Sviluppato da Ironward e pubblicato da 505 Games, Red Solstice 2: Survivors Ultimate Edition è un videogioco di ruolo strategico in tempo reale con controllo diretto del personaggio che lo avvicina all’essere uno sparatutto con visuale isometrica oltre ad avere una sezione da semi-gestionale. Noi abbiamo vissuto le avventure dell’Esecutore su PlayStation 4 e questa è la nostra recensione. Pronto ad avventurarti sul pianeta rosso e ad affrontare un pericoloso e letale virus?
Red Solstice 2: Survivors Ultimate Edition e un’altra avventura su Marte
Lo diciamo subito, la narrazione di Red Solstice 2: Survivors Ultimate Edition non brilla né per originalità né per coinvolgimento. Il problema principale è che è praticamente impossibile empatizzare con qualsiasi soggetto che popola lo schermo, dal protagonista fino agli alleati, tutti rappresentati da colossali armature simil Wharhammer Space Marine ma più anonime e a tema spaziale.
L’incipit narrativo delle vicende è il seguente: in un futuro distopico, per la precisione, nel 117 Dopo Terra, siamo chiamati a svolgere una missione di vital importanza, guidare una task force speciale per contrastare l’invasione dei mutanti STROL. Il tutto, sul pianeta rosso più famoso di sempre: Marte. Nonostante una sequela, anche abbastanza generosa, di documenti e una sorta di glossario che approfondisce anche le vicende legate al prequel, la narrazione di Red Solstice 2 fatica a decollare.
In suo soccorso, arrivano però i contenuti della Survivors Ultimate Edition. Bisogna infatti ricordare che Red Solstice 2 è stato pubblicato originariamente nel 2021, sequel del capostipite datato 2015. La versione in esame include oltre al gioco base tutti i DLC fino ad ora usciti e che racchiudono nuove storie (alcune più interessanti della campagna principale stessa), nuove skin, classi, mappe inedite, ulteriori veicoli guidabili, missioni secondarie leggermente più diverse e tante altre aggiunte che portano il pacchetto completo ad avere una mole di contenuti decisamente invidiabile, garantendo una longevità di tutto rispetto.
![Red solstice 2: survivors ultimate edition, recensione (playstation 4) Red solstice 2: survivors ultimate edition, recensione (playstation 4)](https://www.icrewplay.com/wp-content/uploads/2025/02/rtteet-1024x576.jpg)
La prima cosa è: sopravvivere
Red Solstice 2 è un gioco di ruolo strategico in tempo reale e questo si traduce nel dover sempre essere all’erta quando si esplora e ci si inoltra su Marte. Questo perché la stragrande maggioranza dei livelli ci chiede semplicemente di sopravvivere a copiose ondate di creature che sciamano assetate di morte su di noi e sul nostro team di eroici soldati avventurieri. Il tutto senza dover studiare chissà quali complesse strategie…
Infatti, per sopravvivere, dovrai padroneggiare una serie di armi da fuoco e sparare a tutto ciò che ti si avvicina e per farlo avrai anche due modalità a disposizione: quella manuale e quella automatica. Noi abbiamo preferito di gran lunga la seconda considerando che la mira manuale non è sempre precisa a causa di controlli non propriamente idonei al pad.
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Da segnalare subito che nonostante la possibilità di essere giocato interamente da solo, Red Solstice 2 si sposa meglio in compagnia di amici (per un massimo di otto), garantendo sia un maggior divertimento sia un livello strategico più avanzata e complesso. Da soli, infatti, ci ritroveremo al comando unicamente del nostro personaggio con la possibilità però di dare ordini agli altri membri del team (comunque personalizzabili e potenziabili e tutti caratterizzati da una classe specifica).
L’IA alleata, ahinoi, non è delle migliori e spesso ti ritroverai qualche membro del team bloccato in elementi ambientali o semplicemente spaesato e vittima di orde nemiche. D’altro canto, anche i nemici non brillano molto per intelligenza, limitandosi prevalentemente a gettarsi contro di noi con una furia cieca e indiscriminata. I momenti d’azione sono scanditi da pochi momenti di reale “pace” mentre le nostre missioni riveleranno presto un problema non da poco: sono tutte molto simili e ripetitive.
L’azione su schermo e il modus operandi richiesto, infatti, può stancare velocemente, soprattutto in solitaria. In suo aiuto, ancora una volta, arrivano le campagne dei DLC aggiuntivi che provano a variare leggermente l’attività ludica standard la cui ossatura, però, permane molto (troppo) simile alla principale, risultando abbastanza ridondante soprattutto per le missioni secondarie. Queste, seppur palesemente noiose, hanno un’utilità essenziale nell’ambito della sezione “gestionale”.
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Gestire le risorse
Quando non si è sul campo di battaglia, infatti, saremo chiamati a occuparci delle varie strutture disseminate sul pianeta. Strutture che rischiano di subire non pochi problemi dalla diffusione del pericoloso virus che siamo chiamati a contenere in attesa di scovare una cura definitiva. Per contenere il virus saremo quindi chiamati a fare delle scelte tra cui quella di intervenire accettando determinate missioni secondarie o meno.
Sempre nell’ambito gestionale, saremo chiamati a investire risorse di vario genere per potenziare le strutture a nostra disposizione e anche l’equipaggiamento nostro e del nostro team. Il tutto fornendo non poche soddisfazioni e dimostrando una certa coordinazione tra missioni in battaglia e impiego del bottino che può dar vita a un ciclo in grado di smorzare leggermente la monotonia generale.
![Red solstice 2: survivors ultimate edition, recensione (playstation 4) Red solstice 2: survivors ultimate edition, recensione (playstation 4)](https://www.icrewplay.com/wp-content/uploads/2025/02/Red-Solstice-2-Survivors-Ultimate-Edition-recensione-1024x576.jpg)
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Red Solstice 2 si difende discretamente bene, offrendo ambienti vari e accattivanti con un colpo d’occhio generale coerente e gradevole. Certo, alcuni elementi vengono riciclati e molte aree di gioco ci vengono riproposte più volte, ma rimane comunque un’esperienza abbastanza vasta impreziosita da buoni effetti speciali. Peccato per la varietà dei nemici che poteva essere maggiore e per l’anonimato del protagonista e dei suoi alleati.
Il sonoro è in linea con l’atmosfera della produzione, risultando coerente e mai fastidioso. Buoni gli effetti sonori mentre è assolutamente apprezzata la presenza della lingua italiana. Da segnalare infine un’interfaccia generale, soprattutto nella fase da gestionale, che può spaesare chi non è abituato al genere e che richiede un po’ di tempo per studiare e padroneggiare i contenuti dei vari menù.