Sviluppato da Nintendo Cube (ex NDcube) e pubblicato da Nintendo, Super Mario Party Jamboree è il diciottesimo capitolo del party game più famoso e apprezzato di sempre oltre a essere il terzo capitolo nato in esclusiva per Nintendo Switch. Noi siamo tornati a festeggiare con Mario e compagni smarrendoci in un oceano di attività proprio su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione!
Super Mario Party Jamboree in una moltitudine di contenuti
Prima di affrontare l’impianto unico e le molteplici modalità protagoniste in Super Mario Party Jamboree è bene fare qualche precisazione. Prima di tutto, siamo davanti a un capitolo che non solo è sintesi dei precedenti due titoli per Nintendo Switch ma ne è anche la naturale evoluzione con cui ha osato azzardare qualche sperimentazione extra strizzando l’occhio soprattutto sul multiplayer puramente online.
Siamo però davanti a un capitolo che non sacrifica neanche il single player, che anzi ritrova un suo piccolo spazio in una sorta di campagna-tutorial gradevole seppur non rivoluzionaria. Nel dettaglio, in questo specifico caso, siamo davanti a una modalità completa, una storia vera e propria, suddivisa nei tabelloni principali del titolo da poter percorrere liberamente, risolvendo missioni principali e/o opzionali con tanto di percorsi da modificare e sbloccare al superamento delle prove.
Il nostro scopo in quest’unica modalità più “narrativa” è quella di fungere da assistente di Kamek, organizzatore dei nuovi party e dei tabelloni (che sono i reali protagonisti come da tradizione). Una volta scelto il personaggio che vogliamo impersonare (uno tra i 22 disponibili, tra cui due da sbloccare e completamente inediti per la serie) e che non potremo più modificare nel corso della campagna, ci ritroveremo subito all’azione.
L’azione, in termini narrativi combacia con l’aspetto ludico e ci vede praticamente all’opera nel raccogliere mini stelle, risolvere problemi a personaggi secondari sparpagliati un po’ ovunque e anche sperimentare un assaggio della vera novità del titolo: i partner di Jamboree (che approfondiremo nell’apposito paragrafo). Ogni situazione presente nella campagna si risolve in due modi: o superando uno dei tanti minigiochi o cercando oggetti/personaggi sparpagliati in giro (oggetti da recuperare e riconsegnare).
Come avrai potuto intuire, la campagna funge da tutorial non solo perché ci fa conoscere e provare alcuni dei minigiochi ma anche perché con la scusante “narrativa” ci permette di tenere d’occhio alcune chicche dei tabelloni, facendoceli conoscere nel dettaglio prima di affrontarli in vesti di partecipanti nell’innegabile modalità principale di tutto il pacchetto. Nonostante la campagna non sia memorabile, la sua presenza è apprezzata e si potrebbe persino pensare di ampliare e potenziare per il futuro, offrendo una vera campagna single player multisfaccettata.
Mai così tanta roba
Facendo due conti, Super Mario Party Jamboree è un party game semplicemente mastodontico che, oltre ai già citati 22 personaggi selezionabili, offre 110 minigiochi differenti, 7 tabelloni (di cui 3 da sbloccare semplicemente giocando), oltre 100 icone da collezionare (utili per personalizzare il proprio profilo e la propria scheda online), innumerevoli decorazioni per la Piazza Party (hub principale del titolo), una mini campagna single player (completabile in 3-4 ore ma prolungabili nel caso si cerchi il 100% su ogni tabellone), modalità multiplayer in locale e online.
Prima di scendere nel dettaglio delle varie modalità, è bene descrivere l’hub di gioco, piacevolmente esplorabile nel suo piccolo e che offre l’occasione, tramite diversi store, di poter acquistare icone e personalizzare la nostra scheda investendo i nostri risultati e compensi ottenuti nelle altre modalità di gioco. Ma non solo, sempre in Piazza Party potrai dar gioia alle tue orecchie grazie allo store dedicato alle colonne sonore del titolo oppure dare un’occhiata approfondite alle statistiche di gioco.
E, sempre dalla piazza, potrai prendere il volo in mongolfiera per sorvolare l’arcipelago di modalità garantite da Super Mario Party Jamboree. Dall’alto, infatti, i menù di gioco si trasformano in piccole isole che tra l’altro fungono da minigioco in quanto potrai studiarle e fotografare piccoli eventi fugaci in stile Pokémon Snap (seppur molto meno articolato e coinvolgente). Tra le modalità, invece, spiccano diverse new entry che fungono da potenziamento/contorno della portata principale.
La prima si chiama “Scuola di volo Paratroopa” e si tratta di un allegro e giocoso simulatore di volo, nonché minigioco dinamico (che richiede quindi il movimento dei joy-con in un determinato modo). Le sfide qui sono abbastanza semplici e legate più allo sforzo fisico che a concrete abilità ludiche. Tra l’altro, risulta essere tra le meno ispirate delle new entry a causa di una ripetitività di fondo che emerge in breve tempo.
