Microsoft Flight Simulator 2024 è il nuovo simulatore pubblicato da Xbox Game Studios e sviluppato da Asobo Studio. Il titolo è giunto alla sua dodicesima edizione con il rilascio il 19 novembre 2024 su Windows, Xbox Series X|S e Xbox Cloud. Con questa nuove edizione, Asobo ha introdotto delle novità importanti che ampliano l’utenza di base facendo uscire il titolo dalla nicchia dei simulatori.
Microsoft Flight Simulator 2024: non più solo per hardcore simmer
Microsoft Flight Simulator 2024 è giunto alla sua nuova edizione portando con sé un’inedita modalità carriera. Infatti, anche se il franchise ha sempre portato con sé alcune chicche tematiche per rompere la routine del volo libero, con Microsoft Flight Simulator 2024 Asobo ha superato se stessa visto che il giocatore non si annoierà mai, o quasi.
Andando a ritroso ricordo che in Flight Simulator 2004 per celebrare un secolo di aviazione dal primo volo dei fratelli Wright, venivano proposti dei voli tematici come appunto il primo volo a Kitty Hawk oppure la transvolata atlantica svolta da Charles Lindberg con il suo Spirit of Saint Louis.
Dopo 20 anni, ritroviamo fortunatamente anche in questa nuova edizione, il primo aereo dei fratelli Wright, il Ryan NYP (Spirit of Saint Louis) ed il DC-3.
La modalità carriera in Microsoft Flight Simulator 2024, a differenza di tutti gli altri capitoli, alza il livello dell’esperienza e apre per la prima volta le porte ad un pubblico che ha difficoltà ad approcciarsi al mondo del volo.
Infatti, proprio come in Granturismo, iniziamo la nostra carriera con pochi soldi e senza nessuna abilitazione al volo. Con impegno dovremo acquisire le varie certificazioni per il volo partendo dalla PPL (private pilot licence o licenza di pilota privato) che ci permette di effettuare voli non commerciali.
Per chi ha diverse ore di volo virtuale, conseguire la PPL in Microsoft Flight Simulator 2024 è come bere un bicchier d’acqua. Non si fa altro che partire dal parcheggio con un Cessna 172, decollare ed immettersi sul circuito di rientro dell’aeroporto, atterrare e riportare l’aereo al parcheggio.
Per chi, invece, prende in mano una cloche virtuale per la prima volta, la musica cambia. Per fortuna, però, sono presenti diverse sessioni di addestramento alle varie procedure di volo che permetteranno al giocatore di acquisire disinvoltura con l’apparecchio per poter poi conseguire la licenza di volo. Avuta la prima licenza di volo disponibile, si possono iniziare le prime missioni. Queste missioni sono dei tour panoramici su un determinato luogo.
Alla fine di ogni missione, in base alla nostra prestazione, ci verrà fornita una valutazione sul volo caratterizzata da diversi parametri: fluidità di volo, rispetto delle procedure e morbidezza dell’atterraggio. Quindi, mentre scarrozzeremo i nostri passeggeri dovremo prestare attenzione ad esempio a non fare virate con un angolo di rollio troppo alto oppure andare troppo veloci durante il passaggio panoramico sul punto di interesse. In questi casi, oltre a ricevere una valutazione più bassa, sentiremo anche il passeggero lamentarsi durante il volo.
Completate le prime missioni ed acquisita abbastanza esperienza, si possono acquisire licenze per abilitarci al volo delle diverse tipologie di velivoli presenti nel gioco. Oltre alle licenze ci sono anche le specializzazioni, che si ottengono maturando una certa esperienza e determinati requisiti. Le specializzazioni ci aprono la strada a nuove tipologie di missioni, come ad esempio missioni MEDEVAC (soccorso di feriti), antincendio o Search and Rescue.
Una base completamente rivisitata
Microsoft Flight Simulator 2024 non è un semplice aggiornamento di FS2020, ma un vero e proprio videogioco nuovo. Infatti, se il capitolo precedente era arrivato a chiedere 155 GB circa di spazio sull’SSD, il nuovo capitolo chiede di preallocare 50 GB per il suo funzionamento con un download di 11 GB complessivi. Questa leggerezza è dovuta alla presenza del cloud che fornisce al simulatore gli scenari da mostrare, mentre il dispositivo che esegue il gioco si occupa solo di renderizzarli.
