Con l’imminente uscita di Fatal Fury City of the Wolves, SNK ha riportato l’attenzione dei fan di picchiaduro su una delle loro saghe più vecchie… se non la più vecchia in assoluto, volendo considerare Art of Fighting come parte della stessa visto che avviene in continuity.
Esistono solo undici giochi di Fatal Fury, ma la situazione non è così chiara e ordinata come si potrebbe pensare a prima pelle (a meno che tu non abbia letto il mio articolo sull’universo SNK). Mi immagino un fan neofita che si avvicina alla saga e non sa che pesci prendere.
Nell’articolo di oggi li affrontiamo tutti, definendo chi è cosa, ma non solo. Li metteremo anche in ordine su una classifica basata totalmente sui miei gusti personali. In questo modo, se vorrai giocare solo i migliori, saprai quali scegliere e perché. Iniziamo.
Fatal Fury Top 11
11 – Fatal Fury: Wild Ambition
Partendo dal fondo, con ben poca sorpresa troviamo Fatal Fury: Wild Ambition. Questo è un remake del primo Fatal Fury solo realizzato in 3D e con un roster di personaggi che retconna la presenza di Li Xiangfei, Kim Kaphwan, Mai Shiranui, Yamazaki e persino Mr. Karate su Playstation.
Vengono inoltre introdotti due new entry: l’uomo di mezza età Toji Sakata e la wrestler Tsugumi Sendo. L’intento di Wild Ambition era nobile: portare Fatal Fury in un’era dove il 3D la faceva da padrone. Il problema è la realizzazione. Definirlo legnoso e brutto è dire poco.
10 – Fatal Fury: King of Fighters
Chiunque non l’abbia giocato sarà sorpreso di trovare il primo Fatal Fury così in basso, ma la questione è semplice: per quanto sia il gioco che ha dato il via a tutta la saga, non è poi così spettacolare e manca di molti degli elementi che hanno reso Fatal Fury popolare.
Non solo a livello di gameplay, la cui struttura simile a Street Fighter venne totalmente devastata dall’uscita di Street Fighter II, ma anche a livello di roster. Molti dei personaggi del primo Fatal Fury hanno fatto ritorno, ma difficilmente sono tra i più ricordati.
Certo, questo togliendo i tre protagonisti, Billy Kane e Geese Howard. Qualcuno si ricorda Michael Max, per esempio? La cosa per cui più si ricorda Fatal Fury è l’introduzione del combattimento su due linee, ma spesso lo si fa sotto una luca tutt’altro che positiva.
9 – Fatal Fury 2
Mi piacerebbe dire che, come per Street Fighter, il secondo capitolo della saga è quello che l’ha consacrata, ma non è assolutamente così. Per quanto Fatal Fury 2 faccia grossi passi avanti rispetto al predecessore, soprattutto lato gameplay, resta ben poco memorabile.
Questo gioco viene ricordato soprattutto per aver introdotto Kim Kaphwan e Mai Shiranui, ma a scapito di quasi tutti i personaggi del gioco precedente. Tutto per dei nuovi ingressi che sono tutt’altro che carismatici. Dei tre nuovi boss si salva solo Wolfgang Krauser.
L’altro fattore per cui viene spesso ricordato Fatal Fury 2 è l’introduzione delle Desperation Move che diventeranno poi uno standard dei picchiaduro SNK. Per il resto prova a sistemare il gameplay su due linee del primo, ma riesce solo a renderlo più complesso. Meh.
8 – Fatal Fury: First Contact
Purtroppo i giochi per Neo Geo Pocket Color o Game Boy Color hanno tutti lo stesso problema: le limitate capacità tecniche della console portatile che li obbligano a fare molti sacrifici. Fatal Fury: First Contact non fa eccezione, pur cercando di fare il possibile.
