Rue Valley è un RPG narrativo ambientato nell’omonima cittadina, apparentemente calma e quasi deserta, dove un uomo nel mezzo del suo recupero psicologico inizia a rivivere più volte lo stesso giorno. Emotion Spark Studio ha chiaramente voluto rendere omaggio a un titolo del 2019 che ha impiegato davvero poco tempo a diventare un classico apprezzatissimo: Disco Elysium, che purtroppo, probabilmente, non avrà mai un sequel a causa di problemi interni allo studio.
Essendo già chiaro dalla sua presentazione che lo stile di Rue Valley fosse fortemente ispirato, una volta iniziato il gioco diventa tutto estremamente ovvio. Non solo gli ambienti sono molto simili, anche se disegnati in stile fumetto, ma anche l’impostazione dei dialoghi e della voce esterna del narratore, elemento riconducibile solo a Disco Elysium.
Rue Valley, un’affascinante trappola temporale
Immagina un mix tra Disco Elysium e il film “Ricomincio da capo”, oppure tutte le altre opere che hanno utilizzato la trama dello stesso giorno che si ripete in loop. Sicuramente è un mix interessante, perché prende ispirazione da qualcosa che ha già avuto successo, e che bene o male si rivela piacere sempre a un pubblico molto esteso.
Nel caso di Rue Valley giochiamo nei panni di Mr. Harrow, un uomo che per qualche motivo si ritrova a dover sopportare molto controvoglia una seduta con il suo psicologo. Una volta usciti dalla stanza, distratti da una ragazza che prende a calci una macchinetta, scopriamo di essere in un motel e di dover parlare con la logorroica receptionist, che ci darà le chiavi della nostra stanza solo dopo averci stordito sul perché queste siano state rimpiazzate da una carta elettronica, e averci quasi fatto atrofizzare le gambe.
Arrivati in camera possiamo scegliere se disfare subito la valigia, metterci a dormire o andare in bagno. Ma nessuna di queste scelte cambierà ciò che accadrà dopo: riceveremo una misteriosa chiamata da parte di un uomo che afferma di averci contattati per conto di un’organizzazione che vuole aiutarci; ovviamente possiamo scegliere se accettare o no, prima di tornare a ciò che stavamo facendo. Nel tentativo di dissetarci, potremmo decidere di provare l’acqua del rubinetto, ma dal momento che uscirà solo un liquido puzzolente e rivoltante, l’idea di uscire a comprare una bottiglietta sarà sicuramente migliore.
Una volta fuori assisteremo a due strani eventi: un fulmine che colorerà l’intero cielo di giallo e la strana fuga di un uomo con la sua auto, che nella fretta colpirà il generatore danneggiandolo.
Dopo che avremo chiuso finalmente gli occhi per riposare, la storia ripartirà dalla seduta con il nostro psicologo. Harrow sarà consapevole di star vivendo quella stessa giornata per la seconda volta, perché si susseguiranno gli stessi eventi, anche se in ordine diverso a seconda di ciò che scegliamo di fare. Ma fuori dall’ufficio ci sarà sempre una ragazza intenta a colpire il distributore automatico, la receptionist ci rifilerà la solita storia sulla carta, riceveremo quella chiamata e vedremo (o sentiremo) l’uomo scappare.
Il viaggio introspettivo di Rue Valley
Rue Valley è un punta e clicca che ci permette di spostarci più o meno velocemente da una parte all’altra della mappa, correndo se si fa doppio click. Il gameplay è esattamente come quello di Disco Elysium, con la differenza che non si può sempre andare ovunque a prescindere da dove siamo: se una rampa di scale ci divide da dove vogliamo andare, dobbiamo per forza cliccare prima su quelle per raggiungere il piano superiore o inferiore, al contrario appunto di Disco Elysium, in cui non importa dove ci si trovi, se si clicca un punto il personaggio farà automaticamente tutto il percorso che porta fin lì.
E proprio come il famoso titolo di ZA/UM, in Rue Valley i dialoghi spuntano su una colonna laterale dello schermo, dandoci il tempo di leggere alla velocità che preferiamo, mentre le voci dei personaggi e quella esterna danno un tono più vivo alla vicenda.
All’inizio ci viene chiesto di selezionare una personalità per il protagonista bilanciando i vari tratti caratteriali, e a seconda di come ci comportiamo con i personaggi e di come interagiamo con ciò che ci circonda, possiamo acquisire o perdere le intenzioni, come la forza di volontà di fare qualcosa di specifico. Qualsiasi scelta facciamo, siamo bloccati in un loop temporale, quindi provare a esagerare non ci costa niente.
I dettagli messi a confronto
Sia l’impatto visivo che le musiche di Rue Valley sono un riferimento palese al predecessore che ha preso come esempio, l’ambiente suggestivo e gli effetti sonori immersivi e misteriosi, tanto per cominciare. Anche il modo in cui si sbloccano le intenzioni e i nuovi tratti, successivamente a qualche avvenimento in particolare, somiglia molto, forse troppo, a Disco Elysium. La dedizione con cui si è voluto riportare questo genere tanto acclamato è da ammirare, ma probabilmente avrebbe fatto un’impressione ancora più piacevole se non fosse stato troppo evidente.
Alcune parti, come la scena del protagonista che si specchia nel bagno e che non riconosce sé stesso, sono un marchio di fabbrica talmente riconoscibile che fanno sembrare il tentativo di emularlo una mancanza di fantasia. Rue Valley ha il potenziale per essere una storia coinvolgente anche senza imitare troppo Disco Elysium, e forse in futuro vedremo questo racconto districarsi in una maniera del tutto inaspettata e originale. Per ora la data di uscita non è stata rivelata, ma siamo sicuramente curiosi di provare il gioco intero su Steam.