Sebbene quindi sia diminuita la richiesta di spazio sul disco fisso, è aumentata la richiesta di banda e si ha la necessità di avere una connessione ad internet sempre attiva, anche se Microsoft assicura che il gioco resta giocabile anche in caso di una disconnessione breve.
La dipendenza dal cloud fornisce al gioco una grande versatilità, ma allo stesso tempo grandi svantaggi come ad esempio il lancio disastroso che ha causato ritardi ed interruzioni di servizio a causa del forte affollamento dei server. Anche io, insieme a migliaia di utenti di Steam, ho riscontrato questi disagi in prima persona.
Ma non è solo questo a cambiare in Microsoft Flight Simulator 2024. Infatti, viene rinnovata anche la fisica del gioco con una migliorata gestione dei corpi soffici che permette quindi di aggiungere al gioco elementi come mongolfiere, striscioni e paracaduti perfettamente simulati. Inoltre, grazie al miglioramento dell’interazione con il terreno, atterrare e muoversi su un campo di volo con la pista in erba o in un aeroporto con pista in cemento restituisce un’esperienza totalmente differente.
Un esempio? Nel mio caso, ho notato che il Cessna 172 negli spostamenti a terra, dopo aver superato l’attrito iniziale, si sposta agevolmente mantenendo l’elica a 1000 giri, invece, sulle superfici erbose abbiamo bisogno di dare molta più manetta per evitare di fermarci.
Inoltre, il modello di volo, in generale, sembra molto più vicino a quello di X-Plane 12 portando quindi un maggiore realismo nella simulazione. Infatti, quando si vola si riesce a percepire molto il peso di ciò che si sta pilotando. Purtroppo non avendo a disposizione né un areo né una licenza per il volo, non è possibile poter fare un confronto con il mondo reale.
Un’ulteriore novità è l’introduzione è la possibilità di scendere dall’aereo e poter controllare lo scorrimento delle superfici di volo, verificare l’olio motore o la pressione dei pneumatici del carrello. Che non è affatto poco per un simulatore.
Non è tutto oro quello che luccica
Purtroppo, sebbene Microsoft Flight Simulator 2024 splenda sotto molteplici aspetti, ce ne sono altri che lo rendono alquanto indigesto, primo fra tutti l’estensivo uso dell’IA per tutti dialoghi.
Tutti i simulatori con cui ho volato in passato erano doppiati. In tutti, l’ATC era in inglese, ma dopotutto se si vola con IVAO o VATSIM, si comunica in inglese, e se si vola nella vita reale, a meno che non si atterri in una piccola avio superficie le comunicazioni con l’ATC sono in inglese. Questo per dire che nessuno si sarebbe immaginato il doppiaggio in italiano delle comunicazioni con l’ATC.
In Microsoft Flight Simulator 2024 le comunicazioni con l’ATC per i voli domestici sono in italiano, così come i dialoghi tra i passeggeri e i coordinatori di volo. Il problema è che l’audio è letteralmente inaccettabile, non si capisce il motivo della scelta dell’IA visto che non ci sono moltissime righe di dialogo e le discussioni tra passeggeri sono ripetitive e prive di spessore.
A mio parere, questa scelta va ad abbassare di molto la qualità del gioco in generale e rende svolgere le missioni un supplizio visto che si devono ascoltare frasi senza senso, condite da accenti e inflessioni completamente errati. Infine, come ciliegina sulla torta, molte volte che si ascolta qualche importante comunicazione da parte del controllore di volo, con la sua improbabile, fredda e inespressiva voce, ecco che un passeggero si sovrappone alla discussione, con la sua altrettanto fastidiosa voce artificiale. Per evitare questo supplizio, ho dovuto silenziare le voci e limitarmi a leggere le comunicazioni dell’ATC.
Altra nota di demerito va al numero di bug dei quali non si dovrebbe più trovare traccia nella versione definitiva di un gioco. A volte durante le missioni le comunicazioni con l’ATC arrivano in ritardo, oppure sono in parte in italiano ed in parte in inglese. I modelli 3D a terra in alcuni casi non si caricano adeguatamente e altre volte i passeggeri restano in piedi, fuori dall’aereo, mentre questo è in volo. In molti casi bisogna chiudere e riaprire il gioco per evitare caricamenti infiniti. Ed infine, non si riesce a regolare agevolmente la sensibilità della visuale con il mouse nella versione Xbox.
La recensione si basa sull’esperienza avuta il giorno del lancio grazie all’Xbox Game Pass Ultimate e successivamente grazie alla chiave fornita da Xbox.