Split Fiction è l’ultimo gioco dello studio Hazelight, situato a Stoccolma, che ci aveva già regalato perle come A Way Out e It Takes Two. Josef Fares, la mente creativa e stravagante dietro queste opere, propone perlopiù esperienze che si possano condividere; i suoi giochi, infatti, hanno tutti la particolarità di essere multiplayer e di richiedere sempre un minimo di due giocatori.
In Split Fiction, uscito lo scorso 6 marzo, i due personaggi principali sono Zoe e Mio, aspiranti scrittrici che rimangono intrappolate in una simulazione che le catapulta nelle loro stesse storie. Ognuna di loro ha un background e una motivazione che le ha spinte a trovarsi lì, oltre che evidenti discordanze nella creazione di mondi immaginari, e durante il viaggio scopriranno cose importanti l’una dell’altra.

Un videogioco non basta: Split Fiction alla conquista del cinema
Forse anche per il fatto che recentemente i tempi tra l’idea e la produzione tendono ad essere più tempestivi, Hazelight ha già deciso di voler fare anche un film basato su Split Fiction, in collaborazione con Story Kitchen: la compagnia fondata dal produttore di Sonic starebbe già lavorando anche alla trasposizione di It Takes Two.
Infatti, sono già aperti i casting per gli attori, regista e l’intera compagnia, anche se probabilmente è una battaglia in cui vincerà chi è disposto ad investire di più.