Ci sono poche storie che sanno trascinarci al loro interno e coinvolgerci in prima persona, e ancora meno sono i videogiochi che riescono a trasmetterci queste sensazioni. Life is strange è uno di questi giochi, vuoi per l’intensa colonna sonora Indie vuoi per la costruzione eccezionale di alcuni dei suoi personaggi, in particolare Max Caulfielde e Chloe Price e il loro incredibile legame che trascende il tempo e lo spazio, e, per chi come me ha avuto la fortuna di averlo giocato la parola “tempo” non è usata a caso.
L’episodio di oggi è dedicato alla “ribelle” e libera Chloe Price, che, nonostante tutto, nonostante il suo passato travagliato e sofferente ha cercato in tutti i modi di farsi voler bene, oggi scopriamo insieme perché si è meritata un posto nella nostra rubrica.
Una vita al massimo
Quando conosciamo Chloe lo facciamo attraverso gli occhi malinconici e pieni di stupore di Max Caulfield, la protagonista di Life is Strange, ci appare come una ragazza Punk Rock un pò rozza ma piena di energia, il tipo di ragazza che si potrebbe incontrare tranquillamente ad un concerto nel mezzo della calca mentre tracanna birra e urla il nome di qualche band.
Durante il corso del gioco però veniamo a conoscenza, attraverso i ricordi di Max di tutte le difficoltà che ha dovuto attraversare e di come l’evento tragico che l’ha coinvolta l’abbia costretta a cambiare.
La sua vita
Chloe Elizabeth Price nasce l’11 Marzo del 1994 da William Price e Joyce Price ed è figlia unica. Durante l’infanzia conosce Max Caufield e diventano migliori amiche. Le due adorano giocare ai pirati e sognano spesso il futuro e le avventure che avrebbero vissuto insieme. Tra le loro passioni ci sono anche i manga e i videogiochi.
I giorni pieni di gioia e ricchi di avventure avrebbero però trovato presto una fine, nel 2008 infatti la vita di Chloe cambiò per sempre. La ragazza infatti venne a sapere che presto i Caufield si sarebbero trasferiti a Seattle e che lei e Max sarebbero state divise.
In quello stesso periodo capiterà però qualcosa di ancora peggiore che cambierà radicalmente Chloe, suo padre infatti, di ritorno da una gita in macchina ha un incidente e muore. La sua migliore amica Max che è presente al momento della notizia non può fare niente se non guardare atterrita l’amica soffrire come mai prima di allora.
Chloe, Max, Joyce e i genitori di Max partecipano al funerale di William. Chloe distrutta dal dolore deve anche sopportare di vedere la sua migliore amica, lasciare la città subito dopo. Max e i suoi genitori lasciano il funerale per andare a Seattle e lasciano Chloe da sola con il suo dolore.
La nuova Chloe
Da questo momento in poi, Chloe a causa di una sofferenza che non riesce a gestire assume un atteggiamento ribelle, girovagando con cattive compagnie, assumendo droghe e scappando di casa, comincia a frequentare la discarica della città, l’unico vero luogo dove si sente libera. Comincia a nutrire un disprezzo verso Arcadia Bay e concependo il desiderio di fuggire dalla sua città natale. Il suo dolore si è trasformato facendo nascere un nuovo temperamento emotivo che prende forma fisica, trasformando gradualmente il suo aspetto esteriore e assumendo lo stile Punk Rock con cui la incontriamo all’inizio del gioco. Negli anni si è guadagnata una cattiva reputazione presso la polizia locale. A peggiorare la situazione dopo la morte di William, sua madre ha preso a frequentare David Madsen, un uomo che Chloe ha subito disprezzato.
Nella sua solitudine Chloe fa amicizia con Rachel Amber. Studentessa famosa e attrice della compagnia di teatro della scuola. All’inizio riluttante nel diventare amica di Rachel trovando strano che la ragazza più famosa della scuola frequentasse lei che era considerata un’asociale. Le due si supportano a vicenda per i diversi problemi familiari che hanno trascorso e che attraversano. Col tempo l’amizia tra Chloe e Rachel si trasforma in amore e finalmente lei sente di aver trovato un posto dove poter coltivare delle speranza.
Il Ritorno di Max
Il ritorno di Max nella città di Arcadia Bay coincide con la scomparsa di Rachel e di nuovo tutto il mondo di Chloe sembra di nuovo cadere a pezzi. Le certezze della ragazza si perdono in un mare di dubbi e angoscia e il rivedere Max non migliora la situazione. Unendo le forze con la vecchia amica per scoprire cosa è successo alla ragazza di cui è innamorata, Chloe cambia di nuovo, Max infatti, come Rachel prima di lei, riesce ad aprire una breccia nella sua maschera da indomita rockettara e lascia trasparire tutta quella solitudine e quel dolore che negli anni aveva imparato a celare. La Chloe che impariamo a conoscere si mostra a noi attraverso i capitoli del gioco come un’entità divisa tra il passato e il presente, bloccata in una città che non solo non gli da sbocchi per crescere ma la bolla come uno scarto della società.
Alla fine della storia, quando tutti i nodi vengono al pettine ci viene data la possibilità di fare qualcosa di concreto per un personaggio che nella sua vita ha sofferto più di quanto certamente meritasse, una metafora di quello che a volte può capitare quando si è segnati da eventi terribili.
Alla fine di tutto Chloe Price ci mostra uno specchio di quello che può essere la realtà, a volte brutale, a volte fragile, ma che, nonostante tutto, vale la pena di essere vissuta.