Quando ho scritto dell’anteprima di My Brother Rabbit non ho fatto nulla per nascondere la delicata emozione che ho provato nel ricordare che alcune perle si nascondono nei mercatini più piccoli, quelli di quartiere, dove lontano dai trambusti del marketing e delle tripla A, ci sono sviluppatori ed editori che credono ancora nelle storie cucite a mano, con leggeri fili di cotone e bit.
L’attesa non è durata molto e quando ho avuto la possibilità di provare in anteprima il gioco di Artifex Mundi, software house con base in Polonia, non sono stato deluso in nulla di quello che mi aspettavo.
Come si presenta il gioco
Il gioco è un classico punta e clicca dove un coniglio antropomorfo deve andare alla ricerca degli oggetti necessari a portare il suo amico fiore malato verso una sperata cura.
In realtà il coniglio rappresenta però un bambino ed il suo modo di raccontare ed affrontare il dolore di una sorella malata che sembra senza speranze.
Infatti a sequenze illustrate della vita reale si alternano i livelli di gioco in cui la casa è sostituita da un albero fantastico, l’ospedale da una fabbrica di orsi che aggiustano cose e la speranza viene disegnata come un mare pieno di ricordi. Ogni ambientazione è disegnata in maniera stupenda, nulla è lasciato al caso e i disegni sono un qualcosa di poetico ed evocativo insieme, accompagnati dalla colonna sonora di Arkadiusz Reikowski (già compositore per Layers of Fear e Seven: The Days Long Gone) che non lascia scampo a piccole lacrime di commozione.
Tecnicamente semplice ma stimolante
Dal punto di vista tecnico il gioco non innova un genere vecchio come il mouse, il personaggio non è parte integrante del gioco in sé, se non in alcuni casi, non potendo muoverlo per raggiungere i vari punti della schermata. Basta muovere il puntatore (provato col controller di Nintendo Switch, va alla grande e a due velocità a seconda del pad usato) sulle aree dello schermo e si scopre cosa fare o, cliccando, se ci sono oggetti da raccogliere. Gli stessi oggetti vengono elencati nell’hub da icone in altro a sinistra che anticipano se sono presenti nell’area ed in che quantità. È questa la cosa che mi è piaciuta di meno in fondo, a mali estremi, basta cliccare ogni singolo pixel per trovare tutto ciò che serve.
I minigame presenti, che necessitano dei sopra citati oggetti, sono tuti diversi gli uni dagli altri, sempre un pò facili ma comunque stimolanti e visivamente incredibili.
I salvataggi sono sempre presenti anche se non c’è la possibilità di perdere o commettere errori tali da dover ricominciare un’area, semmai ci vuole più tempo, ma alla fine gli ostacoli sono fatti per essere superati tutti.
Conclusioni
Il gioco è una semplice, in senso positivo, storia accompagnata da una serie di enigmi da risolvere che ovviamente punta molto sull’emozione di associare il contesto fantastico a quello della realtà ed in quello colpisce dritto al cuore. Poteva durare di più, l’ho completato in circa 5 ore totali tra un fazzoletto e l’altro e ho trovato difficoltà in un enigma solo quando questo è risultato in parte fuori dagli schemi mentali che avevano accompagnato tutti gli altri. La musica andrebbe ascoltata anche senza gioco, per quanto è evocativa e delicata.
Informazioni su My Brother Rabbit
Sviluppatore: Artifex Mundi
Publisher: Artifex Mundi
Genere: Avventura
Data di rilascio: 21 Settembre 2018
Piattaforme: Steam, Xbox One, PS4, Nintendo Switch
Prezzo Steam: 14,99 €