Sviluppato da Unknown People Lab e pubblicato da WildSphere, Night of the Dead Simulator è un singolare simulatore di “notte dei morti” che può essere più facilmente descritto come gioco d’azione horror in prima persona contro orde di voraci zombie. Noi abbiamo affrontato un’invasione di zombie su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione. Pronto a una notte da incubo?
Night of the Dead Simulator è un oceano di zombie
Night of the Dead Simulator vuole raccontare la classica storia di Zombie focalizzando tutta l’esperienza su un’unica missione e un unico protagonista: tu. Ma procediamo con ordine: la razza umana è ormai quasi del tutto estinta e la causa è un’invasione incontrollata di zombie. Un classicone da B-movie qui ancora più classico data la missione che ci viene affidata: quella di consegnare la cura senza morire.
Noi siamo un soldato specializzato, unico sopravvissuto di una spedizione disperata che aveva come obiettivo quello di preservare e consegnare la potenziale cura alla zombificazione. Il problema è che quasi tutto è ormai invaso dagli zombie e non abbiamo più tempo. Mancano poche ore, poco più di cinque in effetti, all’ultima mossa dell’umanità: una distruzione apocalittica, il famigerato sgancio della bomba.
Per evitare ciò, bisogna quindi correre fra campi divorati dagli zombie e cercare di effettuare la consegna della cura. C’è però un ulteriore problema: bisogna farsi identificare. Come? Attivando diverse torri di comunicazione sparpagliate un po’ ovunque in una terra fortemente anonima e composta da elementi quasi del tutto riciclati all’infinito e con un effetto complessivo ancor più vuoto e sciapo del criticato Generation Zero.
Come sopravvivere agli zombie
Night of the Dead Simulator si presenta come simulatore ma in effetti è ironico mentre, a conti fatti, si tratta di un first person shooter in un mondo open map con tanto di barriere invisibili e orde continue di zombie da falcidiare. Tutto qui, nulla di innovativo se non la scelta di dar vita a una bodycam che possa rendere l’esperienza simile a un docufilm. Ahinoi, tale telecamera regala un effetto non sempre efficace e risultando quasi più un ostacolo al punto tale che è possibile selezionare la modalità in terza persona (che in alcuni casi è anche peggio per quanto riguarda la precisione di sparo).
L’obiettivo del gioco è quello svelato nei paragrafi precedenti di questa recensione e ci vede impegnato in un’unica spedizione solitaria a tempo dove, armati inizialmente di una sola pistola, dovremo sopravvivere a un’orda incessante di zombie. Le armi però non ci mancheranno, grazie a casse sparpagliate un po’ ovunque e che sveleranno un arsenale decisamente classico (anche troppo) che spazia dal fucile a pompa fino al bazooka.
Tutte queste armi sono però affidate a un sistema di lock automatico che richiede un po’ di allenamento. Più che altro perché si piega a determinate regole ludiche abbastanza discutibili come quello di poter far fuoco solo quando s’intercetta un nemico, autoindirizzando l’arma contro l’avversario più vicino. Tralasciando le posizioni inusuali che assumono le mani del nostro protagonista, si ha la sensazione di non avere il pieno controllo dell’arma e non è una cosa piacevole, soprattutto all’inizio.
Come sopravvivere ai bug
Inoltre, il gioco è letteralmente invaso sia da zombie che da bug. Gli zombie stessi sono buggati a livelli inverosimili. Tralasciando le loro movenze che li vedono ora saettare per lo schermo, ora avanzare come se fossero dei granchi, ma alcuni nemici appaiono in ritardo, altri rimangono immobili, alcuni ci assaltano dall’alto bloccandoci al suolo e, infine, abbiamo visto intere orde avanzare in blocco come se fossero un’unica entità.
E questi sono i bug minori… ci sono alture su cui gli zombie possono muoversi e noi no così come ci sono spazi dove il nostro protagonista si blocca, rendendo inutile qualsivoglia resistenza e destinandoci al game over. E il game over in Night of the Dead Simulator significa ricominciare tutto dal principio come se fosse un roguelike, perdendo tutti i proiettili accumulati e ritrovandoci a dover riattivare tutte le torri di comunicazioni (che ricordiamo essere il primo essenziale obiettivo da perseguire).
Ulteriori bug molto spiacevoli sono legati al salvataggio manuale o automatico del titolo che, al nostro rientro, ci ha visto ripartire letteralmente nel sottosuolo, impossibilitati a riemergere e quindi costretti a riavviare tutto. E ti assicuriamo che ricominciare una run in Night of the Dead Simulator non è piacevolissimo anche perché ludicamente parlando, il titolo è monotono e ripetitivo all’infinito. Inoltre, gli zombie non brillano per intelligenza e neanche per difficoltà, anzi, sono carne da macello che creano reali problemi solo grazie ai bug del gioco (come l’incastrarci nell’area da gioco).
Ancora una nota sulla difficoltà di giocare in Night of the Dead Simulator è legata agli ambienti chiusi. Qui la telecamera impazzisce e noi ci ritroviamo a vagare con non poche difficoltà, diventando facile preda anche dello zombie più imbecille e lento in circolazione. Insomma, il titolo ha bisogno di attenzioni e gli sviluppatori ne sono consapevoli e sono già all’opera con tanto di promessa di prossima corposa patch che possa anche correggere gli zombie stessi, anima del titolo che al momento fa acqua da troppe parti.
E sia chiaro, è un peccato… perché l’idea di fondo di Night of the Dead Simulator è intrigante e il titolo in sé è molto immediato e lancia subito all’azione. Purtroppo un buon concept non basta e, anzi, ha bisogno di un supporto soprattutto tecnico, in grado di poter offrire un’esperienza, se non originale, almeno ludicamente salda e piacevole.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Night of the Dead Simulator ricicla moltissimo, dagli zombie (quasi tutti uguali) alle aree di gioco che risultano sì vaste ma anche vuote, anonime e sciape, abbattendo qualsiasi voglia di esplorare. I pochi punti focali sparpagliati nella mappa da gioco sono altrettanto anonimi per un titolo che sembra più destinato a una o due generazioni fa. Le animazioni sono invece tutte uguali a prescindere dal tipo di zombie che ti ritrovi davanti.
Il sonoro… è afflitto principalmente dalla decisione di dare agli zombie un verso simile a un’agonia da mal di pancia. Un’agonia monocorde ripetuta all’infinito e spezzata solo dal rumore fragoroso di allarmi a ripetizione che rendono il tutto pesante da ascoltare se non proprio fastidioso. Infine, da evidenziare che Night of the Dead Simulator non ha i sottotitoli in italiano anche se i testi a schermo sono quasi del tutto assenti.