Marko: Beyond Brave è un action-platformer 2D in stile metroidvania, ambientato in un universo fantasy ispirato alla mitologia slava. Sviluppato da Black Bear Studios, il gioco punta a offrire un’avventura che combina elementi classici del genere, come l’esplorazione di un vasto mondo interconnesso e combattimenti intensi contro creature mitologiche. Tuttavia, nonostante le buone premesse, presenta diverse imperfezioni che ne minano l’esperienza complessiva, tra i quali una mappa davvero poco accattivante.
Il protagonista del gioco è Marko, un baffuto guerriero chiamato a combattere una forza oscura che minaccia la sua terra. La trama ruota attorno alla mitologia slava, con leggende che prendono vita attraverso incontri con mostri e divinità locali. Durante il viaggio, Marko scoprirà i segreti del suo passato e il suo legame con il male che affligge il mondo.
Sebbene la storia offra uno spunto interessante, lo sviluppo dei personaggi e della trama risulta piuttosto lineare e prevedibile. Manca quella profondità che ci si aspetterebbe da un metroidvania narrativo, lasciando il giocatore desideroso di un maggiore coinvolgimento. Purtroppo però, non si può neanche dire che il gioco si rifaccia con il gameplay il quale, anche se per niente brutto, non riesce ad alzare il livello generale del titolo, ma andiamo con ordine.
Marko: Beyond Brave, un gameplay monotono
Il gameplay di “Marko: Beyond Brave” si basa sui classici meccanismi dei metroidvania: esplorazione non lineare, acquisizione di nuove abilità per sbloccare aree precedentemente inaccessibili, e combattimenti contro nemici sempre più potenti. Marko ha a disposizione un repertorio di mosse e abilità che si espandono man mano che si procede nel gioco.
Tuttavia, uno dei principali punti deboli è rappresentato proprio dal sistema di combattimento. Sebbene prometta intensità e sfida, spesso si riduce a un button-mashing poco gratificante. I boss, pur avendo un design visivamente interessante, soffrono di pattern prevedibili e di una difficoltà mal bilanciata, passando da picchi di difficoltà imprevedibilmente alti ad sessioni davvero troppo facili.
Un altro aspetto che pesa sull’esperienza è il sistema di progressione delle abilità, che risulta meno fluido rispetto ad altri titoli del genere. Ci sono momenti in cui la progressione sembra bloccarsi, con Marko che non riesce a ottenere nuove abilità in modo organico, rendendo alcune sezioni del gioco frustranti. Non aiutano delle mappe “noiose”, che non sorprendono mai e risultano spesso molto basilari.
Aspetto tecnico
Dal punto di vista grafico, Marko: Beyond Brave vanta un’estetica ispirata e suggestiva. I disegni 2D sono ricchi di dettagli e si percepisce lo sforzo artistico nel dare vita a un mondo oscuro e fantastico. Le animazioni, però, non sempre risultano fluide, con cali di frame rate in alcune situazioni più caotiche. Nonostante ciò, l’atmosfera riesce comunque a mantenere un certo fascino, grazie a una direzione artistica coerente con il tema mitologico, anche se la mappa alla fine risulta un po’ piatta.
Sul versante sonoro, il gioco propone una colonna sonora che si adatta bene all’atmosfera cupa, ma non spicca particolarmente per originalità. Gli effetti sonori, invece, risultano talvolta ripetitivi, e non contribuiscono a rendere i combattimenti più coinvolgenti. Anche il doppiaggio, limitato ma presente, risulta abbastanza anonimo.