Il roster è praticamente una collezione di fan favorite con l’aggiunta di Alfred e Rick Strowd da Real Bout 2. E’ anche l’unico gioco in cui si può utilizzare Lao, personaggio che in Real Bout 2 veniva pestato da Strowd e che diventerà poi un Lilien Knight sotto B. Jenet.
Bisogna essere onesti, Fatal Fury: First Contact è un buon gioco per le limitazioni tecniche che ha dovuto affrontare, ma è ovviamente “impresentabile” a un fan moderno. Purtroppo è un problema comune per i giochi che sono usciti agli albori delle console portatili.
7 – Real Bout Fatal Fury Special: Dominated Mind
Sono sicuro che anche questa posizione sarà controversa, ma Dominated Mind ha secondo me molti grossi problemi. Lo scopo è nobile: dare finalmente un proseguimento canonico alla saga. Non ho mai capito però perché usare come base Real Bout Special e non Real Bout 2.
Per uno scopo nobile, abbiamo quindi un cast di personaggi ridotto e il risultato finale è mediocre. La storia stessa che contrappone Alfred a White, provando a introdurre questi come novelli Terry e Geese, è raccontata in modo frettoloso e approssimativo.
Il risultato finale è per me troppo mediocre e denota una pigrizia di cui SNK era decisamente popolata in quegli anni (vogliamo parlare di Samurai Shodown VI?). Come si dice, l’inferno è lastricato di buone intenzioni e Dominated Mind è a mani basse una delle piastrelle.
6 – Real Bout Fatal Fury
Real Bout Fatal Fury è il quarto gioco ufficiale della serie e l’ultimo effettivamente canonico al 100% fino a Garou. E’ anche il punto in cui la serie inizia davvero difficile da seguire, non ho mai capito perché non chiamarlo Fatal Fury 4 visto che viene dopo il 3.
In realtà c’era probabilmente l’intenzione di fare una specie di reboot visto che, pur riportando il roster di Fatal Fury 3, più qualche aggiunta importante, si torna a raccontare lo scontro tra Terry Bogard e Geese per un’ultima volta. E’ qui infatti che il secondo muore.
Tolta però quest’importanza storica, bisogna dire che è un gioco molto carente. Pochi personaggi, un gameplay semplificato un po’ insoddisfacente e quelle dannatissime vittorie per “out of bound” troppo facili da ottenere inficiano su un gioco che avrebbe meritato di più.
5 – Fatal Fury Special
Fatal Fury Special potremmo chiamarlo Fatal Fury 2.5 visto che è praticamente una versione aggiornata di quest’ultimo dove, a tutti i personaggi qui presenti, vengono aggiunti i tre grandi assenti originari del primo titolo, ovvero Tung Fu Rue, Duck King e Geese Howard.
La grossa differenza, però, che fa si che questo gioco sia sopra gli altri, è l’inclusione di Ryo Sakazaki come boss segreto. Per quanto oggi questa sembri una cosa da niente, fu una scelta talmente rivoluzionaria che spinse alla creazione di The King of Fighters. Mica poco.
4 – Real Bout Fatal Fury Special
Un po’ come l’entrata precedente, possiamo considerare Real Bout Fatal Fury Special come una specie di Fatal Fury 4.5 che corregge le mancanze di Real Bout Fatal Fury, sia dal punto di vista del gameplay che dei personaggi. Presenta persino alcuni elementi canonici.
Al cast di Real Bout Fatal Fury vengono quindi ri-aggiunti Tung Fu Rue, Cheng Sinzan, Laurence Blood e Wolfgang Krauser, quest’ultimo come nuovo boss. Geese Howard diventa un boss segreto e ha una specie di aura violacea a rappresentare la sua versione Nightmare, qui al debutto.
Ci sono persino quattro varianti alternative di Andy, Billy, Blue Mary e Tung Fu Rue e persino uno Iori Yagami in alcune versioni per un totale di 24/25 personaggi. Un numero notevole che, unito al gameplay riveduto e alla grafica strepitosa, rende il gioco uno dei migliori.
