Come puoi vedere dalla nostra recensione, Cult of the Lamb può essere un titolo difficile. Per questo motivo, conoscere a fondo le basi può essere fondamentale per sopravvivere. In particolare, se non hai mai giocato altri roguelite action (come Hades, per esempio) può essere difficile orientarti nei campi di battaglia.
Ecco quindi una breve guida con consigli da seguire per combattere meglio, dopo aver creato la tua prima fattoria!
Partiamo dalle basi di Cult of the Lamb
Tanto per cominciare, partiamo dalle basi. Il titolo mette a disposizione del giocatore un sistema di combattimento molto semplice, ma non per questo banale, basato soprattutto su due tasti: attacco e schivata. Si aggiungono poi altre meccaniche, ma per adesso vediamo queste.
L’attacco può essere effettuato ripetutamente, arrivando a una combo base più o meno lunga. Questa cambia in base all’arma impugnata, ma non deve diventare una fissa. Ci sono casi, infatti, dove basta assestare uno o due colpi, per poi schivare.
In altre parole, è sempre meglio avere la difesa come priorità e cercare di non morire, piuttosto che attaccare ripetutamente. Attaccare chi, tra l’altro?
Quando lo schermo è pieno di nemici, vale la pena soffermarsi prima su quelli più facili da eliminare – come quelli senza scudo, più statici o molto prevedibili – senza brandire l’arma a casaccio tra tutte le minacce da cui siamo circondati.
La schivata risulta fondamentale per poterlo fare. Oltre a farci evitare i colpi, consente di “seguire” un nemico che magari stiamo cercando di eliminare, spostandoci velocemente verso la sua direzione. E’ inoltre utilissima per riposizionarsi velocemente in caso ci ritrovassimo in una situazione scomoda.
Quello che però bisogna tenere a mente della schivata, è la sua lunghissima invincibilità. Mentre schiviamo, infatti, possiamo letteralmente passare attraverso i colpi senza subire danni. Questo permette di schivare facilmente anche i fastidiosi proiettili a distanza. Tieni conto, però, che alla fine dell’animazione sarai brevemente vulnerabile.
Infine, osserva i nemici: hanno tutti un’animazione di windup prima di attaccare (flash di luce, movimento, simboli, ecc). Cerca sempre di osservarla, in modo da interrompere immediatamente la tua offensiva quando la vedi.
Maledizioni e attacchi pesanti
Avrai notato che il sistema di combattimento di Cult of the Lamb propone anche Maledizioni e attacchi pesanti. Neanche a dirlo, entrambi sono utilissimi e fondamentali per il successo delle nostre crociate.
Le Maledizioni sono sostanzialmente magie che possono essere lanciate con la pressione di un tasto, al costo di un certo Fervore. Sono tutte molto diverse tra loro e la loro efficacia varia anche in base ai gusti del giocatore.
Il consiglio principale sulle maledizioni è quello di…non dimenticare di utilizzarle. Molti principianti si concentrano soltanto sulla combo base, dimenticando di avere proiettili a distanza, pozze di fango e altre armi che possono facilitare la vita.
Non spammarle però. Gli attacchi pesanti delle singole armi sono infatti decisamente utili, e a loro volta consumano fervore. Cerca quindi di dosare quest’ultimo per utilizzare al meglio anche questi.
Utilizzarli quando? Solitamente su gruppi di nemici. All’inizio, però, ignora l’attacco pesante degli artigli, che ha un’animazione di windup decisamente troppo lunga. Tienilo da parte solo per i nemici con lo scudo, insomma.
Queste informazioni coprono tutti gli elementi base del combattimento di Cult of the Lamb. Ricapitolando: pensa soprattutto a schivare, attacca anche con pochi fendenti, ricorda di utilizzare le Maledizioni e sfrutta gli attacchi pesanti per danni AoE. Giocando scoprirai altri modi di sfruttare le meccaniche, ma queste basi dovrebbero darti una buona spinta iniziale.
Piccolo extra: distruggi tutti gli elementi presenti nelle stanze, che spesso possono nascondere risorse extra da sfruttare alla base, monete o addirittura cuori aggiuntivi.