Se ti sei mai chiesto come sarebbe un mix tra un roguelike e un gioco di biliardo (no, non credo che tu te lo sia mai chiesto), a rispondere a questa domanda ci pensa Ludokultur insieme al publisher 2 Left Thumbs con Rack and Slay. Un concetto parecchio bizzarro, ma che stranamente funziona ed è dannatamente divertente. Ovviamente il titolo non è esente da difetti visto che la trama è totalmente assente e un po’ più cura nel comparto tecnico non avrebbe davvero guastato, ma per il resto non ci si può lamentare. Quindi bando alle ciance ed ecco la recensione di Rack and Slay.
Ma quanto è divertente?
Ma quindi come ci si muove in un gioco di biliardo mascherato da roguelike? Semplice tu sei un boccino bianco (con tanto di bandana alla Rambo) e le altre biglie sono i tuoi nemici. L’obbiettivo? È lo stesso del biliardo tradizionale ovvero mettere in buca le altre palle senza finirci pure tu. Ovviamente le regole non sono le stesse, visto che qui l’ordine di buca o i colori non contano, tuttavia il sapere come si fanno le sponde e gli effetti ti daranno sicuramente una marcia in più in Rack and Slay.
Ma questa è solo la parte dedicata al biliardo, la parte da roguelike, sta nel fatto che dovrai raccogliere oggetti, power up, ma soprattutto sconfiggere i nemici speciali. Ogni livello è costituito da 10 colpi, in cui o dovrai mandare tutte le palle avversarie in buca, oppure dovrai sopravvivere agli attacchi nemici, prima di passare al livello successivo, ma prima potrai scegliere dei power up dallo store in game.
Questi tipi di potenziamenti sono parecchio vari ed incarnano perfettamente lo spirito da roguelike di Rack and Slay. Ci saranno quelli che faranno partire più palline con un solo colpo, altri che ti daranno un malus, ma faranno esplodere i nemici se questi finiranno in buca, oppure un altro ti darà la possibilità di scegliere più di due potenziamenti. C’è davvero una scelta impressionate di miglioramenti tra cui scegliere, ma soprattutto ognuno di questi farà effettivamente cambiare la giocabilità del titolo, quindi dovrai capire che approccio vuoi dare alla tua partita.
Per quanto riguarda i nemici, questi sono parecchi variegati, visto che, a parte le palle semplici, alcuni di loro avranno delle abilità speciali che si potrebbero attivare, prima, dopo o durante il tuo tiro. Ad esempio ci sono le palle che sembrano vestite con un’armatura, che ricorda i legionari romani, i quali una volta finito il tuo turno si scaglieranno verso di te, oppure le palle con i baffi, che ti lanceranno delle biglie più piccole per farti finire in buca.
Arrivato alla fine del dungeon (o del tavolo, scegli tu come preferisci chiamare i livelli), affronterai il boss finale, il quale sarà attorniato da un set di nemici particolarmente ostici da sconfiggere. Una volta battuto pure l’ultimo ostacolo, passerai ad una tabella che ti dirà come sei andato durante la tua partita, meno tiri avrai fatto e meglio sarà.
Se raggiungi determinati punteggi, come premio, sbloccherai nuovi oggetti per il negozio e, come ti dicevo prima, ogni oggetto cambia l’approccio che avrai alla partita. Di base Rack and Slay è questo e tutte le modalità presenti si assomigliano parecchio tra di loro, le uniche differenze tra una e l’altra saranno alcuni modificatori che renderanno il titolo più o meno difficile.
Rack and Slay, niente trama e troppo corto
Ma parliamo del difetto più grande di Rack and Slay ovvero la totale assenza di una storia. Il gioco di per sè è ottimo, divertente, peccato che sia un po’ corto, ma il tempo che ci passerai sarà di assoluta qualità. Quindi perché non mettere uno straccio di trama, anche minima, che mi possa far immedesimare ancora di più in quella palla che vuole mandare in buca le altre biglie? Questo è davvero un peccato e sa di occasione persa, perché se tu sviluppatore mi hai fatto un buon lavoro, perché non renderlo ancora migliore mettendo una storia, visto che, essendo un roguelike, questa ci sta tutta?
In più ti dicevo che Rack and Slay è corto…quando dico corto, intendo davvero brevissimo! Infatti in prima run completerai i livelli in più o meno 40 minuti, poi dalla seconda partita in poi, quando ci avrai fatto la mano, riuscirai a portare a termine il gioco anche soli 15 minuti. Certo, i livelli creati in maniera procedurale e quindi sempre diversi tra loro aiutano parecchio, ma 15 minuti dall’inizio alla fine mi sembra davvero troppo poco, anche se sai già come si gioca!
Le musiche potevano essere migliori
Graficamente Rack and Slay è il classico gioco parecchio cartoonoso, come ce ne sono tanti. Nessuna animazione che fa gridare al miracolo, ma nonostante questo le biglie nemiche sono caratterizzate bene, visto che hanno una buona varietà, ma anche il tuo personaggio, se verrà equipaggiato con qualche power up, cambierà d’aspetto. Il problema più grande sta che in alcuni frangenti ho notato un vistoso calo di frame rate, senza capire bene che cosa lo scatenasse, il fatto che non si tratta del calo di FPS di poco conto, per alcuni secondi Rack and Slay diventava quasi ingiocabile.
Dal lato audio invece, bene per quanto riguarda gli effetti sonori, visto che il classico rumore della pallina da biliardo quando viene colpita, o di quando si prende la sponda, è stato ben riprodotto, peccato che non si possano tessere le stesse lodi per le musiche di accompagnamento. Capiamoci, queste non sono male, anzi, alcune sono pure molto orecchiabili, peccato che sembrino un po’ tutte fuori contesto e messe li quasi a casaccio.