Poche cose nella vita sono una certezza: la morte, le tasse e l’uscita annuale di un titolo calcistico targato Electronic Arts. L’anno scorso c’è stato l’abbandono della storica licenza detenuta dal publisher statunitense, che ha fatto passare il nome da FIFA a FC, ma la sostanza è rimasta la stessa ovvero un titolo che vuole farti assaporare l’ebrezza di poter stare su un campo di calcio, mentre 50000 tifosi gridano il tuo nome. Con l’uscita di quest’anno arriviamo a FC 25, un titolo che, come da prassi, resta assolutamente divertente e soddisferà l’appassionato, ma che alla fin fine innova poco e quel poco, lo fa in maniera davvero marginale.
La modalità carriera ha ancora il suo fascino
Per moltissimi giocatori, la prima tappa in FC 25 sarà ancora la modalità carriera, sia quella da giocatore che da allenatore. Nella carriera da giocatore, puoi creare il tuo professionista oppure scegliere un calciatore esistente e riscrivere la sua storia, creando una sorta di linea temporale alternativa per lui. A causa dell’assenza della mia squadra del cuore, ovvero il Milan (purtroppo, per quanto riguarda la Serie A, mancano le licenze di Milan, Inter, Atalanta e Lazio visto che queste sono in mano, in esclusiva, ad eFootball di Konami), ho deciso di scegliere Daniel Maldini, figlio del mio giocatore preferito di tutti i tempi ovvero il papà Paolo.
All’inizio della tua carriera, il tuo agente ti offrirà la possibilità di selezionare un club obiettivo, ovvero quello in cui desideri firmare un contratto nel futuro. Tuttavia, dovrai dimostrare le tue capacità sul campo per raggiungere tale traguardo. Una volta iniziata la carriera, è subito evidente che la modalità è molto simile a quella di FC 24.
Proprio come in FC 24, scegli la tua posizione in campo e il tipo di personalità. Anche qui, il giocatore avrà degli obiettivi da raggiungere e dovrai affrontare esercitazioni in allenamento per sbloccare abilità e migliorare il rating del tuo personaggio. Avrai inoltre la possibilità di giocare solo con il tuo calciatore o controllare l’intera squadra durante le partite. Praticamente nulla di nuovo rispetto a quello che hai già visto se ti sei accaparrato la versione dello scorso anno.
La modalità carriera da allenatore è molto simile a quella da giocatore. Come l’anno scorso, puoi creare il tuo allenatore personalizzato oppure scegliere di prendere il controllo di un Mister reale. Un’aggiunta interessante è la modalità Rush, disponibile almeno per le squadre giovanili. In questa modalità, puoi partecipare a un piccolo torneo utilizzando le giovani promesse del tuo club.
È una novità interessante, perché ti consente di concentrarti su quei giocatori che hanno il potenziale per entrare in prima squadra, permettendoti di curarne meglio lo sviluppo. Per il resto, la carriera da allenatore è praticamente identica a quella di FC 24, sia nell’aspetto che negli obiettivi. Torna anche il sistema di valutazione degli allenatori, che classifica la loro capacità di migliorare i giocatori in diverse aree del gioco.
Come suggerisce il nome, la modalità Rush è parecchio frenetica e, visto che si gioca su un campo più piccolo e quindi più soggetto allo scambio di palla tra le due squadre. Le regole di Rush sono le stesse di una partita normale, ma i dovrai schierare in campo 5 giocatori (invece dei classici 11) e in più c’è l’aggiunta del cartellino blu, il quale altri non è che un’espulsione temporanea che dura un minuto, passato questo lasso di tempo la squadra tornerà a pieno organico.
Spendiamo anche due parole su quello che è uno dei cuori pulsanti di questa saga ovvero l’online. Mi duole dirti che, a parte l’introduzione della modalità Rush, il tutto è rimasto pressoché identico all’anno scorso. L’Ultimate Team rimane invariato, dovrai sempre giocare per scalare le classifiche, partecipare ai tornei e guadagnare o acquistare crediti per comprare pacchetti o giocatori specifici nel mercato dei trasferimenti.
L’intesa tra i giocatori è ancora fondamentale per il rendimento della squadra, quindi calciatori dello stesso paese, club o campionato si coordineranno meglio rispetto a quelli senza questi collegamenti.
La vera novità di FC 25 è FC IQ
Tutto uguale quindi? Sì, ma qualche novità c’è e questa è rappresentata dall’introduzione dell’FC IQ. Questo sistema aggiunge dei ruoli ai giocatori, rendendo i calciatori molto più simili alle loro controparti reali in termini di comportamento sul campo.
Questi ruoli influenzano direttamente le tattiche di gioco. Durante i match, potrai impostare diversi moduli da alternare durante la partita, con il successo di questi che dipende molto dai calciatori a tua disposizione e da come riescono a interpretare il proprio ruolo nelle posizioni in cui li schiererai.
Un’altra funzione dell’FC IQ è la capacità di suggerire cambiamenti tattici durante la partita in base alla situazione. Se stai perdendo, ad esempio, il sistema proporrà nuove formazioni o strategie per contrastare l’avversario, mentre se sei in vantaggio ti consiglierà tattiche più difensive per mantenere il risultato.
È un’aggiunta interessante, ma, come per il cambio di stile di gioco durante le partite, l’implementazione di queste modifiche risulta poco fluida e spezza il ritmo del gameplay. Inoltre, un aspetto evidente è che i giocatori sembrano reagire lentamente a questi cambiamenti tattici al volo. E questa cosa accade sia che tu stia giocando con il Real Madrid, ma anche se prenderai una squadra da bassa classifica.
Graficamente eccellente, ma…
Come da tradizione il gioco di calcio targato EA Sports è davvero bellissimo, soprattutto per l’atmosfera che viene ricreata negli stadi grazie a alle riprese fuori campo, tipo spogliatoi e gradinate. L’unico appunto da fare sta nei giocatori, che nonostante siano stati ben animati nelle movenze, tipo la corsa, non sempre appaio naturali nelle espressioni facciali.
Infatti, quando la telecamera inquadrerà da vicino, magari in occasione di un gol, un determinato giocatore sembra quasi che la bocca abbia un movimento molto innaturale e questo da un effetto parecchio strano. Le somiglianze ovviamente con le controparti reali sono ottime, quindi non farai fatica a riconoscere i vari Leao, Mbappè, Lautaro e così via, tuttavia i giocatori “minori” per così dire non saranno propriamente somiglianti, ma questo è più che ovvio.
Ottimo il comparto sonoro con la telecronaca affidata al duo Pierluigi Pardo e Lele Adani i quali riusciranno a “spiegare calcio” dando un tocco ancora più televisivo al tutto. Benissimo, come da tradizione, anche la colonna sonora che spazia da più generi, si va dalla dalla rock, alla techno passando poi per la chill house, ma questo è uno degli aspetti che ha sempre contraddistinto la saga pallonara di Electronic Arts (anche se Song 2 di FIFA ’98 la mantengo nel cuore).
Concludiamo parlando dei suoni ambientali che riescono a creare un’atmosfera davvero iper realistica grazie ai tifosi sugli spalti. L’unico appunto, ma sono sicuro che questo verrà sistemato con un futuro update, il fischio dell’arbitro può arrivare con ampio ritardo. Esempio se c’è la fine del primo tempo, la partita si fermerà, la telecamera si sposta sui giocatori, ma solo li sentiremo il fischietto partire. Poca roba, ma è giusto segnalare la cosa.