Real Estate Simulator, sviluppato da Geekok e rilasciato a fine marzo 2024, si presenta come un simulatore in prima persona nel quale vestiremo i panni di un agente immobiliare. Il nostro compito sarà niente di meno che acquistare proprietà, renderle migliori e successivamente rivenderlo a un prezzo più elevato. La missione sembra semplice ma non è sicuramente da sottovalutare l’impresa davanti alla quale ci troveremo. Come per ogni cosa nella vita, infatti, non inizieremo dalla vendita di ville di lusso, ma dovremo scalare i vertici della carriera, partendo ovviamente dal rango più basso.
Real Estate Simulator, iniziamo a vendere… tende!
Come ogni simulatore che si rispetti, un minimo di crescita deve essere prevista, motivo per cui inizieremo non solo dalla vendita di sistemazioni nei bassifondi, ma anche in un piccolo ufficio nel seminterrato.
All’avvio di Real Estate Simulator siamo accolti da un menù molto bello e accattivante, la grafica ricorda un rendering e la colonna sonora futuristica ci lascia immaginare già le avventure che ci aspettano. Dalle impostazioni è possibile selezionare la lingua, e l’italiano è tra queste, ma scopriamo subito si riferisce solo ai testi, poiché i dialoghi non saranno doppiati. Poco male, tanto non vedremo dialoghi così lunghi da meritare addirittura il doppiaggio. C’è inoltre la possibilità di scegliere la sensibilità dello sguardo e del movimento della camera.
Appena scelta l’opzione di nuovo gioco, ci troviamo subito catapultati nel nostro ufficio immobiliare. Il nostro protagonista è un uomo di bella presenza, che tramite un riquadro in basso, corredato dalla sua foto, ci parla in inglese ma ci scrive in italiano, cosa dovremmo fare per procedere. Non c’è una vera e propria guida di gioco infatti, sarà il nostro personaggio a suggerire inizialmente cosa fare.
Quello che non ci viene spiegato è come muoverci, ma lo si può intuire abbastanza in fretta: W A S D per muoversi e, come appare sullo schermo, E per interagire. Il resto delle azioni si compie con il click sinistro del mouse (selezionare oggetti e altre cose che a breve vedremo). Vista l’assenza di una guida non ci viene indicato cosa sono i parametri che vediamo, ma possiamo capire che a sinistra in alto abbiamo i soldi a disposizione, al centro in alto lo stato di avanzamento della carriera e a destra l’orario, mentre quando ci troviamo all’interno degli alloggi, in basso a destra possiamo trovare il punteggio, con tanto di stelline, che ci indica come stiamo andando con la ristrutturazione.
Simulatore o storyteller…?
Quello che subito appare piuttosto dissonante per un simulatore nel quale il protagonista è un personaggio in carne e ossa è la totale assenza di personalizzazione. In Real Estate Simulator non possiamo scegliere il sesso del nostro agente immobiliare, così come capelli, vestii… nulla di nulla. Il che suona appunto strano, se consideriamo che siamo noi i protagonisti dell’avventura. Ci si aspetterebbe un minimo di personalizzazione in più.
Sarebbe stato sicuramente più coinvolgente almeno la possibilità di scegliere se giocare nei panni di un uomo o di una donna, senza arrivare necessariamente a una personalizzazione estrema del personaggio in stile The Sims. Allo stesso modo non c’è la possibilità di scegliere un eventuale livello di difficoltà. Real Estate Simulator inizia dalle basi per aspirare a un’ascesa, come se fossimo in modalità storia anziché simulazione.
Gameplay
Una volta sbrigate le prime formalità di “presentazione” dei Real Estate Simulator, ci ritroviamo nei panni del nostro agente immobiliare, pronti a metterci a lavorare al pc per acquistare i primi generi al fine di arredare la prima proprietà che andremo ad acquistare.
Abbiamo un fondo di 1000 $ e il primo prodotto acquistabile è un sacco a pelo, e non nego di aver ingenuamente pensato “servirà per dormire mentre si lavora al progetto”. No, il sacco a pelo è un vero e proprio elemento di arredo, anzi, l’unico che avremo per un po ‘. Per quanto riguarda il riposo, alla fine della nostra giornata lavorativa, ovvero alle 18, un messaggio ci dirà che siamo arrivati alla fine della giornata e che dobbiamo tornare in ufficio per riposare. È ora di dormire sul divano nel nostro seminterrato. Proprio così.
Uscendo dalla schermata del computer dovremo muoverci per dirigerci nell’unica parte della città che al momento possiamo visitare. Come prima cosa possiamo notare nel nostro ufficio un tabellone che ci indica quali sono i nostri obiettivi rispetto al livello in cui ci troviamo. Sulla destra appariranno le task da completare, piccole, discrete e in trasparenza, per nulla di intralcio al gioco. Qui inizia la nostra avventura: dovremo uscire dal nostro ufficio nel sottoscala per recarci niente meno che alla fermata dell’autobus per poter raggiungere i bassifondi. I movimenti sono rapidi e scorrevoli, si può addirittura correre tenendo premuto il tasto Shift, così da non subire affatto un’ipotetica lentezza negli spostamenti.
Ogni azione prevede un caricamento con tanto di immagine in HD, il che rende il passaggio da una scena all’altra piuttosto noioso. Superato il trauma del caricamento, arrivati ai bassifondi scopriremo che non c’è veramente nulla di più basso al mondo. Ci troviamo al di sotto del livello della strada in un’area che è tutta l’idea di essere lo scarico fognario della città. Ai margini di un dubbioso acquitrino sono disposte alcune tende, un container, e uno scuolabus.
