Sviluppato da SandCastles Studio e pubblicato da Apogee Software, Bread & Fred è un platform 2D fortemente votato alla cooperazione ma che include la possibilità di essere interamente giocato anche in solitaria. Non siamo davanti al novello Ice Climber ma sempre di scalate parliamo e noi abbiamo recensito tale traversata su Nintendo Switch. Pronto a diventare un pinguino?
Bread & Fred: una buona amicizia va oltre ogni montagna
L’opera firmata SandCastles Studio è mirata principalmente a offrire un’esperienza cooperativa. Si tratta quindi di una macro sfida, la scalata, che vede due pinguini legati assieme da una fune per affrontare gli innumerevoli ostacoli che li aspettano. Tutto qui. La narrazione non va quindi a sorprendere per complessità dell’intreccio o per chissà quale colpo di scena eppure, non bisogna sottovalutare l’idea del team di sviluppo.
Perché? Molto semplice: i personaggi e i loro dialoghi. Se i protagonisti non sorprendono per carisma e profondità, chi ruota intorno ai nostri pinnati scalatori meritano un piccolo approfondimento. Il motivo è semplice: fanno ridere. Ogni pinguino che troveremo in giro per la montagna si abbandona in dialoghi spesso surreali e sopra le righe, totalmente sconnessi dal nostro obiettivo principale e che ci regala piacevoli parentesi leggere e divertenti.
Nulla di trascendentela, sia chiaro, ma vedere una mamma pinguina che contesta l’intelligenza ultra sviluppata del figlioletto o altri pinguini con problematiche decisamente fuori luogo, strappa più di un sorriso e spessa quel silenzio narrativo che permea l’intera opera sin dalla prima piattaforma. Anche perché, inutile girarci intorno, Bread & Fred è un titolo che punta essenzialmente sull’esperienza ludica stessa. Quindi bando alle ciance e andiamo a scoprire com’è scalare una montagna nei panni di un pinguino.
In compagnia è divertente
Come detto più volte, Bread & Fred è un’esperienza mirata essenzialmente alla cooperazione. Si tratta di un platform 2D a scorrimento orizzontale (o meglio, verticale) dove cooperare col proprio compagno di viaggio è fondamentale. Il motivo è semplice: ogni salto bisogna essere eseguito in perfetta coordinazione. I due pinguini, infatti, sono legati da una corda che li tiene a sé e che tira costantemente.
I salti, quindi, sono molto “fisici” e non sorprendono le tecniche che dovrai imparare a padroneggiare per superare ature o voragini decisamente ampie e solo inizialmente impossibili da raggiungere. Imparerai, infatti, a sfruttare il tuo compagno come appiglio per oscillare o semplicemente da lanciare, per poter poi, sempre tramite la fune, procedere a raggiungerlo, magari appendendoti o lasciandoti tirare.
Ogni singolo salto, richiede quindi un accurato studio delle distanze e capiterà spesso di dover ritentare più volte il tiro e/o il salto. Per non parlare dell’oscillamento, che bisogna scrutare attentamente onde evitare di capitombolare male. E a tal proposito, il titolo presta il fianco a due critiche: la monotonia generale dell’esperienza e la cattiva gestione dei check-point.
La prima è dovuta essenzialmente al fatto che oltre a saltare di piattaforma in piattaforma, in Bread & Fred non dovrai fare altro. Sì, cambiano le sequele di piattaforme e di tanto in tanto sbuca anche qualche sporadico ostacolo, ma niente che va a stravolgere realmente il gameplay che rischia così di stancare anche la coppia di utenti più affiatati. Il problema dei check-point, invece, è semplice: se sbagli, dovrai ripercorrere intere fasi di platform.
Ripetere più volte qualcosa che già inizialmente può risultare sfiancante e noioso, da vita alla frustrazione. E non è mai un bene. Per fortuna il titolo dispone di una serie di aiuti opzionali come la possibilità di piazzare una bandiera che funge da check-point immediato. In realtà, tra gli aiuti c’è anche la possibilità di effettuare salti ripetuti che in single player vanno semplicemente a rompere il gioco, permettendoci di fluttuare in aria senza mai fermarci.
Da solo annoia subito
E parlando di single player, Bread & Fred offre la gradita possibilità di essere giocato interamente da solo. Come? Trasformando il secondo pinguino in un sasso, tale Jeff, e costringendo l’utente singolo a portarsi dietro tale sasso. Ogni cosa, quindi, va fatta lanciando il sasso, piazzandolo come perno da cui oscillare e così via. Tale esperienza spezza la magia del titolo e rende il tutto ancora più lento e noioso. Anche perché il percorso è immutato e non c’è alcun incentivo specifico per percorrere l’avventura in solitaria.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Bread & Fred è un piccolo gioiellino che sorprende per animazioni e cura dei dettagli che, seppur pochi e mai realmente rivoluzionari, svolgono adeguatamente il loro compito. Buono anche il level design e gradita la presenza dei sottotitoli in lingua italiana che ci permettono di godere al meglio delle sporadiche battute dei vari pinguini sparpagliati nel mondo di gioco.
Buono anche il sonoro, nulla di eccezionale ma abbastanza leggero e gradevole, mai invadente o eccessivamente ripetitivo ma neanche memorabile. Infine, Bread & Fred si difende egregiamente in entrambe le modalità dell’ibrida Nintendo anche se la sua natura è ideale per un’esperienza in totale portabilità e in buona compagnia.