Concord doveva essere uno di quei giochi destinati a fare il botto, un titolo che avrebbe messo Sony e Firewalk Studios sotto i riflettori. Invece, si è rivelato un flop, con vendite basse e un pubblico che ha rapidamente voltato le spalle. Ma, secondo Kotaku, la vera colpa non è solo del gioco, ma di chi lo ha criticato, e in particolare dei gamer tossici. E chi ha deciso di completarlo al 100%? Secondo Kotaku, sono loro i veri “eroi”.
Un gioco che non ha mai davvero decollato
Il panorama videoludico è pieno di giochi che, nonostante le grandi aspettative, falliscono. Concord ne è un esempio lampante. Il titolo è stato accolto da una beta aperta che ha mostrato da subito i suoi limiti: gameplay goffo, personaggi senza carisma e una storia che non riusciva a catturare l’attenzione. Le vendite hanno confermato questo disinteresse, con poco più di 25.000 copie vendute. Per un gioco che doveva segnare l’inizio di una nuova era per Firewalk Studios, è stato un disastro.
Ma se per molti il gioco era destinato al fallimento, Kotaku ha puntato il dito contro i gamer stessi, affermando che sono stati proprio loro a sabotarlo, spinti da pregiudizi e odio verso un gioco che abbracciava la diversità. E chi ha platinato il gioco? Quei pochi giocatori, circa 69 persone, che hanno ottenuto il trofeo di platino, vengono celebrati da Kotaku come gli unici che hanno veramente capito il valore di Concord.
L’elogio di chi ha platinato Concord
Kotaku ha dedicato ampio spazio a quei pochi coraggiosi che hanno deciso di completare Concord fino all’ultimo trofeo. Alcuni di loro si sono vantati sui social di aver raggiunto il platino dopo decine di ore di gioco, con sacrifici enormi. “Finalmente ce l’ho fatta, dopo 60 ore senza dormire e dolore costante, ma ne è valsa la pena”, ha scritto uno di loro. Ma davvero ne è valsa la pena?
Kotaku ha preso queste storie e le ha usate per costruire un quadro in cui il gioco non è stato un fallimento, ma piuttosto un titolo incompreso e boicottato da una fetta di gamer ostili alla diversità e ai cambiamenti culturali. Il messaggio? Se non hai platinato Concord, non puoi giudicarlo.
Kotaku contro i gamer: chi ha ragione?
È facile accusare i videogiocatori quando un gioco fallisce, soprattutto in un momento in cui la cultura woke e la diversità sono temi caldi. Kotaku ha costruito un’intera narrazione attorno all’idea che Concord sia stato vittima di un’ostilità diffusa verso il cast diversificato e le sue scelte tematiche. Ma la verità è che un gioco mediocre rimane tale, indipendentemente da chi lo gioca o lo completa al 100%.
Platinare un gioco come Concord non significa automaticamente che sia un capolavoro. Certo, può essere stato un traguardo personale per quei pochi giocatori, ma non cambia il fatto che la maggior parte del pubblico lo ha trovato noioso e privo di innovazione. In fondo, il successo di un titolo non si misura solo con il numero di platini, ma con il coinvolgimento generale del pubblico. E su questo fronte, Concord ha fallito.
Tu cosa ne pensi?
Credi che i gamer abbiano affossato Concord o che il gioco non fosse all’altezza delle aspettative? E tu, platinaresti un gioco come Concord solo per dimostrare di averci creduto? Fammelo sapere nei commenti e, se ti va, condividi questo articolo con i tuoi amici per aprire un dibattito.
Alla prossima, e ricordati: giocare è un’esperienza personale, ma anche le critiche fanno parte del divertimento!