Xuan Yuan Sword: The Gate of Firmament non è un titolo di cui sentiamo parlare per la prima volta solo adesso. Nato su PlayStation 4 e Xbox One, il titolo sviluppato ed edito da Eastasiasoft Limited e Softstar è finalmente arrivato anche su console di nuova generazione.
In questa nostra recensione vi andiamo a presentare il titolo nella sua versione pensata per la console PlayStation 5, pubblicata ufficialmente proprio in queste ore. Riuscirà questo titolo RPG a preservare le sue atmosfere anche sui device più moderni?
La trama di Xuan Yuan Sword: The Gate of Firmament
Immerso a piene mani nel mondo della mitologia e folklore cinese, il titolo racconta le vicende che vedono intrecciarsi i nostri protagonisti con il misterioso mondo del paradiso, le cui porte sono state aperte dall’Imperatore di Giada al fine di ritrovare l’amata figlia scomparsa, portando però, come conseguenza, ad un rapido espandersi del culto dei demoni tra gli uomini.
Il titolo gode di una trama corposa e ricca sia di avvenimenti sia di personaggi, con uno sviluppo che prosegue in maniera piuttosto incalzante e promette di intrattenerci per oltre 20 ore, se proprio vogliamo essere sbrigativi, mentre arriva fino a 60 ore per i completisti nel vero senso del termine.
la sua struttura a RPG a turni non deve ingannarci: il titolo presenta, al di là delle apparenze, una discreta quantità di soluzioni di gameplay interessanti che permettono di rendere quanto più possibile leggera l’esperienza, che prosegue senza avvertire la pesantezza della sua possibile ripetitività.
Gameplay di un titolo “al di là del tempo”
Xuan Yuan sword: The Gate of Firmament si presenta al pubblico come un RPG a turni sulla falsa riga dell’originale Final Fantasy VII, in quanto i turni sono scanditi non dall’ordine, ma da un timer interno. Approcciando un combattimento con una delle tante mostruose creature presenti nel gioco, alcune dal design veramente interessante, ci ritroveremo ad affrontare un vero e proprio duello all’interno del quale potremo fare uso delle nostre abilità nelle arti marziali per fronteggiare i magici poteri dei demoni.
Quello che emerge dal combattimento, per un giocatore PlayStation 5, è un quadro piuttosto confusionario: non è ben chiaro né comprendere le intenzioni e le tempistiche del nemico né come attuare una strategia funzionale per contrastare quegli stessi attacchi. Ciò si traduce in una corsa a chi attacca per primo, con la strategia che, sebbene di fondo esistente, viene necessariamente meno, banalizzando la struttura stessa del combattimento.
Un’impostazione tecnico-artistica fatta di sfumature
Uno degli aspetti più contraddittori del titolo è certamente il suo profilo tecnico-artistico: il gioco ricalca perfettamente il mondo cinese antico visto sotto l’occhio dell’immaginario collettivo, facendo uso di colori e di ambientazioni decisamente azzeccate, regalandoci scorci di paesaggio veramente belli da vedere.
D’altro canto, però, il titolo pecca pesantemente sotto il fronte non tanto grafico, ricordiamo essere un progetto di generazioni precedenti semplicemente riproposto in questa sede, quanto più tecnico. Animazioni dei personaggi “disturbate” e scattanti, modelli poligonali che assumono una colorazione blu (sì, esatto) senza un motivo apparentemente valido per poi tornare normali, bug grafici importanti che finiscono per intaccare il piacere dell’esperienza.
Ciò emerge con grande insistenza in ogni momento della lunga avventura, non limitandosi quindi solo a quelle situazioni di “sovraccarico” dello schermo con molti personaggi e nemici in movimento, ma anche alle situazioni più tranquille. L’adattamento del titolo, insomma, sembra aver subito più di qualche intoppo, ma ci auguriamo che la situazione prenda una piega migliore con l’introduzione di patch post-uscita.
Xuan Yuan Sword: The Gate of Firmament come avventura da intraprendere con contesto
In conclusione, quindi, cerchiamo di capire a chi sia indirizzata questa avventura: il titolo offre certamente intrattenimento a coloro che sanno cosa devono aspettarsi, quindi un progetto molto “vecchio stile” con meccaniche poco moderne ma grande volontà da parte degli sviluppatori di regalare al pubblico un’avventura che sappia essere duratura nel tempo e stimolante nel completamento.
Xuan Yuan Sword: The Gate of Firmament sarà molto difficilmente un titolo capace di farsi avvicinare da un pubblico giovane e casual, proprio a causa dello scarso appeal sul lato tecnico, dell’anzianità sul lato grafico e delle scelte di gameplay tutt’altro che innovative, ma può essere l’avventura giusta per coloro che hanno voglia di intraprendere un lungo viaggio in un mondo magico, con tempi di completamento e di ottenimento dell’agognato trofeo di Platino (a coronamento della raccolta di altri 36 trofei ben porzionati per tipo e difficoltà) che possono soddisfare le esigenze di diversi giocatori “impegnati”.