Ormai dal 2015 l’universo di Life is Strange si è ampliato con una serie di narrazioni parallele, con più o meno riferimenti all’avventura primordiale che tutti conosciamo.
Il 15 ottobre 2024 Deck Nine Games ha rilasciato i primi due capitoli di Life is Strange: Double Exposure (per chi ha pre-acquistato l’ultimate edition), mentre a fine ottobre è stato rilasciato il gioco completo.
Prima di arrivare al seguito del primo Life is Strange abbiamo avuto modo di vivere diverse avventure dello stesso mondo, ma ora siamo tornati nei panni di Maxine Caulfield, per gli amici Max, a distanza di una decina di anni dopo i fatti avvenuti ad Arcadia Bay.
E nonostante gli autori non siano più gli stessi della prima avventura (dei primi due titoli si era occupato il team Don’t Nod), alle spalle di tutto c’è sempre Square Enix e Max è sempre un’appassionata di fotografia che, anche in luoghi diversi, si trova a dover fare i conti con eventi soprannaturali.
Abbiamo provato Life is Strange: Double Exposure su Steam, concludendo una run ed essendo coerenti con le scelte fatte nel primo capitolo. Ecco come è andata.
Life is Strange: Double Exposure, Max torna ma senza i suoi vecchi poteri
Come in tanti giochi dai finali e dalle trame multiple, Life is Strange ci ha sempre messo di fronte a scelte importanti, sia per il gioco stesso che per la nostra morale, e Double Exposure non fa di certo eccezione.
Dall’uscita del primo Life is Strange nel 2015 sono seguiti Life is Strange Before the Storm, che ci ha portati indietro nel tempo, lo spin-off Le Fantastiche Avventure di Captain Spirit che ha aperto la strada a Life is Strange 2, dove i protagonisti sono 2 fratelli e i riferimenti ad Arcadia Bay non mancano (con la possibilità di “ricordare” le proprie scelte grazie ai salvataggi del primo Life is Strange, così da direzionare la trama e i suoi dettagli).
Esce poi Life is Strange: True Colors, titolo anch’esso scollegato (almeno direttamente) dalle avventure del primo titolo.
Ma con Life is Stange: Double Exposure torniamo alla nostra cara amica Max, non più una studentessa adolescente ma un’adulta con una carriera da fotografa piuttosto soddisfacente, che l’ha portata a essere richiesta nel Vermont, come seminarista presso l’Università di Caledon. Durante le prime frasi del gioco, Max ci racconta che sono anni che non utilizza i suoi poteri e nel corso del gioco avremo modo di leggere alcuni dei suoi ricordi e i suoi pensieri nel suo amato diario.
In quella che è ancora l’introduzione al gioco, abbiamo modo di iniziare a muoverci, scoprire, fotografare, incontrare i nostri amici e divertirci con loro, finché un tragico avvenimenti cambierà tutto: la nuova migliore amica di Max Safiya, viene uccisa in circostanze decisamente sospette. Sperando di poter riavvolgere il tempo come una volta, Max scopre di avere un nuovo potere: spostarsi dal proprio mondo a un mondo parallelo in cui Safi è ancora viva, chiamato il mondo della Vita.
Questo è l’incipit di Life is Strange: Double Exposure attorno al quale ruoteranno decine di questioni e di domande durante il gioco, teorie che sembreranno sicure si riveleranno vapore e le cose più impensabili realtà.
Gameplay, trama e scelte in gioco
Come ben sappiamo, in Life is Strange siamo spesso noi a decidere cosa succede.
Le scelte che faremo nel corso del gioco non sempre hanno una rilevanza importante, e ciò accade anche in punti chiave della trama. Rispondere bene o male a un determinato personaggio, potrà garantire informazioni utili o porte in faccia, ma la sostanza finale non cambia, perché se qualcosa non va nel mondo della Morte, dove Sofi è stata assassinata, si può sempre fare un salto nel mondo della Vita e risolvere dall’altra parte.
Questo aspetto risulta un po’ facilitante, come d’altro canto lo era riavvolgere il tempo, ma il fatto che troppo spesso sia Max a dire come muoversi gli fa perdere punti fascino.
In alcuni passaggi la trama risulta essere un po’ debole e delle scelte quasi superficiali, tanto che se si decide di seguire una strada palesemente favorevole a un personaggio, la storia mostra un risvolto inaspettato, ma non in termini di sorpresa quanto di coerenza.
