Directive 8020 è il nuovo titolo in arrivo nel 2025 che aprirà la seconda stagione dell’antologia The Dark Pictures e sarà disponibile per PlayStation 5, Pc e XBox Series X|S. I creatori di Until Dawn (2015) e The Quarry (2022) sta volta, però, hanno deciso di fare un azzardo su questo survival fantascientifico.
Per chi ha giocato ai primi quattro giochi della serie (Man of Medan, Little Hope, House of Ashes e The Devil in Me) sa che Supermassive Games ha attribuito a questi una ben precisa tipologia di game playing. Infatti, così come Untill Dawn e The Quarry, questi giochi sono per lo più dei film interattivi nei quali il giocatore è sottoposto a delle scelte che potranno influenzare l’andamento del gioco e con cui si potranno ottenere finali alternativi.
Con Directive 8020, per di più un progetto interamente autofinanziato dall’azienda inglese, il gioco sembra cambiare un po’ la sua solita tipologia. Infatti, in questa avventura survival sci-fi ci sarà di più rispetto ad una mera esperienza interattiva.
Directive 8020, un action più di un film interattivo
Sembra che con questa nuova formula di gameplay, Supermassive Games abbia voluto cercare di “svecchiare” il modello precedente, in modo da attirare anche più giocatori. Questo cambio potrebbe essere dato dal fatto che molti giocatori si sono stancati della vecchia formula di film interattivo e preferirebbero un gioco più tradizionale.
Directive 8020 pare essere un’esperienza di gioco molto simile, ad esempio, a The Last of Us, dove il giocatore ha più libertà per quanto riguarda, in particolar modo, l’esplorazione dei luoghi in cui si trova e le interazioni che ha con oggetti o altri personaggi.
Il giocatore, infatti, avrà la possibilità, ad esempio, di accovacciarsi e nascondersi per sfuggire da un alieno, un tipo di gameplay survival che può ricordare molto giochi come Alien: Isolation, difatti, l’ambientazione fantascientifica, così come il livello di tensione che viene a crearsi, è molto simile. Questo tipo di gameplay è, quindi, più dinamico lasciandoci immaginare i colpi di scena e i momenti d’ansia presenti all’interno del gioco.
Avrai la possibilità di esplorare l’astronave e combattere il nemico solamente con pochi oggetti a disposizione, poichè, ovviamente, non ci saranno armi da fuoco. Tra questi strumenti ci sarà un telecomando con cui controllare da lontano gli interruttori nella stanza, che può essere anche usato per aprire le porte e spegnere le luci, e, di conseguenza, anche per distrarre eventuali nemici.
Avrai, poi, anche una torcia e uno scanner per hackerare i computer sulla nave e per individuare la posizione dei nemici (anche questo molto in stile Alien). Infine, avrai un trasmettitore radio che ti consentirà di rimanere in contatto con il resto dei membri dell’equipaggio.
L’unico strumento di difesa sarà un attrezzo molto simile ad una futuristica chiave inglese, con cui potrai colpire i nemici, oppure sfondare porte e scassinare pannelli.
La trama di Directive 8020
Ci troviamo davanti a uno scenario apocalittico: la terra sta morendo e, di conseguenza, anche la vita su di essa. Sembra però, che ci sia una speranza proprio a 12 anni luce da casa. Si tratta, infatti, del pianeta Tau Ceti f, ma quando Cassiopea, l’astronave che trasporta alcuni coloni, atterra su di esso tutte le speranze svaniscono.
L’equipaggio viene, infatti, attaccato da una forma aliena capace di imitare le loro sembianze (Mimic) e questi devono fare di tutto per sopravvivere in modo da tornare a casa sani e salvi. Le decisioni che il giocatore prenderà saranno cruciali, poiché ogni scelta potrebbe essere l’ultima.
Nei panni della protagoniosta Young (interpretata dall’attrice Lashana Lynch) e degli altri membri dell’equipaggio dovrai, quindi, esplorare aree infestate dell’astronave, capire se fidarti o meno dei tuoi compagni e prendere delle decisioni che determineranno non solo il tuo destino e quello del resto dell’equipaggio, ma anche dell’intera razza umana.
Decidi di chi fidarti, in un mondo dove chiunque potrebbe essere, in realtà, un letale alieno impostore.