Il brand di Dragon Ball è uno dei pochi che è riuscito a superare il passare delle generazioni, mantenendo costante l’interesse del pubblico. Il manga, creato dal maestro Akira Toriyama, ha regalato emozioni indimenticabili e continua a farlo attraverso i suoi personaggi iconici, entrati nell’immaginario collettivo. Chi non ricorda di aver guardato una puntata di Dragon Ball dopo la scuola o di aver discusso con gli amici dei famosi livelli di potenza? Nel tempo, Dragon Ball ha riunito una vasta comunità di fan, anche grazie ai numerosi videogiochi pubblicati negli anni.
Uno dei capitoli più amati, non necessariamente per essere il miglior videogioco del franchise, ma per il suo valore nostalgico e la fedeltà all’anime in termini di spettacolarità, è la saga Sparking. Conosciuta con questo nome in Giappone, in Occidente la serie è nota come Budokai Tenkaichi. Dopo un’attesa di quasi 17 anni dall’ultimo capitolo, la saga ritorna in grande stile con Dragon Ball Sparking Zero, il nuovo titolo della serie Tenkaichi, sviluppato da Spike Chunsoft e pubblicato da Bandai Namco per PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC.
Dragon Ball Sparking Zero, Super Contenuti
Il team di sviluppo di Dragon Ball Sparking Zero ha svolto un lavoro eccezionale nel creare un titolo ricco di contenuti che saprà intrattenere i fan per molte ore. Non si tratta solo di quantità, ma anche di qualità: il gioco offre un’esperienza completa e coinvolgente, soprattutto grazie alla sua modalità principale, Episodio Battaglia, che rappresenta il fulcro dell’intera avventura su Dragon Ball Sparking Zero.
Questa modalità, una sorta di “story mode”, va oltre la semplice riproposizione delle avventure di Goku, sebbene la sua storia rimanga centrale. Offre la possibilità di seguire le vicende di personaggi come Vegeta, Gohan, Piccolo, Trunks del Futuro, Freezer, Black Goku, Jiren e molti altri. Il viaggio narrativo spazia dalle saghe di Dragon Ball Z fino a Dragon Ball Super, permettendo ai giocatori di esplorare diverse prospettive delle iconiche battaglie.
Un’ulteriore novità che arricchisce l’esperienza di Dragon Ball Sparking Zero è la presenza dei cosiddetti What If, scenari alternativi che deviano dalla trama originale di Akira Toriyama. Questi sviluppi ipotetici offrono una ventata di freschezza e varietà, come ad esempio immaginare cosa sarebbe accaduto se Goku non avesse chiesto aiuto a Piccolo contro Radish nella saga dei Saiyan, o se non si fosse sacrificato per sconfiggere suo fratello. Questi scenari in Dragon Ball Sparking Zero si sbloccano completando specifici obiettivi, dando al giocatore motivazioni aggiuntive per esplorare la storia in profondità.
Nonostante la grande cura dedicata alla trama e ai contenuti, la narrazione e le scene di intermezzo talvolta deludono. Mentre in alcuni momenti chiave ci vengono mostrati frammenti epici con una visuale in prima persona per migliorare l’immersione, in altre occasioni le scene iconiche vengono riassunte tramite semplici immagini statiche. Questo contrasto può risultare disorientante e diminuisce l’impatto di alcune sequenze narrative in Dragon Ball Sparking Zero.
Battaglie Epiche!
Un’altra modalità degna di nota è quella delle Battaglie Personalizzate, che permette di partecipare a scontri iconici o di crearne di completamente nuovi da zero, con la possibilità di condividerli online o giocarli in single player. Questa opzione offre un altissimo grado di personalizzazione: dalle condizioni di vittoria ai personaggi selezionabili, fino agli ambienti di battaglia. I dialoghi contestuali e le sigle rendono questi combattimenti ancora più memorabili, permettendo scontri tra personaggi che non si sono mai affrontati nella serie originale.
