Negli ultimi anni stiamo assistendo a una sorta di rinascita del genere dei GdR, soprattutto quelli vecchio stile. Da Baldur’s Gate 3, che è riuscito ad ampliare notevolmente il bacino d’utenza, a titoli più contenuti ma altrettanto significativi come Disco Elysium e la saga di Wasteland.
Ci sono molti altri esempi che nel corso degli anni hanno conquistato una fetta di mercato e stanno emergendo sempre di più. In mezzo a questo fermento, è emerso da pochi giorni anche un titolo di uno studio indipendente australiano, Drop Bear, che con il suo Broken Roads, vuole farsi notare in questa rinascita del genere.
Broken Roads è un GdR isometrico che si ispira molto ai classici giochi di ruolo vecchio stampo, ricordando titoli come Wasteland, Planescape: Torment e Disco Elysium. Questo titolo si concentra fortemente sull’aspetto story-driven, cercando di narrare una storia ambientata in un’ Australia devastata da una catastrofe nucleare. Un tema che viene affrontato in molti media e che, considerando la situazione attuale del mondo, suscita una certa preoccupazione.
Broken Roads, Un mondo alla deriva
L’ambientazione di Broken Roads ci porta nell’Australia, precisamente nella parte sudoccidentale della Nazione, con un fascino tutto suo. Il gioco presenta un contesto classico, con un’ambientazione che richiama gli stilemi tradizionali: vedremo esseri umani che, a causa di eventi catastrofici, sono tornati a una regressione sociale e tecnologica. Troveremo sopravvissuti e luoghi devastati, ma riparati con ciò che i superstiti hanno potuto trovare, cercando di creare una sorta di stabilità, seppur illusoria dati i contesti circostanti.
La trama di Broken Roads inizia in modo lineare, dando l’impressione che il gioco guidi il giocatore attraverso determinate missioni, ma questa è solo un’illusione. Successivamente, il gioco tende ad aprirsi, lasciando al giocatore la libertà di esplorare il mondo di gioco. Il nostro protagonista non è un eroe, ma un personaggio che possiamo personalizzare e che si troverà coinvolto in vari eventi tipici di questo genere di ambientazione, come faide tra villaggi, decisioni morali, storie di sopravvissuti e tanto altro.
Tuttavia, dove Broken Roads davvero eccelle sono i dialoghi, non solo per la loro buona qualità ,ma soprattutto per la quantità. Con un numero così vasto di linee di dialogo molto diverse tra loro, emerge la vera natura di questo titolo, che si specializza sull’aspetto narrativo.
Moralità in Broke Roads
Se la quantità di linee di dialogo caratterizza un titolo con molte scelte, un elemento che rappresenta la vera essenza e un’interessante aggiunta è la bussola morale. Questo elemento, rappresentato da un diagramma, ci permette di scegliere all’inizio e poi nel corso dell’avventura, attraverso precise decisioni, quale ideologia il nostro personaggio deve seguire.
All’interno della bussola, troviamo quattro filosofie che rappresentano altrettante vie: il nichilista, chi si preoccupa solo dei propri bisogni e interessi; il machiavellico, dove il fine giustifica qualsiasi mezzo; l’umanista, chi cerca di fare del bene e accontentare tutti; l’utilitarista, chi fa scelte per il bene del maggior numero di persone, anche se a discapito di pochi. Questi concetti richiamano semplicemente gli allineamenti che possiamo trovare nei giochi di ruolo.
Le scelte che facciamo nel corso del gameplay di Broken Roads, e già in fase di creazione del personaggio, possono spingerci verso una o più correnti di pensiero, determinando non solo il modo in cui siamo percepiti dagli altri personaggi, ma anche le possibilità a nostra disposizione.
Se siamo particolarmente affini a una determinata ideologia, saremo sempre più inclini a prendere decisioni coerenti ad essa. La scelta di aderire a una precisa corrente di pensiero può effettivamente limitare le nostre opzioni durante l’avventura, ma allo stesso tempo ci concede dei bonus in determinate situazioni, come nei combattimenti e in altri contesti.
