Se pensiamo agli anni ’90, ci sono moltissimi giochi che hanno influenzato e segnato un’epoca, specialmente quelli per NES. Quando un team decide di riportare in auge un titolo poco conosciuto, dandogli una nuova veste ma mantenendo le caratteristiche e lo stile originali, si tratta sempre di un’occasione preziosa, soprattutto per coloro che non hanno avuto la possibilità di provarlo all’epoca. Questo è esattamente ciò che è accaduto con il remake sviluppato dal Tengo Project: Shadow of The Ninja Reborn.
Si tratta di un rifacimento del titolo per NES, che ritorna dopo 33 anni con una veste grafica migliorata e altre innovazioni, per far scoprire questo gioco sia alle nuove generazioni che per offrire un’esperienza nostalgica ai giocatori di vecchia data. In Giappone, il titolo originale era conosciuto come Blue Shadow, ma venne pubblicato in America con il nome Shadow of The Ninja.
Shadow of The Ninja Reborn, incipit abbastanza semplice e diretto
Quando parliamo di un titolo degli anni ’90, specialmente in questo genere di gioco, la narrativa risulta spesso essere poco più che un pretesto. Pochi giochi all’epoca potevano permettersi una narrativa complessa come la intendiamo oggi. Ovviamente, esistono delle eccezioni, ma Shadow of The Ninja Reborn non rientra tra queste. Il titolo punta su un contesto e una trama piuttosto semplici, finalizzati a immergere il giocatore in un’avventura pura e diretta.
La trama è lineare: ci troviamo in un lontano futuro, dove un potente e malvagio dittatore di nome Garuda ha preso il controllo di una versione futuristica e distopica degli Stati Uniti d’America. Per fermarlo, vengono inviati due ninja super addestrati, Hayate e Kaede (rispettivamente un uomo e una donna), che affrontano gli scagnozzi di Garuda nella metropoli principale, fino a infiltrarsi nella sua fortezza per eliminarlo. È una premessa classica che ricorda, per certi versi, le trame di molti giochi degli anni ’80 e ’90. Non offre nulla di particolarmente innovativo e non pretende di avere una trama narrativa complessa; si limita a fornire un semplice pretesto per l’azione.
Ninja alla riscossa
A livello ludico, Shadow of The Ninja Reborn rimane fedele alla sua essenza originale, senza apportare modifiche sostanziali. Si tratta di un action-platform 2D a scorrimento, molto simile a giochi come Contra. Il titolo offre la possibilità di scegliere tra due personaggi, Hayate e Kaede, due shinobi che devono sconfiggere i nemici e affrontare terriboli trappole. È possibile affrontare i livelli da soli oppure in cooperativa locale sullo stesso schermo, garantendo un’esperienza di gioco divertente. Tuttavia, i due personaggi non presentano grandi differenze; Kaede è leggermente più veloce, ma avremmo apprezzato una maggiore diversificazione tra i due.
Entrambi i personaggi di Shadow of The Ninja Reborn utilizzano una katana per gli attacchi corpo a corpo, che può essere usata anche per colpire a distanza, sebbene con una gittata ridotta. Questo non rappresenta un problema, poiché dispongono anche di una catena per eliminare i nemici a distanza maggiore. Il gameplay non si limita a un semplice action 2D, ma include anche elementi esplorativi e di platforming.
I personaggi in Shadow of The Ninja Reborn possono saltare e appendersi alla parte inferiore di alcune piattaforme scalabili, che possono essere utilizzate sia per attaccare i nemici sia per evitare i loro colpi. Le sezioni di arrampicata verticale, spesso caratterizzate dalla presenza di torrette fisse, richiedono un attento tempismo tra l’arrampicarsi e l’appendersi, conferendo ai livelli un’ottima verticalità, funzionale sia per l’avanzamento che per l’esplorazione. Le fasi platform sono la parte più importante, permettendo di superare i vari ostacoli ma anche molti boss.
Livelli e Platform
Shadow of The Ninja Reborn è composto da sei livelli, di cui cinque ripresi dall’originale del 1991 e uno aggiunto per questa nuova edizione. C’è una buona varietà di nemici e situazioni all’interno di ogni livello di Shadow of The Ninja Reborn. Durante l’esplorazione delle mappe, oltre ai nemici, si trovano casse contenenti strumenti utili come shuriken, artigli, oggetti curativi, abilità limitate e altro ancora, che rendono il gameplay vario e interessante.
Quando il personaggio muore, si ricomincia dall’inizio del livello o dal boss, perdendo tutti gli oggetti raccolti. Tuttavia, dopo diverse morti in un livello o contro un boss, il gioco fornisce un aiuto, offrendo uno o due oggetti per facilitare il proseguimento. La difficoltà del gioco non è particolarmente elevata, ma neanche troppo semplice, con alcune sezioni platform che possono risultare impegnative per chi non è abituato.
Shadow of The Ninja Reborn può essere completato in circa 5 ore. Sebbene non sia particolarmente lungo, offre una buona rigiocabilità grazie a due modalità di difficoltà (normale e difficile), una modalità time attack e decine di oggetti da sbloccare. Avremmo sicuramente apprezzato qualche livello in più per rendere l’esperienza più varia e duratura, considerando che si tratta di un remake con nuovi contenuti, come un livello inedito e nuovi oggetti.
Uno stile retro rinnovato
Sul fronte puramente visivo, ci troviamo di fronte a un rifacimento totale. Il titolo originale, uscito nel 1990 su NES, presentava una grafica in 8-bit, ma questo remake introduce un cambiamento di stile pur mantenendo la struttura 2D action a scorrimento. Il design è fortemente ispirato ai vecchi giochi del genere, con un’estetica retro che richiama artisticamente gli anni ’90.
I design sono abbastanza vari, sia per quanto riguarda le ambientazioni che i nemici. Ci troviamo in un’ambientazione futuristica, dove troveremo non solo soldati con fucili, ma anche robot giganti, cyborg e molto altro. Il titolo offre una buona varietà di estetica visiva a livello artistico.
A livello tecnico, pur non essendo un gioco di altissimo livello produttivo, il titolo riesce comunque a mantenere la sua dignità grazie al suo stile retro. Durante la nostra esperienza, non abbiamo riscontrato cali di performance o problemi tecnici significativi, se non un crash isolato, che tuttavia non ha compromesso l’esperienza di gioco. L’interfaccia è stata completamente rinnovata per adattarla oltre ad una modernità, ma uno stile ben preciso che il team ha voluto dare con questo remake.
Il comparto sonoro di Shadow of The Ninja Reborn è uno degli aspetti più riusciti del gioco, con musiche che si adattano perfettamente allo stile e accompagnano l’avventura con ottime tracce. Iku Mizutani, il compositore di fama che ha contribuito a creare l’iconico suono Natsume e le rinomate colonne sonore per vari giochi NES, ha realizzato brani rock ed elettrizzanti, oltre a effetti sonori dal sapore retrò che si amalgamano bene con l’esperienza complessiva.
Per quanto riguarda la lingua, il nostro codice di Shadow of The Ninja Reborn presentava il giapponese e cinese come impostazione predefinita, ma nello store di Nintendo è disponibile la possibilità di cambiare lingua, inclusa l’opzione per l’italiano.