Mettiamo caso che l’umanità assista ad una invasione aliena, atta a catalogare e studiare la popolazione terreste, tutt’altro che pacifica, invasione che si conclude con la (quasi) conquista della Terra… Voi cosa fareste? Se la risposta è “Armarsi con oggetti di distruzione grandi quanto delle utilitarie”, allora Mothergunship è probabilmente quello che cercate. Un bullet hell in prima persona, con mappe generate randomicamente, in cui vestiremo i panni di una delle reclute dell’ultima speranza per il pianeta Terra, che dovrà scontrarsi faccia a faccia con la feccia aliena, fino ad arrivare al cervello centrale, ovvero la stessa Mothergunship.
Prima di partire con la recensione, ci tengo a specificare che lo abbiamo provato per la sua versione PlayStation 4 ma potete trovarlo anche su PC e Xbox One. Ora, se questo non vi fosse bastato, vediamo insieme i vari aspetti di questo titolo folle!
Come si usa ‘sto coso?
Come giusto che sia, il gameplay è la parte più importante in questo tipo di videogiochi. Mothergunship ci propone un mix rischioso, ovvero come detto prima uno sparatutto in prima persona con meccaniche bullet hell. Questo significa che non solo dovremo evitare il numero impressionante di colpi diretti verso di noi, ma dovremo farlo in prima persona, cosa che rende più difficile rendersi conto di quello che abbiamo intorno. Infatti il livello di sfida non è da principianti: il gioco risulta a volte (per essere buoni) piuttosto implacabile, cosa che è davvero positiva.
Avremo la possibilità di poter craftare le nostre armi, ma parleremo di questo in separata sede. Tra dialoghi veramente divertenti e battaglie tostissime, noteremo che i controlli funzionano a dovere e in combattimento, dopo un po’ di pratica, risulterà tutto abbastanza reattivo e scorrevole. Qualsiasi rallentamento sarebbe stato una vera mazzata per questo titolo, data la necessità di dover reagire in fretta alle orde di alieni. Con controller ci si trova abbastanza bene, anche se probabilmente gli utenti PC troveranno l’azione un po’ più fluida.
Quante cose al mondo puoi fare…
In Mothergunship possiamo affrontare diversi tipi di modalità di gioco differenti:
- Campagna: la parte principale del gioco, la storia. Divisa in diverse missioni in stage creati proceduralmente, fino ad arrivare al combattimento finale con la Mothergunship;
- Modalità Infinita: quante navi possiamo far esplodere prima di cadere in battaglia? Questa modalità ci metterà contro una serie infinita di incontri randomici, tenendo conto dei nostri progressi come “record”;
- Modalità Sandbox: simile alla modalità Infinita, ma in Sandbox potremo creare qualsiasi tipo di arma. Sostanzialmente un mega poligono di tiro!
Senza contare le missioni aggiuntive::
- Mothergunship Dungeon: una serie di campagne create proceduralmente, da affrontare come una versione simile alla Campagna, che però ci darà ricompense più prestigiose in base alla nostra bravura.
- Nightmare: un’ unica missione, ma al massimo della difficoltà. Buona fortuna?
- Xp, Coins e Gunparts: tre modalità divise dove potremo farmare liberamente esperienza, moneta di gioco e parti delle armi.
…costruire, inventare!
Parliamo un secondo del crafting delle armi. Voglio staccarmi un secondo dalla mia figura “professionale” di redattore e parlarvi da collega videogiocatore: ci sono poche cose che riescono ad attirare la mia attenzione di un’arma gigantesca con cui demolire i miei nemici. Ricordate la BFG di Doom (acronimo che non starò a spiegare, per tenere tutto più family friendly)? Benissimo allora, perchè le armi craftabili in questo gioco possono davvero essere enormi e distruttive.
Il crafting è abbastanza semplice: nell’Armeria, dopo ogni missione, possiamo creare o modificare la nostra arma, utilizzando pezzi trovati in missione o comprati nel negozio. Nonostante la creazione sia composta solo da una “griglia”, tre tipi di parti e la nostra fantasia, creare la nostra arma può rivelarsi un’ulteriore sfida aggiunta. Creare, infatti, un’arma troppo scomoda potrebbe compromettere la nostra capacità di reazione, nonostante possegga una potenza di fuoco immensa. Questa idea è davvero molto buona, segno di un reale interesse da parte del team di Grip Digital di fare le cose per bene.
Michael Bay chi?
Veniamo ora all’aspetto visivo di Mothergunship, che è sicuramente più che positivo. Un Unreal Engine 4 usato bene, in grado di soddisfare la nostra sete di demolizione e di esplosioni, con effetti grafici ben realizzati. I colpi delle nostre armi, poi, possono avere davvero un impatto notevole e gradevole, per occhi che non sono mai stanchi di vedere la devastazione che possiamo creare con i nostri utensili di morte.
Più che positivo, certamente, ma poteva essere sfruttato ancora di più. Se le esplosioni e gli effetti delle armi sono ben realizzati, tutto il resto un po’ meno, come se fosse avvolto da una patina plastificata. Non è sicuramente brutto alla vista, una piccola mancanza di cura degli sviluppatori, che penso possano dimostrare molto di più con un prossimo lavoro. Le capacità non mancano di sicuro, dimostratecelo!
Parla più forte, faccio troppo casino!
Dopo il video, ecco l’audio! Una fusione di musica elettronica e metal ci accompagna durante le nostre battaglie, pompando ulteriore adrenalina. Se l’aspetto visivo peccava un po’, l’audio invece soddisfa eccome. I suoni dei colpi sono ben fatti, sia le nostre che quelle avversarie. Esplosioni credibili, effetti generali resi davvero bene e, soprattutto, un doppiaggio che va dal buono all’ottimo.
Essendo un gioco che punta all’ironia e al divertimento, le voci sono state fatte per marcare ancora di più questo sentimento costante di trovarsi in una versione caricaturale di un post-apocalittico. La classica invasione aliena, ma molto più divertente!
Anche le cose belle finiscono
Vorrei poter descrivere questo gioco da professionista, ma è davvero troppo caciarone, caotico ed esplosivo per farlo (ed è una cosa buona). Se Grip Digital si fosse impegnata giusto quel poco in più, avremmo tra le mani un degno rivale all’ultimo Doom, secondo i miei gusti. La possibilità di potersi creare la propria arma rende questo gioco doppiamente interessante, rigiocabile e godibile. Un gioco non perfetto, con qualche sbavatura: error(ini) che devono essere una spinta per gli sviluppatori a fare ancora meglio, perchè perfettamente in grado di poter dare a noi giocatori un’ottima esperienza di gioco.
Il tasso di sfida è alto, ironico quanto basta ed esplosivo: Mothergunship riesce a fare quello che molti giochi non fanno, ovvero divertire il giocatore e incollarlo allo schermo. Il costo si aggira intorno ai 25€ per le versioni digitali, un prezzo che condivido e trovo giusto per il titolo. Tante buone idee, tanta distruzione e non dimenticate: la Terra ha bisogno di voi!