Quando non si capisce di cosa si parla iniziano i problemi
Da pochi giorni é iniziata ufficialmente l’avventura piratesca di Sea of Thieves. Il gioco Rare però sembra che non sia stato capito appieno dai videogiocatori. Ora proverò a spiegare, a chi non se ne intende, cosa significa la parola “sandbox”.
Questo nome definisce quel tipo di videogiochi in cui al giocatore viene data la possibilità di agire, ma senza vincolarlo o forzarlo. Prendiamo in esempio Minecraft: esistono mille modi diversi per giocarci, no? Io ad esempio preferisco trovare un appezzamento di terra, mettere la difficoltà hardcore e cercare di sopravvivere. Io sto effettivamente giocando senza che nessuno mi imponga come farlo. Questo è essenzialmente il significato di Sea of Thieves. Vi viene data una nave e numerosi attrezzi e con quelli potete andare dove volete nella mappa, senza che nessuno vi possa dire che quello che fate sia giusto o meno. Vi rifiutate di seguire le mappe? Potete sempre esplorare alla ricerca di relitti o segreti sulle isole, ma anche votarvi al PvP e assaltare altri giocatori e rubare i loro averi.
Ho letto numerosi commenti riguardo al costo del gioco, di quasi 70€. Moltissime lamentele sul fatto che “il prezzo non é in linea con quello che il gioco offre”, ma ne siamo sicuri? Se un prodotto videoludico riesce ad offrire ore ed ore di intrattenimento, senza contare che sicuramente gli sviluppatori continueranno ad aggiungere contenuti, allora forse vale la spesa. Non vi ispira la possibilità di sfruttare uno dei sistemi di navigazione migliori mai fatti in un videogioco e di poter non avere vincoli in esso? Liberissimi di crederlo.
Bisogna però ricordare che esiste Xbox Game Pass e, udite udite, vale anche per PC. Con il suo (veramente modico) prezzo di 10€ mensili, coprendo ogni prodotto esclusivo e non uscito per console e PC sin dal day one, potrete provarlo anche senza spendere il prezzo pieno. Ancora poco convinti? Il Game Pass vi offre 14 giorni di prova gratuita.
Pensierino
Prima di lamentarsi bisognerebbe provare il gioco in questione. Probabilmente io parlo da affezionato, essendo un fan della libertà di esplorazione, ma rimane il fatto che la qualità di un videogioco dovrebbe essere soggettiva. Perciò andate a spendere un paio d’ore, esplorate, fatevi assaltare e assaltare a vostra volta, sbattete con la nave diverse volte prima di imparare, ma provatelo.
Parlare con i dati alla mano vi offre la possibilità di dare forza alle vostre opinioni. Fate in modo di non essere a distanza di tiro dei miei cannoni, però.