Sviluppato e pubblicato originariamente da Sunsoft e ora riproposto grazie a Ratalaika Games, Feudal Bros – Tonosama #1 è la trasposizione fedele del titolo risalente al lontano 1995 e mai approdato oltre il suolo Giapponese. Si tratta quindi di un picchiaduro arcade in 2D completamente inedito per noi. Siamo quindi piacevolmente tornati indietro nel tempo con la nostra Nintendo Switch ritrovandosi ad affrontare un’avventura davvero sopra le righe e questa è la nostra recensione.
Feudal Bros e la storia di due imbecilli
La trama di Feudal Bros – Tonosama #1, in breve Feudal Bros, è decisamente sopra le righe e funge da collante surreale al vero fulcro pulsante dell’opera che, come facilmente intuibile, è il gameplay. Nel dettaglio, ci troviamo nel periodo Edo, in Giappone e, se si gioca da soli, il titolo inizierà subito col chiederci chi dei due protagonisti impersonare.
Ma prima di affrontare la storia, è bene raccontare la storia del gioco stesso e la sua attuale versione. Come anticipato, Feudal Bros è un titolo targato Sunsoft, ex esclusiva Giapponese e pubblicato originariamente nel 1995 per Super Famicom. La versione inedita in inglese è quella curata da Ratalaika Games e si tratta di una trasposizione fedele del titolo originario a cui sono state aggiunte alcune modalità per renderlo più accessibile.

La trasposizione è praticamente identica a quella vista per un altro titolo firmato Ratalaika Games, ossia: Justice Ninja Casey (di cui puoi recuperare la nostra recensione). Ed è proprio con quest’ultimo titolo, che Feudal Bros condivide diverse criticità che andremo ad analizzare nei rispettivi paragrafi. Per ora ti basti sapere che l’interfaccia che funge da emulatore del titolo risulta la medesima di Justice Ninja Casey (di cui puoi recuperare la nostra recensione) e quindi anch’essa confusionaria, esteticamente discutibile e non molto intuitiva.
Tornando alla storia di Feudal Bros, come dicevamo la storia ha ben due protagonisti, entrambi nobili ed entrambi idioti. Il gioco ci porta in un’era di pace assoluta dopo momenti burrascosi ma… tale pace non piace ai nostri protagonisti. Il primo, Lord Baka, feudale giapponese, si annoia terribilmente e vorrebbe tanto fare casino e girare il mondo. Il secondo, il Principe Bouffon, un nobile Francese straripante di stereotipi, vuole semplicemente raccattare ricchezze su ricchezze e si ritrova a girovagare per il Giappone proprio per tal motivo.

Ebbene, entrambi gli imbecilli, sono protetti dai rispettivi genitori defunti ultra muscolosi e probabilmente fautori dei loro poteri. Questo perché i due idioti possono trasformarsi in versioni alternative ed estremamente muscolose (in bilico tra Jojo e Ken il Guerriero) per affrontare al meglio i nemici che gli si pareranno dinanzi. Come forse avrai intuito, Feudal Bros non brilla per profondità narrativa e scommette tutto sul no sense, sull’idiozia dei personaggi e sulla messa in scena di nemici e location.
Sì, perché dal Giappone ben presto ci ritroveremo a girare il mondo e qui gli stereotipi, localizzabili soprattutto nelle tipologie di nemici sempre più assurdi e impensabili, si sprecano… eppure proprio tale umorismo estremamente Giapponese e sopra le righe, riesce a dare un po’ d’identità a un titolo altrimenti fortemente sciapo e ludicamente problematico. Problemi che andiamo subito ad affrontare nel prossimo paragrafo!

Salviamo il mondo con stupidità
Feudal Bros è un action game in 2D a scorrimento orizzontale o verticale e dall’anima nostalgica e arcade e con ludicamente terribili mini momenti da platform. Banalmente, ci viene chiesto di andare dal punto A al punto B, eliminando una marea di nemici e affrontando il boss di fine livello. Il gioco è diviso in diverse mappe a loro volta composte da livelli. Quelli con segnalino rosso sono i livelli essenziali per progredire mentre quelli “blu” sono opzionali.
In realtà, affrontare un livello blu andrà a rendere il rosso più semplice oltre a darci la possibilità di fare pratica con un titolo che comunque ha un livello di difficoltà standard da non sottovalutare. I boss dei livelli blu non affrontati, infatti, andranno a sommarsi a quello del livello finale. Viceversa, affrontare tutti i livelli blu, eliminerà i boss extra dal mondo rosso e non solo, sbloccherà anche un livello bonus (uno per mappa).

Tale livello bonus si traduce in un minigioco, ne sono di due tipi, che possono garantire, in caso di successo, un bonus passivo perenne alle statistiche del nostro personaggio (come l’energia vitale). E parlando dei personaggi, i due idioti si distinguono per tipologie di attacco che vede, ad esempio, il tipo francese in grado di lanciare rose a distanza mentre il giapponese affronta i nemici a colpi di sventagliate.
Come prevedibile, le mosse standard non sono granché ma servono a riempire una barra speciale che ci permetterà di trasformarci temporaneamente nelle nostre controparti erculee. Tali giganteschi personaggi sovraccarichi di muscoli, sono in grado di sterminare chiunque, boss inclusi, con un paio di colpo… abbattendo, di fatto, l’intero livello di sfida del gioco.

Livello di sfida che viene ulteriormente affievolito dalle aggiunte user friendly di questa nuova edizione. Torna la funzione rewind e turbo per tornare indietro nel tempo o velocizzare l’azione su schermo. Presente anche la possibilità di salvare quando preferisci a patto di usare il menù di gioco dell’emulatore e non quello del gioco originale. A tutto ciò si sommano filtri grafici, una galleria e il classico jukebox ma, soprattutto, la funzione dei trucchi.
Questi ultimi abbattono del tutto la difficoltà, rendendoci immuni, o con energia infinita o dandoci anche l’occasione di far durare la trasformazione in eterno. Insomma, dei classici trucchi che rompono il gioco ma permettono a tutti di giungere alla fine senza perdere troppo la pazienza. E di motivi per perderla ce ne sono molti… partendo da un feedback dei colpi non sempre appagante e preciso fino a bug grafici di vario genere e a rallentamenti a schermo davvero fastidiosi. Più cose si muovono contemporaneamente, più è difficile giocare a Feudal Bros. Il titolo fatica troppo nel restituire una buona fluidità il che è un peccato considerando la natura molto semplice del titolo.

Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Feudal Bros è pura nostalgica in pixel e inizialmente funziona. Così come funziona la buona varietà di nemici, tutti fortemente legati agli stereotipi del mondo. Peccato che non tutto funziona bene e che le location, seppur varie, rimangono un po’ troppo anonime e pigre. Inoltre, bisogna evidenziare come, di fatto, questa edizione non è neanche una remastered ma una trasposizione fedele di un’opera molto vecchia e già al tempo considerata inferiore a competitor diretti come Pocky e Rocky.
Il sonoro si difende discretamente grazie a sonorità nostalgiche e con musiche gradevoli ma poco memorabili. Discorso simile per gli effetti acustici. Da segnalare, infine, l’assenza della lingua italiana seppur la mole di testo a schermo sia abbastanza scarsa e di facile comprensione.