Pubblicato e sviluppato da Minimol Games in sinergia con Hawthorn Games, Chessarama è una collection di giochi a tema scacchi che provano a offrire diverse tipologia di sfida sfruttando e mutando costantemente le regole base degli scacchi. Si tratta quindi di una serie di sfide catalogabili nel genere dei puzzle game che saprà mettere alla prova la tua logica. Noi abbiamo affrontato ogni singolo gioco su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione!
Chessarama e nuovi modi di giocare a scacchi
Chessarama è una collection di titoli incentrati sugli scacchi pubblicata per la prima volta a dicembre del 2023 (qui la nostra recensione per la versione Steam) e che punta a traslare le regole base in modi più o meno originali. Questo priva l’opera di qualsivoglia tipologia di narrazione che viene sostituita da una serie di tutorial, uno per ogni tipo di gioco. E parlando di questi, abbiamo diverse situazioni, alcune molto accattivanti e ben riuscite, altre decisamente meno.
Tra le più interessanti ma anche più complesse, abbiamo la campagna del gioco Soccer Chess che vede una sorta di partita di pallone solo fatta a scacchi e dove il nostro obiettivo principale è proprio quello di segnare un goal sfruttando le regole degli scacchi a seconda della situazione fornita dal livello di turno. Parliamo di livelli perché ogni gioco è composto da una determinata sequela di livelli dal livello di sfida crescente.

E parlando di difficoltà, proprio questa subisce una vertiginosa accelerata in alcune determinate campagne offrendo degli ultimi livelli esageratamente complessi. Allo stesso modo, ci sono dei primi livelli estremamente banali e completabili in una manciata di minuti. In questo caso specifico, parliamo di una delle campagne meno ispirate, quella denominata Farm Life. Qui il nostro scopo è quello di dar vita ai nostri campi passandoci sopra seguendo sempre le regole dei pezzi degli scacchi.
Decisamente più action è invece la campagna di Lady Ronin dove dovremo eliminare una serie di nemici prima di poter raggiungere e far fuori il nostro rivale: lo Shogun. A questi titoli elencati fin’ora se ne sommano altri per un totale di otto: Dragon Slayers, Last Stand, Pawn Mania e Knight Supreme. Di questi evidenziamo titoli più strategici come Dragon Slayer dove saremo bersagliati dal drago, nostro bersaglio da raggiungere, di turno in turno. Il totale delle sfide proposte da Chessarama è di oltre 100 ma non nascondiamo che, nonostante una buona varietà di situazione, la monotonia ludica si è affacciata comunque abbastanza velocemente.

Come gli scacchi ma in tanti modi diversi
Chessarama è pensato per chi ama gli scacchi e per partite relativamente mordi e fuggi e, includendo anche una modaltà di “scacchi tradizionale”, possiede anche una piccola parentesi per i collezionisti, con diversi modelli di scacchi a tema da sbloccare. A questo, si somma anche la valutazione alle diverse sfide (con alcune del tutto opzionali) che andremo ad affrontare nella campagna principale.
Il gameplay, neanche a dirlo, è quello classico degli scacchi. L’unica cosa che dovrai fare è selezionare un pezzo e indicare dove spostarlo (inutile dire che con pad è meno comodo e immediato rispetto al mousa ma ci si abitua velocemente), seguendo sempre le regole originali per ogni singolo pezzo in termini di direzione di spostamento e numero di caselle percorribili. Sì, la scacchiera cambia, sia morfologicamente che contenutisticamente ma di fondo, l’ossatura del gioco degli scacchi, è immutata.
La creatività spalmata nelle varie sfide è sicuramente innegabile così come il livello di sfida, come già accennato prima, assicura ore e ore di gioco. A tutto ciò si somma anche una modalità “battaglia” con sfide extra e diversi livelli di difficoltà e anche delle sfide giornaliere e settimanali che mirano ad allungare la longevità del titolo.

Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Chessarama è sicuramente accattivante e riesce, nel suo piccolo, a riproporre gli scacchi in innumerevoli versioni diverse con alcune decisamente più riuscite di altre. Le animazioni, semplici, funzionano e sono coerenti con l’obiettivo proposto che include quello di non snaturare eccessivamente la base degli scacchi con tanto di rigidità delle pedine. Noi abbiamo apprezzato i diorama proposti nonostante tendano a ripetersi di campagna in campagna.
La colonna sonora presta invece il fianco a qualche critica, soprattutto in merito a una certa ripetitività di fondo che va ad appesantire un’esperienza già di fondo ripetitiva. Da segnalare, invece, la gradita presenza della lingua italiana, utile soprattutto per la spiegazione delle regole delle varie campagne. Infine, il titolo si difende bene in entrambe le modalità dell’ibrida Nintendo anche se in quella portatile abbiamo riscontrato qualche lieve rallentamento in più.