Avete presente l’avviso all’inizio di ogni trailer, no?
Migliaia di anni fa l’uomo si è evoluto in quello che è oggi, una macchina biologica che progetta macchine artificiali. Questa descrizione risulta essere però molto semplice e bisogna chiedersi: cosa differenzia l’uomo dagli altri animali? I motivi sono tanti, ma in questa sede ci occuperemo di solo uno di essi, ovvero la concezione del bello.
Avrete sicuramente letto il titolo e vi starete chiedendo che cosa centra la premessa che ho appena fatto, no? Benissimo: senza la concezione di “rappresentazione grafica” non esiste il concetto di censura, ovviamente. Con il passare degli anni l’uomo è diventato sempre più capace nelle arti, sempre più bravo e più vicino a rappresentare la realtà, ma allo stesso tempo, col crescere della civilizzazione, sempre più pudico.
Potremmo tirare in ballo la questione della religione, ma diventerebbe un po’ noiosetto il discorso, quindi ci basta sapere che ad un certo momento nella storia dell’uomo c’è stato il bisogno di capire quando, a discrezione di chi guarda, l’opera che si sta osservando sia troppo esplicita per l’osservatore.
Finish Him!
Non staremo a parlare di ogni tipo di arte, ovviamente, ma solo quella videoludica che, come ogni rappresentazione grafica, viene sottoposta alla censura. I due tipi di contenuto che solitamente si vanno subito a censurare sono quelli violenti e quelli sessuali, seguiti poi da altri tipi minori.
Pensando al concetto di violenza non si può non pensare a titoli come Carmageddon, Mortal Kombat, Manhunt, Grand Theft Auto e tanti altri. Sostianzialmente se si parla di videogiochi è difficile non considerare la violenza come uno dei contenuti più usati. Se ci pensate anche Super Mario usa pugni e calci, così come i nostri idoli dell’infanzia, no?
Ovviamente titoli come quello dello stereotipatissimo italiano rischiano meno di impressionare il pubblico giovane, soprattutto se messi a confronto con gli altri citati prima. Sangue, armi, omicidi e odio: questo è quello che attira di più l’attenzione di chi censura.
Poi ovviamente si deve parlare anche dell’aspetto sessuale, cosa che colpisce più spesso i personaggi di sesso femminile. Creare icone femminili dalle forme generose e dai vestiti succinti è una delle manovre di marketing più gettonate, non solo nei videogiochi ovviamente. Basti pensare ai tantissimi dating simulator o prodotti, soprattutto asiatici, che vediamo sugli scaffali.
Ovviamente la violenza non esclude la sessualità, basti vedere RapeLay: un gioco che ci farà vestire i panni di uno stupratore, che dovrà abusare in modo violento di una madre e le sue due figlie.
Ovviamente ci sono tanti altri motivi per cui si attiva la censura, come le droghe e l’istigazione all’odio, ma principalmente violenza e sessualità sono quelli che più attirano l’attenzione. Anche la piattaforma Steam ormai da qualche tempo ha stretto la cinghia sui contenuti che gli sviluppatori possono pubblicare e noi di ICrewPlay ne abbiamo parlato in un altro articolo.
Bene o male?
Veniamo ora alle mie considerazioni riguardo alla faccenda, che le premesse sono già state fatte. Il fatto che esista la censura è, per me, di solito un bene ed è giusto che i contenuti vengano suddivisi in fasce d’età, per evitare di impressionare troppo bambini o adolescenti, rimane però anche da considerare quando la censura diventa un po’ esagerata.
Ritengo, ad esempio, che il rifiuto di mostrare le svastiche naziste da parte del governo Tedesco sia una mossa sbagliata, trattandosi di un periodo storico, per quanto infausto, che tutto il mondo conosce. Senza contare che in quasi ogni contesto videoludico, se nel gioco c’è qualcuno che porta una svastica, sarà un avversario.
Trovo anche che bandire un gioco sia una mossa azzardata ed esagerata (come viene spesso fatto in paesi come il Regno Unito e l’Australia), essendo che raramente i contenuti di un opera davvero influiranno sulla mentalità di un adulto. Carmageddon e GTA non facevano venire voglia di investire le persone, così come Manhunt non mi ha mai spinto ad uccidere tutti quelli che ho intorno.
Il discorso cambia un po’ per quanto riguarda l’aspetto sessuale del videogioco. Non vedo assolutamente come sbagliato il contenuto sessuale, qualsiasi sia la sua quantità, che ovviamente deve essere specificato già dalla copertina. Non credo che una persona nuda possa minare alla salute mentale di un adulto medio, magari può solo far diventare ciechi.
Badate bene: questo discorso non lo faccio da uomo, ma da persona. Il sesso è una cosa che succede nella vita di praticamente tutti e, magari, si potrebbe trovare addirittura il modo di rappresentarlo in modo educativo per un ragazzo adolescente, no?
Ovviamente non vado nemmeno a menzionare quando violenza e sessualità si uniscono. Titoli come RapeLay non dovrebbero nemmeno vedere la luce, perchè non c’è davvero niente di divertente nella violenza sessuale. Possiamo vedere la violenza nel videogioco come liberatoria: spesso capita di sentirsi frustrati e nulla ci fa sfogare di più di una partita a DOOM, giusto?
L’omicidio e la violenza non fanno parte della vita comune di una persona media, mentre la sessualità si, quindi trovo sbagliato promuovere la violenza sessuale, che trovo personalmente ingiustificabile e disgustosa.
Fin
Mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate della censura e del fatto che, certe volte, viene usata in modo un po’ improprio. Ovviamente non è solo un discorso riservato ai videogiochi, ma ne abbiamo parlato anche riguardo gli anime ed i manga, dove spesso la censura italiana colpisce davvero duro.
Alla prossima!