E la trama risulta debole anche in punti più importanti, dove quando si potrebbero avere risposte chiave sul fulcro della questione, il gioco si concentra su eventi quasi irrilevanti, come se Max avesse dimenticato l’incipit che l’ha portata a vivere in quel momento. Per non parlare di dubbi che rimarranno irrisolti e dei quali i personaggi non faranno mai menzione…
Nonostante una lieve zoppia nella trama, i dialoghi appaiono invece più maturi, almeno per gran parte del gioco, e ben curati, anche se nelle scelte spesso non si comprende bene cosa Max voglia dire prima di scegliere un’opzione (ma potrebbe essere un “difetto” di adattamento…?).
Parallelamente a come ci muoviamo nei mondi, accadranno fatti anche sul nostro smartphone, che riceverà notifiche di messaggi e di Crosstalk, una piattaforma social dove le persone che conosciamo scrivono i propri pensieri o pubblicano foto, proprio come Max.
Ecco, se stare dietro ai messaggi è piuttosto regolare, poiché seguono gli avvenimenti e la trama, leggere spesso delle notifiche su Crosstalk può alla lunga diventare prolisso: ognuno ha qualcosa da dire e non sempre è attinente alla storia. E in due lunee temporali diverse.
A volte si riferisce a noi, altre volte a fatti accaduti, ma più spesso a pensieri X dei quali, onestamente, potrebbe importarci davvero poco… e se le ore di gioco da 10/15 diventano 20, sapete chi incolpare.
Ma come si ricollega il tutto agli eventi di Arcadia Bay di dieci anni prima? Life is Strange Double Exposure non sfrutta i precedenti salvataggi, ma saremo noi, nelle prime fasi del gioco, a raccontare la nostra versione dei fatti accaduti alla nostra amica Safi, e in quell’occasione potremo scegliere il nostro passato. Ovviamente la scelta che faremo porterà una serie di eventi e il riferimento a dettagli nel nostro presente, un dettaglio che personalmente mi sta già facendo venire la voglia di provare una seconda run con tutto l’opposto di ciò che ho scelto di fare.
Grafica e comparto audio
La colonna sonora dei precedenti capitoli di Life is Strange ha avuto sicuramente un’importanza non da poco, e anche Double Exposure non si smentisce. Brani per lo più Soft Rock si alternano a sottofondi ambientali piacevoli e quasi impercettibili, mentre gli effetti sonori di passi, scatti fotografici, porte che si chiudono sono più che azzeccati.
La grafica, a primo impatto, lascia un’impressione davvero positiva: Max e Safi, così come i personaggi principali, sono dettagliate meravigliosamente, le espressioni facciali spesso non hanno bisogno di commenti per farci capire cosa sta pensando il personaggio, ed è così per la maggior parte dei personaggi con i quali avremo modo di interagire. Ognuno ha le sue smorfie caratteristiche e si nota il grande lavoro dietro alle animazioni.
Ci renderemo presto conto però, non solo che a Max è stato riservato un trattamento estetico di favore, ma che gli NPC sono quasi stati snobbati: sembrano provenire da un altro gioco, il dettaglio è minimo e non hanno profondità nelle espressioni. Delle sagome, praticamente. Trascurati loro, però, le ambientazioni risultano davvero molto dettagliate, con un livello di qualità alto anche per gli alberi e i monti più lontani. Chissà perchè si è deciso di penalizzare dei poveri NPC che comunque ci ruotano attorno in continuazione…
Tra le opzioni c’è una sezione particolare pensata per la sensibilità degli utenti. Nelle impostazioni di accessibilità, infatti, non solo sarà possibile scegliere di avere più tempo per scegliere, la telecamera assistita e le varie comodità in game, ma anche di ricevere degli avvisi prima dei video contenenti scene riguardo tematiche specifiche, come eccessiva luminosità, presenza di sangue, scene di violenza, di aggressione, di transfobia e via dicendo.
Tutto sommato, possiamo dire con certezza che Life is Strange: Double Exposure non tradisce troppo le aspettative e che si tratta di un titolo che non può non essere giocato, specie se si è già stati protagonisti dell’universo di Arcadia Bay.
Certo, a volte il comportamento di Max può non sembrare quello di una persona adulta focalizzata su un GROSSO problema, ma a titolo concluso, possiamo dire che era dovuto a livello di trama, seppur quest’ultima si è presentata a tratti carente e ci ha lasciato con qualche dubbio su alcuni fatti che no, non sono stati lasciati volontariamente in sospeso.
Il gioco completo di Life is Strange: Double Exposure è disponibile per PC su Steam a 49,99€, PlayStation 5, Xbox Series X/S e Nintendo Switch a 59,99.