La fiamma della sopravvivenza deve essere mantenuta accesa e, come qualcuno più saggio di me ha detto in passato: “la fiamma divampa!” e in Flame Keeper spetterà a te ardere per salvare un’intero mondo.
Il titolo sviluppato da Kautki Cave ed edito da Untold Tales ci porta a viaggiare in un reame divorato dall’oscurità dove solo gli ultimi sparuti focolai della vita rimangono accesi. Il tuo compito sarà quello di riportare la luce in questo mondo annichilito e lo farai fin da subito sgominando le rozze creature che emergono dal buio.
Quando il Flame Keeper è uno stile di vita
Letteralmente parlando Flame Keeper significa “portatore della fiamma” ed è essenzialmente la base, il centro e l’avvenire di tutta la tua esperienza. Sarà infatti tuo compito vagare per l’oscurità del regno portando tutto te stesso in giro per il mondo di gioco. Tu sei la fiamma olimpica di quest’esperienza videoludica in quanto brace che non si spegne mai.
All’inizio del gioco assistiamo al tentativo da parte dei Pixies, oscure creature provenienti dal mondo di sotto, di impadronirsi delle fiamme del mondo di sopra. Il tuo ruolo, in quanto eroe senza macchia e senza paura e con un cuore caldo come la fiamma, sarà quello di esplorare i vari territori assoggettati alle oscure bestie e accendere i falò presenti all’interno di ogni area.
Flame Keeper è un roguelike semplice e, a tratti, ripetitivo. Non porta particolari innovazioni alla meccanica base del genere. Vieni portato al centro del villaggio e da lì potrai dirigerti in giro per le varie destinazioni che saranno selezionabili attraverso il relativo menù dedicato. Una volta arrivato a destinazione potrai esplorare la relativa mappa in lungo e in largo affrontando le creature oscure che ti si pareranno davanti.
Tra un cazzotto infuocato e l’altro ti farai strada per recuperare le varie pietre necessarie a innalzare il falò e, solo quando le avrai ottenute tutte potrai considerare quasi conclusa la tua ricerca. Ma perché dico quasi? Una volta portate tutte le pietre al loro posto dovrai ardere fino alle stelle (ardi mio cosmo! ndr.) e riempire la relativa barra presente nella parte alta dello schermo. Solo allora potrai concludere la tua esperienza nella zona. Per fare ciò dovrai sacrificare la tua stessa vita.
Infatti ogni volta che ti troverai ad ardere per riempire la vita del falò la tua precipiterà rapidamente verso l’abisso. Questo rende la dinamica molto più interessante perché se non avrai abbastanza fiamma dentro di te non potrai accendere il falò e quindi illuminare nuovamente la zona.
Il potere della fiamma!
Esplorando le varie zone otterrai oggetti necessari per potenziare la tua fiamma e divenire sempre più potente. All’interno del villaggio di partenza di Flame Keeper saranno presenti vari punti di sblocco che, una volta soddisfatti i relativi requisiti, ti permetteranno di sbloccare nuove e divampanti abilità.
Di base ogni zona esplorabile in Flame Keeper ti ricompenserà con dei materiali che potrai usare per sbloccare le varie zone di potenziamento. All’interno di ogni mappa ci saranno degli altari da sbloccare con delle gemme che ti ricompenseranno con varie unità degli oggetti in questione.
Per quanto riguarda le varie zone da completare e liberare il procedimento sarà più o meno sempre lo stesso. Completa la prima di tre aree, poi la seconda e infine difendi la zona centrale nella terza, in una sorta di minigioco all’interno del quale dovrai impalcare le tue difese, in un tower defense, rapido e, se sbaglierai qualcosa nella costruzione, alquanto doloroso.
Chiaramente anche in questo frangente la moneta di scambio sarà la tua stessa vita visto che per sbloccare le varie difese dovrai accendere i relativi falò, il tutto mentre stermini decine di ragni e svariati Pixies che cercheranno di raggiungere la tua “torre”.
A livello grafico Flame Keeper si presenta semplice e senza troppi fronzoli, la caratterizzazione dei personaggi è praticamente nulla, data l’assenza di un vero e proprio doppiaggio. Le animazioni sono semplici e, a tratti, elementari. Non abbiamo notato particolari difficoltà anche a livello di gameplay, semplice e immediato pure questo.
Ho avuto modo di giocare sono con l’ausilio di mouse e tastiera in quanto ci sono state problematiche nel riconoscimento del controller (ci tengo a precisare che non ho un vero e proprio controller per PC ma un vecchio controller pro di PlayStation 4 ndr.). Con il tasto sinistro del mouse attacchi, con il destro esegui le “finisher” sul povero nemico sventurato di turno, barra spaziatrice per saltare e shift per la schivata, ecco fatto, questo è Flame Keeper.