Se vi piacciono i pirati ed avete apprezzato le battaglie navali di Assassin’s Creed, sicuramente sapete già quanto possano essere epiche e soddisfacenti, oltre che estremamente divertenti
Sentirsi capitano di una nave pirata in combattimento è una sensazione molto bella, che può regalare diverse soddisfazioni a tutti coloro che amano questo ruolo.
Se poi avete anche un visore VR, molto probabilmente avrete già messo gli occhi su Furious Seas, titolo completamente votato alla realtà virtulae, che propone un gameplay molto fluido e divertente, interamente incentrato sulle battaglie navali.
Perché salpare?
Il movente che ci spinge verso le nostre peregrinazioni è, in verità, molto banale. Infatti, non avremo una vera e propria trama ad accompagnare le nostre gesta, che saranno invece definite da una semplice contestualizzazione: siamo dei cacciatori di taglie.
All’inizio di ogni missione avremo il ritratto di un ricercato, che sarà accompagnato da una taglia. Il nostro compito sarà quello di rintracciare il bersaglio ed ucciderlo.
Come detto poc’anzi, tutto questo sarà solo un pretesto per immergersi nel gameplay vero e proprio, vero cuore del gioco. Sarà abbastanza per tenere a galla la produzione? (Gioco di parole voluto e dovuto)
Come si governa una nave?
Iniziamo parlando dei controlli del titolo, incredibilmente fluidi ed efficienti, oltre che ottimamente adattati all’utilizzo dei controller di movimento. Tutto ciò che ci ritroveremo a fare sarà incastonato in alcune, semplici, mosse che rendono tutto sempre comodo da manovrare; offrendo, quindi, dei combattimenti divertenti ed appaganti, oltre che profondamente immersivi.
Il titolo propone due campane per impartire i nostri ordini, una a sinistra ed una a destra.
Per poterle utilizzare dovremo muovere fisicamente le mani per mimare il gesto necessario a suonarle. Quella di sinistra farà rallentare la nave, invece l’altra servirà a farla accelerare.
I nostri comandi serviranno a chiudere od aprire le vele, che corrisponderanno a tre differenti modalità di navigazione: una veloce, una più lenta e l’ultima a vele chiuse completamente.
Tutto questo non è solo semplice da descrivere, ma altrettanto fluido e maneggevole durante il gameplay, risultando in degli ottimi controlli, semplici ed intuitivi, con i quali sarà davvero semplice familiarizzare fin da subito.
Alla guida della nostra imbarcazione si aggiunge la possibilità di mirare con due cannoni posti ai nostri lati, i quali saranno controllati sempre con un movimento fisico del braccio, che come al solito, richiederà di afferrare l’oggetto per poi manovrarlo. Il sistema di mira sarà simile a quello visto negli Assassin’S Creed, con un reticolo trasparente che indicherà la parabola dei colpi; inoltre il loro rateo di fuoco sarà relativamente lento, dato che dovremo aspettare che la nostra ciurma ricarichi dopo ogni colpo.
In ultimo, ci sarà la possibilità di manovrare il timone della nave stessa, anch’esso controllato allo stesso modo di tutto il resto.
Come si può immaginare, questo ci dona il pieno controllo durante i combattimenti, dato che saremo noi a dirigere ogni movimento della stessa, sia esso legato alla mobilità od al fuoco dei cannoni.
Proprio i combattimenti sono il cavallo di battaglia del titolo. Questo accade perché, nonostante siamo messi nei panni di un cacciatore di taglie, di fatto non ci sarà alcuna meccanica di caccia dei nostri bersagli, che saranno rintracciabili vagando a caso in mare. Una mancanza non da poco, che purtroppo si fa notare dopo la prima caccia.
In ogni caso, dopo aver approcciato i nostri obiettivi inizieranno dei combattimenti frenetici e divertenti, in cui ci saranno diverse navi in ogni direzione, costringendoci a guardarci sempre intorno mentre manovriamo la nave per posizionarci di conseguenza ed utilizziamo i cannoni, che richiedono di anticipare leggermente i movimenti dei nemici, dato che il proiettile deve “viaggiare” dalla nostra nave a quella bersaglio. Tutto questo si sposa alla perfezione con la natura VR del gioco, che in questo modo riesce a proporre un’esperienza emozionante ed immersiva, fatta di momenti epici che sfruttano appieno le potenzialità di movimento offerte dai controlli.
Purtroppo, nonostante le ottime premesse iniziali, il titolo scivola in quello che sembra essere un gioco incompleto.
Ci accorgeremo presto che le navi affrontate sono sempre simili tra loro, divenendo ridondanti, data la natura ripetitiva dei nemici, che si ridurranno a fare sempre le stesse cose e risultando ben presto privi di mordente e prevedibili.
Oltre a ciò, la longevità del gioco lascia molto a desiderare, dato che saranno presenti pochissimi bersagli, che si esauriranno fin troppo presto per farci sentire realizzati. Questo porterà ad una conclusione prematura del gioco, lasciandoci con l’amaro in bocca derivato dal fato che, effettivamente, il gameplay fino allora è stato divertente ed è spiacevole che tutto sia già volto al termine.
In ultimo, è da segnalare la completa assenza di qualsivoglia senso di progressione. Di fatto, non ci sarà un vero e proprio sistema di upgrade della nostra nave, che diventerà migliore nel corso dell’avventura, ma che non sarà mai migliorabile dal giocatore stesso in nessun modo.
Questo è poi enfatizzato dalla ripetitività dei combattimenti, che iniziano sempre con delle ondate minori, la cui sconfitta ci porterà al bersaglio. Un sistema carino, che però è fin troppo strutturato per sostenere tutto il gameplay, che, va detto, è ben fatto e diverte, ma che è incastonato in questa impalcatura troppo schematica.
In ultimo, abbiamo detto che ogni bersaglio ucciso ci ricompenserà con dei soldi. Purtroppo questa valuta non serve a niente e non permette di acquistare effettivamente qualcosa.
Proprio questo fattore, unito al blando miglioramento della nostra imbarcazione, danno la sensazione che il titolo sia incompleto e che debba ancora essere concluso.
La realizzazione tecnica
Sul fronte tecnico il titolo si presenta bene, riuscendo a convincere con una grafica non eccellente, ma comunque godibile ed apprezzabile, sia per quanto riguarda i modelli della nave, sia parlando dell’acqua e delle isole.
Inoltre, la sensazione di “galleggiare” sulle onde è resa ottimamente, attraverso dei piccoli movimenti, che per fortuna non causano alcun senso di nausea. Allo stesso modo, sarà visibile come la nostra imbarcazione tenderà ad inclinarsi quando subiremo dei colpi durante i combattimenti, donando al gioco un prezioso senso di realismo.
Il comparto sonoro si attesta sullo stesso livello, proponendo delle musiche di accompagnamento non troppo memorabili, ma mai fuori luogo o invasive.
Per finire, gli effetti sonori e le voci della ciurma sono di buon livello, riuscendo a non deludere nonostante, anche in questo caso,possano essere migliorati.
Ne vale la pena?
Questo dipende dalle vostre pretese in un gioco VR. Furious Seas può vantare un ottimo sistema di combattimento che riuscirà a tenervi impegnati per un po’ tenendovi incollati allo schermo. Peccato che la magia duri troppo poco e che alcune meccaniche siano appena accennate. Un vero peccato, dato che il titolo possiede un enorme potenziale, che però deve ancora essere espresso attraverso un ulteriore tempo di sviluppo.