Dragon Age: The Veilguard rappresenta il ritorno atteso di BioWare nel mondo fantasy del Thedas. Questo capitolo riprende la narrazione dopo gli eventi di Inquisition, con l’attenzione focalizzata sulla minaccia crescente del Dread Wolf, Solas. Ambientato in un mondo più strutturato e lineare, il gioco ci vede nei panni di un nuovo protagonista, chiamato Rook, che guida i Veilguard, un gruppo di guerrieri con il compito di proteggere il Velo e contrastare Solas, il quale tenta di distruggerlo per riportare potere e immortalità agli elfi.
Il racconto si sviluppa attorno alla missione dei Veilguard di prevenire la distruzione del Velo e contrastare l’invasione di spiriti e creature pericolose nel Thedas. Rook, aiutato da volti noti come Varric e nuovi compagni come Bellara e Neve Gallus, affronta una serie di missioni e scontri che, pur mantenendo un certo grado di scelta del giocatore, seguono una progressione più lineare.
Il gioco permette al giocatore di sbloccare affreschi e altre risorse che esplorano la storia e le motivazioni dietro i piani di Solas, aggiungendo profondità alla trama, anche se alcuni aspetti narrativi potrebbero risultare meno dettagliati rispetto ai precedenti capitoli.
Dragon Age: The Veilguard, il gameplay
Nel gameplay di Dragon Age: The Veilguard, l’approccio tattico tipico della serie si unisce a nuovi elementi, amplificando la profondità e la personalizzazione delle strategie. Le meccaniche di combattimento mantengono la classica alternanza tra pause tattiche e azione in tempo reale, consentendo ai giocatori di pianificare ogni mossa e adattarsi al volo alle dinamiche della battaglia. Questo capitolo introduce la “Tela del Velo”, una nuova funzionalità che permette ai giocatori di manipolare il Velo, una dimensione sovrannaturale, in modo da influenzare l’ambiente circostante e le abilità dei personaggi, rendendo ogni scontro più vario e coinvolgente.
Le classi dei personaggi sono molto personalizzabili: ogni classe ha rami di abilità che permettono diverse specializzazioni, come diventare un mago della luce o un guerriero incantato, con opzioni specifiche per le alleanze con fazioni che offrono benefici unici in battaglia. I personaggi, inoltre, possono interagire con il Velo per ottenere temporanei vantaggi di attacco o difesa, a seconda delle scelte fatte durante il gioco. Il sistema di alleanze tra fazioni richiede ai giocatori di mantenere un delicato equilibrio: alcune alleanze possono potenziare le abilità in combattimento, ma al prezzo di conflitti politici interni.
Un’altra novità è la possibilità di esplorare aree di gioco interconnesse e ambienti open-world, che aggiungono un livello di esplorazione non lineare. Grazie a questo design, i giocatori possono scoprire segreti nascosti e missioni secondarie che arricchiscono la narrativa e offrono ricompense significative. L’introduzione di eventi dinamici rende il mondo di gioco più vivace e reattivo: situazioni come incursioni nemiche o anomalie magiche possono apparire spontaneamente, richiedendo attenzione costante e strategia immediata da parte del giocatore.
Tecnicamente
La grafica di Dragon Age: The Veilguard è sorprendente: l’uso dell’Unreal Engine consente di ottenere una resa visiva di altissimo livello, con texture dettagliate, illuminazione dinamica e ambienti estesi e vari che contribuiscono a dare vita a un mondo estremamente realistico. Le ambientazioni, da foreste antiche a imponenti città medievali, sono ricche di dettagli, ed effetti visivi come la magia nel Velo aggiungono un tocco spettacolare durante le battaglie. Anche i personaggi sono modellati con cura, e le loro animazioni risultano fluide, soprattutto nei momenti di combattimento e interazione. Le espressioni facciali e i movimenti corporei sono ben sviluppati, migliorando l’impatto emotivo delle scene narrative.
Il comparto sonoro gioca un ruolo fondamentale nell’immersione del giocatore. La colonna sonora, con i suoi temi epici e atmosfere cupe, è stata composta per adattarsi alle diverse fasi del gioco, accompagnando esplorazione e battaglie con una musica orchestrale che aumenta la tensione o il senso di meraviglia. Gli effetti sonori sono realistici e d’impatto, soprattutto nei combattimenti, dove il suono delle spade e degli incantesimi aggiunge dinamicità alle azioni. Anche il doppiaggio è eccellente: ogni personaggio ha una voce unica che ben si adatta alla sua personalità e arricchisce l’interazione e il coinvolgimento narrativo.
Il gioco gira in modo fluido su PC e console di nuova generazione, con poche perdite di frame, anche nelle aree più dettagliate e durante i combattimenti più intensi. Tuttavia, ci sono stati alcuni riferimenti a bug minori che, pur non compromettendo l’esperienza di gioco, potrebbero richiedere delle patch correttive