Le classiche battaglie contro la CPU , disponibili sia in locale che online, permettono scontri fino a cinque contro cinque. Inoltre, la modalità Torneo amplia ulteriormente le possibilità di gioco, consentendo di organizzare competizioni ispirate al Torneo Tenkaichi o al Torneo del Potere, oppure di creare tornei personalizzati con parametri modificabili. Vi è anche una modalità allenamento, ideale per i giocatori che vogliono apprendere le meccaniche di gioco più approfonditamente, soprattutto all’inizio.
Tutte queste modalità in Dragon Ball Sparking Zero offrono la possibilità di guadagnare Zeny, la valuta del gioco, da spendere per sbloccare personaggi, costumi e potenziamenti. Tuttavia, l’interfaccia del gioco, pur arricchita da personaggi familiari di Dragon Ball, appare un po’ mediocre dal punto di vista estetico. Un’altra interessante aggiunta è la possibilità di utilizzare le Sfere del Drago per esprimere desideri e ottenere vantaggi tramite Shenron, Polunga o Super Shenron.
In conclusione, Dragon Ball Sparking Zero è un titolo estremamente longevo, con una varietà di modalità che vi terranno impegnati per oltre 40 ore. Se poi si decide di cimentarsi nelle sfide online, la durata di gioco si estende ulteriormente, offrendo un’esperienza che continua a coinvolgere. I server online si sono dimostrati piuttosto stabili durante la nostra prova, con pochi episodi di lag. Anche le modalità online, dalle partite classificate a quelle più casual, sono ben bilanciate: i giocatori possono scegliere tra una vasta gamma di combattenti, con la libertà di selezionare team che bilanciano forza e debolezza grazie a un sistema di punti.
Gameplay, Una kamehameha di nostalgia
I giochi della serie Tenkaichi Budokai non sono mai stati particolarmente tecnici o complessi al punto da essere considerati altamente competitivi. Il loro punto di forza è sempre stata l’accessibilità, permettendo a un ampio pubblico di fruirne facilmente. Tuttavia, questo non significa che mancassero di profondità: sebbene non siano mai stati titoli dall’elevata complessità, la spettacolarità è sempre stata un pilastro fondamentale. Anche Dragon Ball Sparking Zero rimane fedele a questa filosofia, pur aggiungendo alcune novità che non stravolgono la sua identità.
Dragon Ball Sparking Zero è un Arena Fighter, in cui i giocatori devono combattere in mappe piuttosto ampie, tenendo conto degli ostacoli e dei vari livelli di altezza, che possono influenzare sia le proprie azioni che quelle degli avversari. Il sistema di combattimento riprende quello del suo predecessore, ma è più raffinato e fluido, introducendo nuove caratteristiche. Ogni personaggio ha a disposizione attacchi leggeri e pesanti, con cui è possibile creare diverse combo. Inoltre, si possono eseguire attacchi energetici a distanza o scatti veloci per eliminare le distanze con i nemici o sfuggire a colpi pericolosi.
Il sistema di combattimento è abbastanza semplice e accessibile, ma la vera profondità emerge nel sistema di difesa, dove schivare con il giusto tempismo o parare efficacemente (con diverse tipologie di parata) può aprire a contrattacchi devastanti. Le proiezioni e le prese, utili per allontanare o scaraventare i nemici, aggiungono ulteriori livelli di strategia. La difficoltà del sistema di combattimento in Dragon Ball Sparking Zero risiede principalmente nella capacità di leggere le animazioni dell’avversario e reagire prontamente.
Ogni combattente ha barre della vita da esaurire per portare a termine un K.O., mentre la barra dell’aura consente di eseguire mosse speciali, differenti per ciascuna variante del personaggio. Ad esempio, Goku nella saga di Freezer può usare il Kaio-ken x20, mentre la sua versione Super Saiyan può lanciare un Kamehameha con teletrasporto. Alcune mosse energetiche possono essere caricate per infliggere più danni, ma espongono il giocatore a potenziali contrattacchi.