Il concetto alla base di Broken Roads è molto interessante e ben sviluppato, tuttavia, le quattro ideologie potrebbero sembrare limitate. Questa è solo una base iniziale che potrebbe essere ulteriormente sviluppata in un possibile sequel. Sarebbe stimolante osservare come questa meccanica potrebbe evolversi nel tempo, magari introducendo nuove ideologie o approfondendo quelle già esistenti.
Nell’entroterra australiana
A livello puramente ludico, come già anticipato, Broken Roads si ispira molto ai giochi di ruolo classici. All’inizio possiamo creare il nostro personaggio, ma le opzioni di personalizzazione estetica sono piuttosto limitate, con soli otto preset disponibili, divisi equamente tra maschili e femminili. Abbiamo anche la possibilità di scegliere la nostra origine, con quattro opzioni che forniscono diversi bonus e statistiche iniziali, oltre a influenzare alcuni eventi narrativi nel corso dell’avventura, anche se in maniera sporadica.
Oltre a queste, ci sono le classiche statistiche, simili a molti GdR, tra cui Forza, Destrezza, Agilità, Vigore, Intelligenza e Carisma, su cui possiamo spendere i punti disponibili, influenzando altre 12 sotto-caratteristiche come armi a distanza, corpo a corpo e altro ancora.
Broken Roads presenta una mappa esplorabile, anche se non completamente rivelata all’inizio. Le aree non esplorate sono delimitate dai bordi, ma basta muoversi in quelle zone per rivelare la mappa al nostro passaggio. Il nostro personaggio e il party si muovono cliccando sulle zone accessibili della mappa, dove possiamo esplorare, commerciare con i sopravvissuti, parlare con loro o accettare quest. Sebbene le quest siano interessanti a livello narrativo, affrontando diverse questioni morali, a livello strutturale non sono particolarmente innovative, seguendo spesso gli schemi tipici delle quest, comprese alcune fetch quest.
Combattimento:
Oltre alla narrativa e all’esplorazione, Broken Roads affronta anche situazioni in cui la violenza è diffusa, tipica dei contesti post apocalittici in cui le leggi sono ormai decadute. Purtroppo, i combattimenti sono un aspetto del gioco che, sebbene possano rappresentare una pausa dai momenti narrativi ed esplorativi, sono di basso rilievo. I combattimenti sono a turni, e purtroppo diventano noiosi e banali man mano che si progredisce nell’avventura e si aumenta di livello.
L’intelligenza artificiale dei nemici è limitata e i combattimenti, che dovrebbero essere tattici, si riducono a scelte molto limitate da parte dei nemici, che attaccano principalmente a distanza o in mischia e poco altro. La profondità del combattimento e il numero di armi e strumenti disponibili sono anch’essi limitati. Tuttavia, è chiaro che il titolo non si concentra sull’azione, bensì sulla narrativa, il che è evidente anche dal limitato numero di scontri che incontriamo durante l’avventura.
Australia, tra bellezza e problemi
Dal punto di vista tecnico, Broken Roads si muove in modo discreto. Graficamente non eccelle, ma non risulta scialbo: si nota la natura del titolo e del team di sviluppo, insieme alle limitazioni di budget. Nonostante ci siano alcuni asset non proprio ad alta risoluzione, l’impianto artistico risolve abilmente la produzione, con bei scorci artistici e disegni godibili tra i caricamenti, il che conferisce un valore aggiunto a un’ambientazione altrimenti ritrita e abusata.
Per quanto riguarda le performance, ci sono occasionali cali ma nulla di troppo grave, mentre alcuni bug sono presenti, soprattutto nelle quest secondarie, e alcuni glitch grafici, seppur di poco conto. Il sonoro è molto orecchiabile, con colonne sonore piacevoli e un buon doppiaggio per le linee di dialogo recitate.
Ora andiamo forse al problema più grave, che potrebbe influenzare la decisione di acquisto di molti giocatori, è la localizzazione. Broken Roads non offre l’italiano e, giocando in inglese, è possibile imbattersi in alcuni termini derivati dallo slang australiano (fortunatamente non troppo frequenti). Inoltre, la grande quantità di linee di dialogo potrebbe scoraggiare coloro che non hanno familiarità con l’inglese, allontanando potenzialmente una parte significativa del pubblico interessato a questo genere di gioco.