare le abilità di combattimento tramite l’aggiunta di potenziamenti che ne andranno a modificare gli effetti o la potenza.
The Thaumaturge ci ha principalmente colpito per il suo fascino; tutte le sue ambientazioni sono curatissime, dal piccolo villaggio tutto fango alla vivace e alternativa Varsavia. Esplorare i luoghi e capirne di più sui fatti avvenuti mentre indaghiamo alla ricerca di altri Salutor, sarà coinvolgente e piacevole, grazie proprio alla costruzione credibile di questo mondo, che sta in bilico tra l’oscuro e il paranormale.
Ogni scelta avrà delle conseguenze e saremo noi a prendere in mano le redini della storia, con colpi di scena inaspettati e scelte moralmente provanti. Dopotutto Wiktor stesso è un personaggio controverso, ben distante dai soliti canoni di protagonista.
La pecca la si può trovare nel fatto che le persone con le quali potremo interagire esplorando i vari luoghi sono poche, e questo un po’ lima il grandissimo coinvolgimento che The Thaumaturge riesce a offrire. Altra piccola nota negativa sono i singhiozzi tecnici, soprattutto di alcune animazioni, che stonano davvero molto con il resto del gioco. Quest’ultimo è davvero un peccato soprattutto considerando il fatto che il gioco riesce a offrire sia combattimenti che ambientazioni suggestive.