In questi ultimi anni il genere cyberpunk si è sempre più associato con un genere specifico: i twin stick shooter. Probabilmente, questi sparatutto con visuale dall’alto, riescono ad esprimere al meglio il concetto di combattimento frenetico, tipico della visione futuristica del cyberpunk: The Descent, Ruiner, SYNTHETIK e la lista potrebbe continuare. CyberCorp, sviluppato da Megame, prova a ritagliarsi un suo spazio tra questi titoli e lo fa puntando ad una formula da looter shooter con un discreto successo, nonostante qualche incertezza. Scopriamolo nella recensione!
CyberCorp: l’ennesima corporazione
Omni-City, una vasta megalopoli al confine dell’Europa occidentale, sta affrontando un periodo di crisi senza precedenti. I Sindacati, potenti organizzazioni criminali che rivaleggiano con le Corporazioni, hanno intensificato il loro controllo sulla città. Con una rete intricata di influenze che si estende in ogni quartiere, i Sindacati esercitano una presa soffocante sulla vita quotidiana della popolazione.
L’unico modo che il Sindaco ha per risolvere la questione è di affidarsi alla CyberCorp, un’agenzia militare privata, di cui noi, ovviamente, facciamo parte. Il successo della nostra agenzia è da ricondurre a due fattori: i suoi agenti e i Synth, potenti involucri robotici che possono essere controllati a distanza per portare a termine una missione senza rischiare direttamente la vita.
La storia è narrata attraverso piccoli intermezzi, con i personaggi che compaiono a mo’ di fumetto mentre ci vengono spiegate tutte le vicissitudini sotto forma di testo. C’è da dire che gli artwork utilizzati per rappresentare i personaggi non siano proprio un bel vedere e soprattutto cozzano con lo stile grafico proposto da CyberCorp nelle sue fasi di gioco. Altra nota critica va alla trama stessa, che risulta poco interessante e pecca di originalità: riprende tutti i cliché tipici del cyberpunk senza aggiungere qualcosa di proprio, finendo per proporre una narrazione che non riesce a catturare l’attenzione del giocatore.
Looter Shooter
CyberCorp è a tutti gli effetti un looter shooter, quella categoria di sparatutto che si basa sul ricevere tonnellate di armi e equipaggiamento costantemente, che riesce a giustificare il continuo cambio di fucili anche dal punto di vista narrativo. Dopo l’introduzione verremo a scoprire che le armi della CyberCorp sono state hackerate, rendendole inutilizzabili. Il nostro operatore potrà solamente usare l’equipaggiamento trovato sul campo ed è proprio quello che faremo.
Prima di ogni missione avremo la possibilità di gestire il nostro personaggio dall’HUB centrale, ossia il nostro appartamento, dotato di tutte le comodità del caso: la mappa, dalla quale sceglieremo i nostri obbiettivi, il tavolo dell’equipaggiamento e un terminale che fungerà da negozio. Le missioni si divideranno in categorie, come missioni principali, orde e boss fight, e ognuna di queste potrà essere giocata in 3 difficoltà diverse. Più la missione sarà difficile e più il livello del nostro bottino sarà alto.
In CyberCorp, ogni pezzo di equipaggiamento che troveremo o acquisteremo, non solo avrà una rarità basata sul colore (bianco=comune, verde=non comune e via dicendo), ma sarà contrassegnato anche da un livello. La media del livello di ogni pezzo indossato andrà a determinare il nostro livello generale, così da farci capire se una missione sarà troppo difficile o troppo facile per il nostro operatore. Altro modo di potenziare il nostro personaggio sarà attraverso le Carte, dei perk specifici che potranno essere montati, al costo di una valuta in-game, su ogni equipaggiamento, un buon modo per personalizzare ulteriormente la nostra build.
Scendere in campo
Una volta scelta la missione, che potranno essere affrontate in coop fino ad un massimo di tre giocatori, entreremo immediatamente nel livello. Il gameplay di CyberCorp è semplice ed immediato, ci potremo muovere liberamente e sparare in ogni direzione, senza alcun limite alle munizioni massime. Per rendere gli scontri ancora più letali, gli sviluppatori hanno inserito un interessante sistema di ricarica: ogni qual volta caricheremo partirà una sorta di QTE che potrà farci ricaricare l’arma in modo estremamente più veloce. La meccanica è molto semplice, ma durante gli scontri più concitati ricaricare col tempismo giusto sarà una vera e propria sfida.
Per distruggere i nostri avversari non ricorreremo soltanto alle nostre due armi equipaggiate, ma potremo sfruttare un attacco melee e ben tre abilità attive. Queste saranno equipaggiabili alla stregua degli altri pezzi di equipaggiamento e potremo ottenerle allo stesso identico modo. Il melee, invece, consiste in una combo di tre attacchi eseguiti con una katana, anch’essa intercambiabile, ma che restituisce un feedback povero al momento dell’impatto. La sfida proposta è ben equilibrata, con momenti, soprattutto le orde, nei quali non potremo buttarci a capofitto nella mischia ma dovremo utilizzare le coperture a dovere per non finire bucherellati.
A tal proposito, in CyberCorp avremo accesso a ben tre Synth prima di avere una schermata di game over vera e propria, e morire farà molto spesso parte dell’esperienza. Durante i livelli avremo la possibilità di trovare delle valute, una per montare le Carte e l’altra per acquistare dal negozio, all’interno di scrigni o contenitori, elementi che incentivano l’esplorazione ma fino ad un certo punto, visto che per ora ogni item all’interno dello shop ci è parso abbastanza ininfluente. Oltre a questo anche i vari “puzzle” che CyberCorp mette qua e là sono una perdita di tempo, visto che non aggiungono nulla al gameplay nè in termini di sfida che di design dei livelli.
Altra nota negativa va ai numerosi bug che abbiamo incontrato, soprattutto durante la coop: molto spesso il personaggio si incastrerà in luoghi inaccessibili e, a volte, dovremo riavviare il livello per riuscire a proseguire. Altro problema che abbiamo riscontrato è una sorta di desync tra l’host della partita e il giocatore invitato, bug che rende invisibili gli avversari agli occhi del nostro compagno, costringendoci a combattere da soli anche nei momenti meno opportuni.
Luci e neon
Il comparto tecnico di CyberCorp è ben fatto, con un stile grafico molto semplice ma che allo stesso tempo riesce a rappresentare bene l’estetica al neon tipica del Cyberpunk. Forse dal punto di vista delle animazioni si poteva fare qualcosa in più, ma rimangono funzionali e pulite. Una nota di merito, invece, va alla colonna musicale: una synthwave che spinge al momento opportuno, caricando il giocatore con la giusta dose di bassi e di melodie composte al sintetizzatore, un must per questi tipi di giochi!