Warside è un caso particolare, nel panorama dei giochi di strategia: l’ultima fatica di LAVABIRD ha aperto il fuoco di sbarramento, mostrandosi al futuro October Steam Next Fest armato di uno stile grafico accattivante e di un gameplay che, per gli amanti del genere, è ormai un classico intramontabile. D’altra parte, i giochi di strategia a turni sono una nicchia rodata e perfezionata, che vive e muore seguendo schemi ben precisi, forte della nobiltà e del prestigio tipici che accompagnano questi titoli.
Nel caso di Warside, tuttavia, gli sviluppatori hanno deciso di spendersi sui comparti che sorreggono e distinguono un gioco di strategia a turni dalla competizione: il comparto grafico, che in questo caso si fa forte di una pixel art dal gusto fortemente retro, al punto da generare una punta di nostalgia in qualunque giocatore che orbiti attorno ai fantomatici trent’anni; e una modalità campagna single player, che si riassume in trenta missioni da analizzare, sviscerare e sottomettere.
Un fuoco di sbarramento fatto di pixel
La modalità singleplayer, con le sue missioni, offre una varietà di sfide – dalle classiche battaglie, a incarichi di scorta fino alle infiltrazioni sotto copertura – in un parco di ambienti che spaziano dalle tundre ghiacciate alle paludi più tossiche. Su questi tabelloni, più di venticinque unità vengono dispiegate da giocatori che, se familiari con i mostri sacri del genere, sicuramente sentiranno una piacevole sensazione di deja vù, quel tiepido ma confortante “già visto” che è il centro nevralgico della filosofia di Warside: una lettera d’amore moderna alle radici di un genere senza tempo.
Si tratta di un titolo che, naturalmente, dà il meglio di sé quando si tratta di organizzare le truppe e scegliere le più adatte al proprio stile di gioco e alla situazione da affrontare. LAVABIRD ne è consapevoli ed è chiaro a chiunque che dietro alle quinte si trovino giocatori ed amanti della strategia, prima ancora che sviluppatori: al di là dei dodici Comandanti disponibili, e delle unità da impiegare, ogni fazione possiede caratteristiche proprie, delle meccaniche uniche che le diversificano e le rendono più versatili ed adatte a differenti situazioni.
Mors tua, mappa mea
Tuttavia, come ci si aspetterebbe da un gioco di questo genere, Warside è equipaggiato con una modalità complementare al “semplice” singleplayer: come anticipato da LAVABIRD anche sulla pagina Steam del gioco, è naturale che prima o poi sarebbe stato dato un assaggio della componente multiplayer. Proprio per questo, il gioco darà un assaggio del comparto multigiocatore all’October Steam Next Fest, l’evento streaming tenuto su Steam dal 14 al 21 ottobre, dove verranno rese disponibili numerose demo, mostrati trailer e gli sviluppatori si metteranno a disposizione per discutere delle loro ultime fatiche, in una celebrazione dei giochi in arrivo della durata di una settimana.
Le anticipazioni di LAVABIRD fanno ben sperare i fan dello strategico: modalità multiplayer, sia online che (per la gioia degli old school) locale, per scontri senza quartiere, che si espleta sia nel più classico PvP, che in una graditissima modalità cooperativa.
Ma ora, è il caso di parlare del più classico dei classici quando si tratta di multigiocatore strategico: l’editor di missioni. Si tratta di un’opzione che Warside riprende dai padri fondatori del genere e che ha sempre permesso ai giochi di strategia, e alle loro community, di aggiungere un ulteriore livello di divertimento, creatività e capacità. Non a caso, da amanti del genere, gli sviluppatori permettono di ideare, assemblare, giocare e condividere mappe e missioni customizzate, per la gioia di tutti. Ma proprio tutti.
Warside può essere seguito e messo in wishlist su Steam, nell’attesa della demo multiplayer del Next Fest. Fino ad allora, non rimane che guardare i trailer e vivere un po’ di nostalgia.