Negli ultimi anni è sempre più frequente vedere apparire la scritta “Unreal Engine” quando si avvia un videogioco, il famoso motore grafico infatti si è fatto strada nel tempo tra i suoi competitor diventando ad oggi uno dei più utilizzati e rinomati nel panorama videoludico.
Questo motore grafico sta diventando uno standard a tutti gli effetti, convincendo affermate case videoludiche a cambiare il loro motore grafico personale per abbracciare questa nuova era grafica, abbiamo delle notizie recenti solamente negli ultimi mesi.
In questo articolo andremo ad analizzare come è nato UE, la sua storia e come si è guadagnato la fama tra i maggiori producer videoludici odierni.
Unreal Engine, gli inizi
UE, sviluppato da Tim Sweeney, founder di Epic Games, fa il suo debutto nel 1998 con la pubblicazione dello sparatutto in prima persona Unreal. La prima versione del motore grafico (Unreal Engine 1), quella usata per realizzare Unreal, integrava già un rendering avanzato per il tempo, includendo il rilevamento delle collisioni e una buona IA, facendone un software completo a tutti gli effetti. Secondo un intervista, il 90% del codice è stato scritto da Sweeney, comprese le grafiche, gli strumenti e il sistema di rete.
Le prestazioni del motore grafico nel multiplayer inizialmente erano piuttosto scarse rispetto alla concorrenza come Quake 2. Dall’uscita di Unreal Tournament la qualità dell’engine ha fatto grandi passi avanti dal punto di vista delle prestazioni di rete, aggiungendo inoltre il supporto per Direct3D e OpenGL. Harry Potter e la Pietra Filosofale, gioco per PC, è stato realizzato utilizzando la versione dell’engine di Unreal Tournament.
Successivamente, l’uscita di American’s Army ha segnato il debutto di Unreal Engine 2, la seconda versione del software, che comprendeva una rivisitazione totale del codice di base e del motore di rendering del software, il quale permetteva di caricare livelli 100 volte più dettagliati del vecchio Unreal. Viene implementata per la prima volta la fisica Ragdoll, che permette ai corpi di muoversi in maniera naturale, aggiungendo anche il supporto alle console come il GameCube e l’Xbox.
L’adattamento alle nuove generazioni
Con l’arrivo della settima generazione videoludica (iniziata nel 2004 con il Nintendo DS), l’UE 2 si è adattato agli hardware più performanti che offrivano console come la Playstation 3 e l’Xbox 360, creando una versione apposita chiamata Unreal Engine 2.5.
Con questo nuova versione sono state realizzate alcune migliorie che sono state poi utilizzate dalla versione successiva del motore grafico, che comprendono un rendering migliorato, fisica applicabile a più corpi non umani e un sistema di particelle rivisitato.
Con l’avvento dell’Unreal Engine 3, presentato nel 2004, Epic Games ha deciso di creare una versione funzionante solamente per le versioni di DirectX9 o superiori. Il software è ora in grado di supportare la modellazione shader, la simulazione del rilievo di superfici complesse e la complessità generale di un oggetto, aggiungendo anche un supporto alle impostazioni grafiche relative all’illuminazione globale, l’HDR e i riflessi di luce.
Il primo titolo realizzato in Unreal Engine 3 è stato Gears of War nel 2006, nato come esclusiva per l’Xbox 360. È proprio da qui, grazie all’impattante qualità grafica e alla sua versatilità, che Unreal Engine è diventato uno dei motori grafici più utilizzati della settima generazione.
Una versione duratura
La quarta versione dell’engine era stata già annunciata nel 2005, Epic Games si stava già preparando a supportare graficamente l’entrata dell’ottava generazione, incentrandosi quindi sullo sviluppo e il supporto di hardware ancora più performanti. Nel 2013, durante una conferenza a San Francisco, vengono mostrate delle demo dell’UE 4, tramite l’utilizzo di 16 GB di RAM su un PC e di una scheda grafica NVIDIA GeForce GTX 680.