3 – Fatal Fury 3: Road to the Final Victory
So che in molti avrebbero messo Real Bout Fatal Fury Special sul podio, ma personalmente questo posto è riservato ad un titolo che porto nel cuore, ovvero Fatal Fury 3. Capisco che questa sia una scelta controversa, ma è la mia classifica e io adoro questo gioco.
Non solo Fatal Fury 3 include alcuni dei più noti personaggi della serie come Mai e Geese, ma tutti i debuttanti sono davvero carismatici (Hon-Fu, Bob Wilson, Sokaku Mochizuki e Franco Bash). Tra questi possiamo inoltre trovare Blue Mary e il mio prediletto Ryuji Yamazaki.
La cosa che però ho sempre amato tantissimo di Fatal Fury 3 è come la sua storia non si strutturi intorno al consueto torneo di arti marziali, ma sembra quasi di vivere in un film d’azione ambientato a South Town, con tanto di colpi di scena. Un esperimento, ahimè, mai più osato.
2 – Real Bout Fatal Fury 2: The Newcomers
Ci sono pochi dubbi sul fatto che Real Bout Fatal Fury 2 sia il miglior Fatal Fury classico, nonostante un enorme difetto di cui parliamo dopo. Non solo ripresenta tutto il cast di Real Bout Fatal Fury Special, ma ci aggiunge Lix Xiangfei, Rick Strowd e Alfred come boss segreto.
Non è però solo una questione di roster ampio perché, a livello di gameplay, Real Bout Fatal Fury 2 è il titolo che presenta la forma più riuscita del sistema a due linee introdotto dalla saga, sfruttando la seconda come schivata momentanea, anche da certe trappole ambientali.
La resa grafica di personaggi e stage è poi semplicemente straordinaria. Ha un solo colossale difetto, come detto: non ha storia. Non c’é un background, non è canonico, non viene detto quasi nulla sui personaggi nuovi, non si sa neanche perché Alfred sia un boss segreto. Nulla.
1 – Garou: Mark of the Wolves
Se il resto della classifica può stupire molti, credo che tutta la community concordi sul fatto che Garou: Mark of the Wolves, l’ultimo capitolo fino a ora di Fatal Fury, sia a mani basse il miglior gioco della saga… e di gran misura. Pensare che i rischi presi da SNK erano tanti.
Se ben vediamo Garou porta uno shift temporale che fa scomparire praticamente tutti i personaggi storici tranne Terry. Quanti giochi hanno provato a rilanciarsi in questo modo? Quanti hanno fallito? Diamine, Street Fighter ha tentato di farlo quattro volte e non c’é mai riuscito!
Il punto è che il gameplay è innovativo, divertente e dinamico, la resa grafica e favolosa e ognuno dei nuovi personaggi sprizza carisma da ogni poro, desideri saperne di più di ognuno di loro. Non è un caso se Garou è riconosciuto come uno dei migliori picchiaduro di sempre.
Fatal Fury – The Fighters’ Legacy Index
#001 – Street Fighter VI La Storia fino ad ora
#002 – Mortal Kombat I La Storia fino ad ora parte 1
#003 – Mortal Kombat I La Storia fino ad ora parte 2
#004 – Mortal Kombat I La Storia fino ad ora parte 3
#005 – Tekken 8 La Storia fino ad ora
#006 – Soul Calibur La Storia fino ad ora
#007 – Gladiator Che cosa è?
#008 – Blandia Che cosa è?
#009 – Kunio-Kun Che cosa è?
#010 – Kunio-Kun la Saga Originale
#011 – Kunio-Kun la Saga Nekketsu
#012 – Il Multiverso SNK Parte 1
#013 – Il Multiverso SNK Parte 2
#014 – Speciale Akuma (Chi è? La Storia! Oltre Street Fighter! Curiosità)
#015 – I personaggi di Fatal Fury City of the Wolves