Un’aggiunta interessante è la modalità Sparking, che permette di concatenare combo senza limiti e lanciare mosse sempre più potenti per un periodo limitato. Questa modalità può essere interrotta dagli avversari e si attiva spendendo un punto abilità e caricando l’aura al massimo. Il sistema dei punti abilità non solo consente di attivare questa modalità, ma anche di eseguire trasformazioni per i personaggi che le possiedono o altre abilità. Questi punti si rigenerano col tempo o subendo danni. Tornano anche i QTE (Quick Time Event), un elemento distintivo della serie, attivabili durante scontri energetici o per interrompere una combo, aggiungendo spettacolarità agli scontri.
Un roster imponente
Parlando dei personaggi, si nota che, pur essendo presenti oltre 180 combattenti, il loro stile di combattimento di base è abbastanza simile, con differenze che emergono soprattutto nelle animazioni e nelle mosse iconiche. Anche se la quantità di personaggi è impressionante e sicuramente aumenterà con futuri aggiornamenti, il bilanciamento del roster non è ottimale. Alcuni personaggi risultano decisamente più forti rispetto ad altri, creando difficoltà nel contrastarli se non si padroneggiano perfettamente le meccaniche di Dragon Ball Sparking Zero.
Un altro aspetto meno riuscito in Dragon Ball Sparking Zero sono gli scontri contro nemici di grandi dimensioni, dove il feedback durante il combattimento non è soddisfacente come negli scontri normali. In queste situazioni, è preferibile adottare una strategia a distanza, che può rendere questi scontri meno entusiasmanti e più monotoni.
Anche l’intelligenza artificiale non è sempre all’altezza, risultando un po’ schizofrenica: mentre a difficoltà più alta ma anche normale i nemici sono in grado di schivare e contrattaccare con efficienza, a volte diventano passivi e restano immobili, permettendo al giocatore di preparare attacchi senza alcuna resistenza. Inoltre capita spesso la disattivazione improvvisa delle trasformazioni da parte dei nemici, ritornando al loro stadio precedente.
Infine, la telecamera è generalmente funzionale, ma in situazioni di movimenti troppo rapidi o con alcuni elementi della mappa, può diventare instabile, rendendo difficile seguire l’azione. Questo problema non è frequente, ma quando si verifica può compromettere la fluidità degli scontri.
Spettacolo per gli occhi
A livello registico, Dragon Ball Sparking Zero è una vera e propria gioia per gli occhi. Il franchise ha sempre puntato a riprodurre le epiche battaglie dell’anime di Dragon Ball, e con questo titolo ci sono riusciti in pieno. Gli scontri sono caratterizzati da un livello di spettacolarità incredibile, e spesso durante i combattimenti ci si trova immersi in sequenze mozzafiato che richiamano fedelmente quelle viste nella serie animata. Le mosse energetiche sono particolarmente impressionanti, con effetti visivi curati e accattivanti. Anche i modelli dei personaggi, dal punto di vista artistico, sono estremamente fedeli alle controparti dell’anime, garantendo un’esperienza visiva immersiva.
Dal punto di vista tecnico ,Dragon Ball Sparking Zero presenta alcuni alti e bassi. Testato su Xbox Series S, il frame rate si è dimostrato generalmente stabile a 60 fps, anche se in alcune delle sequenze più concitate si verificano piccoli cali di fluidità, ma nulla di troppo compromettente. Alcuni elementi degli sfondi o della mappa risultano un po’ sfocati e la distruttibilità degli ambienti poteva essere migliorata, ma, nel complesso, il team ha svolto un ottimo lavoro considerando che Dragon Ball Sparking Zero utilizza l’Unreal Engine 5, e gira su una console meno potente come la Series S.
Sul fronte sonoro su Dragon Ball Sparking Zero, gli effetti audio sono eccellenti, trasmettendo una sensazione adrenalinica durante le battaglie. La colonna sonora è varia e piacevole, accompagnando bene l’azione, anche se avremmo gradito l’inclusione di alcune tracce iconiche del franchise. Da segnalare l’ottima vibrazione del controller della Xbox Series S, che rende ogni colpo durante gli scontri più immersivo. La localizzazione italiana riguarda solo i menu e i sottotitoli, mentre il doppiaggio è disponibile in inglese e giapponese; consigliamo caldamente quest’ultimo per un’esperienza più autentica e fedele all’originale.