Dal 2 marzo 2015 l’Unreal Engine 4 viene reso disponibile a tutti gratuitamente, cedendo poi il 5% dei guadagni sul reddito lordo dopo i primi 3000$. Le software house che pubblicheranno i loro prodotti sviluppati con Unreal o Unity dovranno riconoscere il 12% dei guadagni a Epic.
Questa versione dell’engine era destinata a durare di più delle altre, essendo stata creata apposta per stabilizzare le prestazioni della generazione precedente e prepararsi per l’arrivo di quella nuova. Epic Games continuerà ad aggiornare la quarta versione fino alla fine del 2021.
Le versioni recenti
La prima demo dell’Unreal Engine 5, eseguita su PS5, è stata mostrata il 13 maggio 2020 da Epic Games, il lancio ufficiale del software è avvenuto il 9 dicembre 2021. Questa versione presenta principalmente 3 principali migliorie: Lumen, Nanite e Taipei.
- Lumen è un sistema innovativo di illuminazione globale che riesce a creare ambienti realistici con una qualità superiore, può anche creare effetti luce dinamici, come l’illuminazione di un incendio o di una candela, in maniera più efficiente rispetto alle versioni precedenti del software.
- Nanite è un sistema di rendering basato su delle particelle che permettono di gestire dei modelli complessi in tempo reale, è possibile quindi gestire questi modelli senza dover pensare alle possibili prestazioni su specifiche piattaforme.
- Taipei è un sistema di animazione basato sull’intelligenza artificiale che permette la creazione di animazioni più fluide che si avvicinano alla realtà.
Sono uscite successivamente delle versioni intermedie: Unreal Engine 5.1 e 5.3. L’ultima versione, presentata a settembre del 2023, mette a disposizione degli sviluppatori nuovi strumenti da utilizzare per portare i loro lavori al livello successivo.
C’è stato un miglioramento di resa del Ray Tracing, insieme a uno sviluppo di Nanite e Lumen, in maniera sperimentale viene introdotta anche una tecnologia capace di renderizzare effetti volumetrici complessi come del fumo o delle fiamme. Per il reparto animazioni, è ora disponibile un sistema di di creazione e manovra per gli scheletri delle proprie creature. L’obiettivo posto dall’azienda è quello di offrire anche su console un esperienza di 60 FPS con grafica avanzata e miglioramento dell’illuminazione globale.
L’utilizzo di Unreal Engine ad oggi
Andando a controllare le statistiche recenti dell’engine direttamente sul sito, possiamo immediatamente capire perché Unreal Engine è diventato uno standard grafico dell’ambiente.
Al momento della raccolta dati, il 73% degli utilizzatori del software sono su Unreal Engine 5; Il dato è aggiornato a gennaio 2023, quindi possiamo presumere che dopo i miglioramenti di settembre delle versioni intermedie l’utenza sull’ultima versione dell’engine sia almeno dell’80% circa.
Un altro dato confermato dal sito è la crescita mensile degli utenti di Unreal Engine, che si appresta al 23% solo a gennaio 2023. Le regioni più influenzate da questa crescita sono il Nord America e l’Asia, con rispettivamente un incremento del 40 e del 30 per cento.
Si evince chiaramente dai dati che sempre più sviluppatori e creatori di contenuti in generale si stanno affidando a questo efficiente motore grafico per realizzare i propri lavori. Unreal Engine infatti non viene utilizzato solo dal mondo videoludico, ma viene anche impiegato nella produzione di serie TV e film di successo.
Con i dati aggiornati a gennaio 2023, oltre 500 serie TV e film hanno utilizzato Unreal Engine per la realizzazione dei loro contenuti, con l’utenza del settore che continua a scegliere di provare il famoso software invece di altro.
Nel 2022 è stato utilizzato da 153 progetti cinematografici, con un incremento del 44% fino ad arrivare al numero sopra citato. Il motore grafico è stato utilizzato anche da produzioni come il prequel del Trono di Spade, House of the Dragon e Star Trek: Strange New Worlds.
Dopo aver letto la storia del motore grafico e avere compreso i dati di gennaio 2023, possiamo confermare con sicurezza che Unreal Engine diventerà, e in parte già è, un vero è proprio pilastro dell’industria grafica nei prossimi anni.