Da pochissimo è finalmente disponibile DRAGON BALL: Sparking! ZERO, nuovo titolo tratto dal celebre manga di Akira Toriyama, che negli anni ha fatto appassionare milioni di lettori in tutto il mondo. E per essere passati così pochi giorni, il nuovo gioco sta andando benissimo, e moltissimi fan lo hanno acquistato al day one, oppure preordinandolo per poterci giocare in anticipo.
Bandai Namco colpevole di licenziamenti di massa?
Ma nonostante il successo di questo titolo, e di altri come il DLC di Elden Ring, uscito qualche mese fa, in casa Bandai Namco non sta procedendo tutto per il verso giusto: sembra infatti che l’azienda stia costringendo alcuni dei suoi dipendenti a licenziarsi, e pare che alcuni abbiano già ceduto. Ce lo dice un report di Bloomberg, in cui è stato specificato che circa 200 dei 1300 dipendenti sono stati messi sotto pressione dall’azienda.
In Giappone fortunatamente le leggi sulla protezione del lavoro rendono difficile il licenziamento diretto di un dipendente, per cui l’azienda ha rinchiuso alcuni dipendenti nelle cosiddette “oidashi beya”, traducibile in “stanze di espulsione”: nella quale in dipendente selezionato viene essenzialmente rinchiuso senza del vero lavoro da fare, costringendolo a licenziarsi volontariamente. Ovviamente l’azienda ha negato quanto scritto poco sopra, ma sono già più di 100 i dipendenti ad aver lasciato il posto.