Iniziamo a fare il nostro dovere
La nostra carriera in Real Estate Simulator inizierà da qui e, con i nostri 1000 $, dovremo acquistare la nostra prima tenda al prezzo più conveniente possibile per poi rivenderla decorata con un semplice sacco a pelo a quanto più riusciamo. C’è un margine di contrattazione sia per la vendita che per l’acquisto, ma il tutto è veramente fuori da ogni ragione, se si pensa al nome: Real Estate Simulator fa intendere una simulazione ben specifica, che probabilmente vedremo dopo ore e ore di gioco.
Una volta acquistata la nostra tenda e posizionato il nostro sacco a pelo, l’unica decorazione che possiamo inserirci, dovremo tornare nel nostro ufficio e inserire un annuncio di vendita, che prevede solo ed esclusivamente la scelta di un prezzo. Sarà lo stesso computer a suggerirci se il prezzo è in linea col mercato o se è troppo elevato, ma tranquilli perché ad ogni modo, a meno che il prezzo non sia davvero esagerato, si riuscirà a vendere una tenda anche a 2000 $. Questa è un’altra assurdità di Real Estate Simulator.
Posto che per ogni tipo di titolo che sia o meno di simulazione, si debba partire dal basso, probabilmente dedicare le prime ore di gioco alla compravendita di tende da decorare con un sacco a pelo potrebbe essere un filino esagerato. Pur non conoscendo il mercato immobiliare americano, che è quello che sembrerebbe ispirare Real Estate Simulator, ho dei forti dubbi sul fatto che un’agenzia immobiliare si occupi come primo incarico di acquistare delle tende a ridosso di uno scarico fognario a circa 700 $ per rivenderle a 1400 $. Diciamo pure che da questo punto di vista c’è forse più fantasia che simulazione.
Compra, pubblica, vendi, ricompra
Bene, non appena pubblicheremo il nostro annuncio inizieranno ad arrivare clienti in ufficio, fino a 3 alla volta. Ognuno di loro avrà delle specifiche richieste che possono differire per budget o zona ricercata, e starà a noi proporre le nostre soluzioni, che appariranno sulla destra, per indurre il cliente all’acquisto. Se accetteranno la nostra proposta di visita, ci si recherà sul luogo prescelto e inizierà la contrattazione.
Una tenda sotto un ponte può arrivare a costare fino a 2000 $ e quando gli acquirenti vogliono acquistare a ribasso può capitare addirittura di vendere a un prezzo maggiore rispetto a quello pubblicato nell’annuncio e vederselo accettare. Non è infatti ben chiaro che dinamiche seguano le compravendite.
Per passare dalla vendita di tende alla vendita di case un po’ più dignitose, dovremo accumulare punti (vendendo tende arredate di sacco a pelo) e salire al livello 2. Il secondo livello ci darà la possibilità di guadagnare il 5% in più dalle vendite e sbloccherà l’area delle periferie, dove gli appartamenti costeranno un po’ di più, quindi non è escluso che dovremo ancora vendere qualche tenda e container per poter acquistare una casa in questa zona. Allo stesso modo, procedendo nel gioco potremo acquistare nuovi uffici (su strada) che ci daranno ulteriori benefit.
Le prime case che potremo permetterci nelle zone periferiche avranno un costo di circa 30.000 $ e saranno composte di una sola stanza, e da un bagno diviso tra toilette e doccia e lavabo. Un’altra stranezza del gioco: sarà possibile cambiare i pavimenti e i muri, ma dovremo tenerci i sanitari e il lavandino della cucina pieni di calcare e ruggine. Contenti gli acquirenti…
Grafica e sonoro
Se la grafica dei menù e dei caricamenti di Real Estate Simulator è curatissima, con illustrazioni ad altissima definizione, quella di gioco lascia decisamente a desiderare. Si è puntato tantissimo sulla valorizzazione delle immagini di caricamento del gioco ma per niente sulla grafica in game. In primo luogo i bug sono molti, può capitare di vedere acquirenti che vagando per la casa, si posizionino all’interno di un divano. La cosa che più sembra trascurata sono proprio gli NPC, che oltre ad avere un dettaglio imbarazzante sono quasi tutti uguali. Può capitare più di una volta di ritrovarsi all’interno dell’ufficio con 3 potenziali acquirenti tutti uguali. Questo perché ci sono solo circa 5-6 modelli, ognuno vestito con uno stile.
Ma non bisogna lasciarsi ingannare, perché quello che può sembrare un senza tetto mal vestito può chiederci prima una tenda da 1000$ e successivamente, un suo gemello, potrà pretendere un appartamento da 60.000 $. Allo stesso modo la signora in jeans e camicia potrebbe chiederci una bella casetta per la sua famiglia, mentre a sua sosia vorrebbe una comoda tenda nei sobborghi delle fogne. Anche questo ha poco senso, è vero che l’abito non fa il monaco ma un minimo di attenzione nei particolari…
Tutt’altra storia la musica, molto curata, a volte troppo per i dettagli grafici descritti, finendo per far sembrare il tutto un po’ troppo dissonante. Gli effetti sonori sono invece minimi e azzeccati e non risultano affatto disturbanti nel complesso.
Quel che certo, però, è che non è un gioco che cattura tanto da voler arrivare a scalare la carriera di agente immobiliare di lusso. In realtà dopo un paio di ore di ripetizione di azioni monotone potrebbe essere passato abbastanza tempo da voler passare ad altro, anche se si è appassionati di giochi di simulazione. Real Estate Simulator è disponibile su Steam a 12,79€.