Il discorso, infatti, cambia con le altre due modalità, sempre dinamiche (e che richiedono quindi un movimento fisico) di “contorno” ossia “Fabbrica di Toad” e “Piatti Ritmati”. Il primo è un semplice puzzle game incentrato sulla cooperazione e che ha come protagonisti gli oggetti di Mario Party e la loro creazione. “Piatti Ritmati”, invece, è un immediato e coinvolgente rhythm game culinario e spensierato.
Mario Party guarda seriamente all’online
Altre due novità presenti in Super Mario Party Jamboree riguardano principalmente il mondo del multiplayer online. La prima modalità si chiama “Squadra anti-Bowser” ed è un cooperativo online fino a otto giocatori dove saremo chiamati a fronteggiare un finto-Bowser gigantesco. Come? Tendendo trappole, ricaricando armi e fronteggiandolo con tutto ciò che le mappe di gioco hanno da offrirci (il tutto con un pizzico di strategia che non fa mai male).
L’altra modalità si chiama “Bowserathlon” ed è una vera e propria gara a minigiochi fino a 20 utenti online. Qui le si avanza lungo un percorso a colpi di successi di minigiochi (tutti rigorosamente individuali) e con l’aggiunta di malus alla Mario Kart che possano quindi dar fastidio agli altri utenti. Presenti anche malus sostanziosi in causa di sconfitta in determinati minigiochi di gruppo con penalità puntate a tenere sempre tutti in equilibrio e garantendo generosi e imprevedibili mutamenti di classifica.
Il classico intramontabile: Mario Party
L’isola principale, la portata principale e più maestosa nonché più consumata è sempre lei: Mario Party. Qui ritorna il classico gioco dell’oca modificato ulteriormente con nuove miniregole a loro volta ancorate a tabelloni sempre più vari e coinvolgenti, covo di sorprese imprevedibili e appaganti. Come potrai intuire, squadra vincente non si cambia e infatti la struttura ludica principale di Super Mario Party Jamboree non muta quasi nulla dai predecessori ma si potenzia e personalizza nelle piccole cose.
Che siano regole date dai vari tabelloni (tra cui due vecchi e graditi ritorni) o dai bonus/malus dei vari oggetti, o ancora dalla particolare tipologie di alcune caselle che possono dar vita a situazioni comiche ma anche a stravolgimenti di classifica impensabili, il sistema di Jamboree funziona ancora e non soffre di noia. Oltre a un sistema di regole fortemente e ulteriormente personalizzabili, con tanto di possibilità di rendere l’esperienza meno casuale e più da “esperti”, il titolo ha aggiunto un’unica reale variazione ludica (neanche molto innovativa in realtà).
Parliamo dei partner di Jamboree, una naturale evoluzione di quanto già sperimentato nei precedenti titoli per Switch e che qui possono portar notevoli variazioni sia positive che negative in termini di classifiche da scalare. Prima di tutto, per stringere un’amicizia con un partner tocca superare il relativo minigioco, dopo averlo intercettato sul tabellone. Successivamente, per tre turni, potrai usufruire automaticamente dei suoi vantaggi e svantaggi. Questi sono legati al fatto che tutto ciò che farai sarà moltiplicato per due quindi, sia le cose belle che quelle brutte.
Ma non solo, i partner Jamboree sono dotati di determinate abilità uniche che possono portare, se ben utilizzate, ulteriori vantaggi. Infine, il possesso di un partner non è immune dall’invasione avversaria. Gli altri partecipanti, infatti, potranno sempre provare a rubarlo e utilizzarlo al posto tuo. Insomma, si tratta di un’aggiunta che, seppur non rivoluzionaria, contribuisce ad articolare ulteriormente una formula rodata e che non sembra soffrire il peso dell’età e che anzi, con un buon gruppo di amici, è in grado di regalare ore e ore di divertimento spensierato.
Ultima nota per i centodieci minigiochi che potrai anche affrontare liberamente e in ulteriori diverse modalità (prive di tabellone) direttamente nel “Porto dei minigiochi”, questi sono tantissimi e molto vari. Tale vastità premia sì la varietà ludica ma presenta anche alcuni minigiochi leggermente sottotono oltre che alcuni particolarmente sbilanciati (come quelli tre contro uno). Ovviamente, si tratta davvero di piccolezze in un titolo decisamente immenso e sfaccettato.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Super Mario Party Jamboree si difende molto bene sotto diversi aspetti, soprattutto tenendo conto dell’enorme varietà di situazioni che mostra a schermo. Forte di un’estetica dall’identità intramontabile e riconoscibile ormai da chiunque, non si adagia sugli allori ma anzi, continua a perfezionarsi nelle piccole cose, curando i dettagli e offrendo ancora oggi una vastità di contenuti estetici invidiabile. Il tutto senza bug o rallentamenti di sorta.
Anche il sonoro è di altissimo livello, vario, piacevole, orecchiabile e riconoscibile ai più. Animazioni di livello (e anche queste varie) con effetti sonori pregevoli, completano il tutto. Da segnalare, infine, la sempre gradita presenza dei sottotitoli in lingua italiana.