Il dono dei Naaru, costretti alla fuga
Sicuramente li avrai visti, gli alieni Draenei. In World of Warcraft ci sono tante cose strane, dopotutto, perciò se hai sete di conoscenza, cerca il vecchio alla locanda, ma ormai sai già come funziona, no?
Guarda guarda chi è tornato a fare compagnia a questo vecchio brontolone! Siediti ragazzo, perchè le storie di Draenor non sono affatto finite. Oste, una pinta bella colma per il mio amico qui, grazie! Dunque: stavolta ti parlerò dei nobili draenei, una delle razze che più ha sofferto a causa della Legione Infuocata.
Devi sapere che il pianeta d’origine dei draenei è molto lontano e che la loro razza nemmeno si chiama così! Infatti il vero nome del loro popolo è eredar, mentre il loro pianeta si chiama Argus. Sei sorpreso, vero?
I draenei sono una razza talmente antica e lontana che le loro origini si sono perse nel tempo. Esseri mistici, potenti e dalla spiccata intelligenza e curiosità, sono in grado di vivere per mille vite umane, alcuni sembrano addirittura aver dimenticato la loro vera età. Su Argus questa razza abitava e prosperava, sempre alla ricerca di sapere e conoscenza, unendo magia e tecnologia attraverso l’uso di speciali cristalli e sotto la guida di diversi capi, tre per essere precisi: Velen, Archimonde e Kil’Jaeden.
Esatto ragazzo, hai capito bene. Archimonde e Kil’Jaeden erano una volta i capi della loro razza, ma qualcosa li portò alla deriva dalla Luce che gli eredar adoravano. Infatti il titano Sargeras, già a comando della Legione Infuocata, era alla ricerca di servitori che unissero le forse per il bene dei demoni, quando scoprì la potenza degli eredar. Attratto dalle idee e dalle mire espansionistiche nei piani della Legione, egli offrì potere ai tre eredar, ma solo uno di essi rifiutò. Velen aveva avuto in visione l’arrivo dei demoni e provò con tutte le forze a convincere i suoi compagni a non accettare, ma essi erano accecati dal desiderio di conoscenza e cedettero, mandando così in rovina la loro nobile razza.
Argus divenne il pianeta principale della Legione e molti altri eredar si unirono alla campagna di Sargeras. Il profeta Velen, però, pregò la alla ricerca di aiuto: in quel momento egli vide in visione i Naaru: una razza antica come l’esistenza stessa. Esseri intelligentissimi, fatti di cristalli luminosi e frammenti della Luce stessa, che vagavano per il Grande Vuoto alla ricerca di un compito. In quel momento il profeta e i membri della sua razza che cercavano aiuto ricevettero la benedizione dei Naaru, che diedero loro la possibilità di scappare dal loro pianeta. Diedero loro la Genedar, una nave dimensionale che li portò alla ricerca di un nuovo pianeta da abitare: da quel momento i membri della razza di Argus in fuga presero il nome di Draenei, ovvero “gli esiliati”.
Essi vagarono per il Vuoto per tanti anni, visitando altrettanti luoghi e vivendo con la promessa dei Naaru, la promessa di una “Armata della Luce” che avrebbe distrutto la tanto odiata Legione. I draenei adoravano i Naaru e cominciarono a credere nella Luce, arrivando ad essere una delle razze più a contatto con questa forza universale potentissima e benevola, tanto da plasmare i loro caratteri in pacati e caritatevoli. Guardati intorno, ragazzo: raramente si vede un draenei dare di matto, no? Esattamente. Loro arrivano a dare la vita per salvarne un’altra: giganti buoni dal cuore gentile. Non credere però che essi siano solo carezze ed abbracci, però, dato che i loro paladini e sacerdoti sono estremamente potenti.
Draenor: una nuova casa
Finalmente la Luce trovò un pianeta adatto alla vita dei draenei, che venne poi chiamata dai loro nuovi abitanti “Draenor”. Qui la storia la sai già: vissero per secoli in comunione con gli orchi, fino all’arrivo della Legione Infuocata che decimò i poveri draenei, attaccandoli direttamente nella loro città più grande: Shattrath.
In moltissimi morirono, mentre altrettanti venivano mutati dalla potenza del Vil in versioni corrotte di loro stessi, tra cui il potente sciamano Nobundo. I pochi che rimasero intoccati, tra cui Velen, si ritirarono cercando salvezza nei territori limitrofi. Dopo che la sete di conquista degli orchi si spostò su Azeroth attraverso il Portale Oscuro, i draenei vennero in contatto con nuove razze. Tra queste vi erano gli elfi del sangue, guidati dal principe Kael’thas e da Illidan. Questi due nomi non ti sono nuovi, ma spiegare tutto ora mi sembra eccessivo, no? Non creiamo confusione.
Questi nuovi esseri cercavano di combattere i demoni, anche se uno di loro era un demone a tutti gli effetti. Illidan era, infatti, corrotto dalla Legione stessa, ma ad essa opponeva resistenza ed insieme a potenti guerrieri in aiuto ai draenei riuscirono a liberare una buona parte dei territori dei loro abitanti, per poi prendere il possesso di quello che verrà poi chiamato Tempio Nero: la nuova casa di Illidan e dei suoi servitori.
Gli elfi del sangue, però, affamati di potere e di mana, cominciarono ad impazzire e rivoltarsi contro i draenei stessi, così essi scapparono ancora una volta, trovandosi in netto svantaggio a causa delle enormi perdite. Gli infidi seguaci di Kael’thas riuscirono, però, a sabotare la nuova nave, chiamata Exodar, guastando il meccanismo di trasporto dimensionale, mandandoli nella Distorsione Fatua.
La fine dei viaggi
I fuggiaschi finirono a schiantarsi con la Exodar in un nuovo luogo, due isole per essere esatti. Senza sapere dove fossero finiti, iniziarono subito a soccorrere i feriti, grazie al potere della Luce. Dopo aver sistemato alla meglio il disastro causato, i poveri draenei cercarono di esplorare il nuovo mondo, incontrando i misteriosi elfi della notte, già membri della potente Alleanza, da cui impararono le storie dei gloriosi guerrieri e la storia della loro nuova abitazione: Azeroth.
Non tutti i draenei sono fuggiti da Shattrath, però. Mentre i membri della Exodar si davano alla fuga, alcuni rimasero nella loro città-tempio, subendo gli attacchi di Illidan e delle sue forze armate, ormai completamente fuori controllo. In questo momento alcuni elfi del sangue si presentarono alle porte di Shattrath e deposero le armi. Essi chiesero asilo e spiegarono di essere in contrasto con la follia di Kael’thas e Illidan ed i draenei, di buon cuore, li accettarono. Le visioni dei Naaru avevano spinto gli elfi a questa nuova alleanza tra razze e dai draenei impararono il culto della Luce, ma questa è un’altra storia.
Ragazzi che serata, questa! Piaciuta la storiella ragazzo? Spero proprio di sì, così posso raccontartene altre. Guarda vedo i tuoi amici alla porta della locanda: ti lascio dunque alle tue imprese eroiche. Vai e vinci anche per me, giovanotto. Ci vediamo sempre qui.